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=== Le indagini === | === Le indagini === | ||
La strage di Ciaculli è l'epilogo della cosiddetta [[Prima | La strage di Ciaculli è l'epilogo della cosiddetta [[Prima Guerra di Mafia]], nata in seno a Cosa Nostra a causa del traffico di stupefacenti: fu proprio per una partita di eroina che, dal dicembre 1962, si consumarono una serie di omicidi per le strade di Palermo (a partire dal corriere della partita inviato in America, [[Calcedonio Di Pisa]]), e che ha visto contrapporsi i fratelli [[Angelo la Barbera|Angelo]] e [[Salvatore la Barbera]] (capi della famiglia mafiosa di Palermo Centro) da un lato, e Salvatore "Cicchiteddu" Greco (capo della cosca mafiosa di Ciaculli) dall'altro. | ||
Per questo motivo, le indagini portarono a sospettare come autori della strage i mafiosi [[Pietro Torretta]], [[Michele Cavataio]], [[Tommaso Buscetta]] e [[Gerlando Alberti]], quali esecutori mandati contro Greco (che nel febbraio dello stesso anno aveva visto farsi esplodere la propria abitazione a Ciaculli da un'altra autobomba). Nessuno dei sospettati venne però rinviato a giudizio. Fu Tommaso Buscetta, divenuto collaboratore di giustizia nel 1984, a dichiarare Cavataio come unico responsabile della strage. Cavataio, detto "Il Cobra", secondo le dichiarazioni di Buscetta, sarebbe stato mandato a eseguire l'attentato contro Greco per far ricadere la responsabilità sui La Barbera. Dietro Cavataio, ci sarebbe stato un consorzio di famiglie mafiose della zona nord-ovest di Palermo che volevano opporsi al potere della prima Commissione (cioè la cupola mafiosa costituitasi nel 1957 tra mafiosi americani e siciliani) e a figure come quelle di Greco. In realtà nessuna di queste circostanze verrà mai pienamente accertata. | Per questo motivo, le indagini portarono a sospettare come autori della strage i mafiosi [[Pietro Torretta]], [[Michele Cavataio]], [[Tommaso Buscetta]] e [[Gerlando Alberti]], quali esecutori mandati contro Greco (che nel febbraio dello stesso anno aveva visto farsi esplodere la propria abitazione a Ciaculli da un'altra autobomba). Nessuno dei sospettati venne però rinviato a giudizio. Fu Tommaso Buscetta, divenuto collaboratore di giustizia nel 1984, a dichiarare Cavataio come unico responsabile della strage. Cavataio, detto "Il Cobra", secondo le dichiarazioni di Buscetta, sarebbe stato mandato a eseguire l'attentato contro Greco per far ricadere la responsabilità sui La Barbera. Dietro Cavataio, ci sarebbe stato un consorzio di famiglie mafiose della zona nord-ovest di Palermo che volevano opporsi al potere della prima Commissione (cioè la cupola mafiosa costituitasi nel 1957 tra mafiosi americani e siciliani) e a figure come quelle di Greco. In realtà nessuna di queste circostanze verrà mai pienamente accertata. |