Faida

Da WikiMafia.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
La versione stampabile non è più supportata e potrebbe contenere errori di resa. Aggiorna i preferiti del tuo browser e usa semmai la funzione ordinaria di stampa del tuo browser.


La Faida è lo scontro violento tra due famiglie in seno a una stessa organizzazione mafiosa, originato da un'offesa recata da un esponente della prima ad un altro esponente della seconda. È particolarmente frequente nella 'ndrangheta e nella Camorra.

Storia

Le origini: il diritto alla vendetta privata

Il termine "faida" è molto antico. Probabilmente di origine longobarda, nell'ordinamento germanico la faida era l'istituto che autorizzava il diritto alla vendetta privata. Comune a quasi tutte le società primitive e patriarcali, la faida era il riconoscimento formale dell'avvenuta offesa e della necessità di ripagarla senza alcun limite. Solitamente chi aveva recato l'offesa era tenuto a pagare una congrua somma di denaro o doveva soffrire per mano dell'offeso o dei suoi familiari.

Poiché nella faida l'offesa non era rivolta al singolo, ma al suo gruppo di appartenenza, spettava al gruppo valutare se questa richiedesse una faida per essere ripagata o meno. In caso affermativo, ogni parente era obbligato a parteciparvi, finché il torto non fosse stato vendicato.

Quando il monopolio della forza legittima passò in capo allo Stato, la faida venne regolamentata e limitata, fino ad essere sostituita con adeguate forme di compensazione e vietata nell'ordinamento giuridico statale. Il diritto si imponeva quindi sulla forza individuale e il diritto privato di vendetta veniva completamente cancellato.

La sopravvivenza della faida nelle organizzazioni mafiose e non solo

Se il diritto privato alla vendetta veniva vietato dallo Stato, questo sopravviveva negli "ordinamenti" delle organizzazioni mafiose, in ragione del loro radicamento a quella cultura pre-statale che storicamente le ha determinate. La faida sopravviveva insomma in tutte quelle culture dove era forte il senso dell'onore. Tanto che in Corsica e in Albania venne cancellata solo agli inizi del XXI secolo. La sua permanenza in certi ordinamenti non derivava solo dalla sua antichissima origine, ma anche dal fatto che prevedeva regole ben precise e organizzate. Non si trattava dunque di uno scoppio d'ira o di una cieca vendetta.

Il problema principale della faida è sempre stato la sua impossibilità a terminare finché anche solo un esponente maschile della famiglia avversa fosse stato in vita: solo i maschi potevano vendicarsi, infatti. La donna ha comunque sempre avuto un ruolo centrale, perché aveva il compito di custodire i panni insanguinati del morto e incitava gli altri maschi della famiglia alla vendetta, oltre a poter mettere fine alla faida sposando un esponente di un'altra famiglia.

Un ricorso continuo alla faida fu storicamente operato dalla 'ndrangheta: gli anni '70 e '80 del XX Secolo furono caratterizzati da una violenza omicida senza precedenti, a causa del controllo del territorio rivendicato da diverse 'ndrine. Frequenti sono state anche le faide tra Clan della Camorra, a partire dagli inizi degli anni '80, quando vi fu lo scontro la Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo e la Nuova Famiglia degli Alfieri-Bardellino-Nuvoletta.

Principali Faide

Faide della 'Ndrangheta

Faide della Camorra

Bibliografia

  • Ciconte, Enzo (1992). 'Ndrangheta, dall'Unità ad oggi, Roma, Editori Laterza.
  • Sales, Isaia (2015). Storia dell'Italia mafiosa. Perché le mafie hanno avuto successo, Soveria Mannelli, Rubbettino.