Fine pena: ora

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Scatto di scena dello spettacolo teatrale "Fine pena: ora"
di Paolo Giordano

FINE PENA: ORA

Anno: 2017

Durata: Un'ora e 45 minuti senza intervallo

Di: Paolo Giordano

Liberamente tratto dal libro di: Elvio Fassone

Con: Sergio Leone e Paolo Pierobon

Regia: Mauro Avogadro

Scene: Marco Rossi

Costumi: Gianluca Sbicca

Luci: Claudio De Pace

Musiche: Gioacchino Balistreri

Produzione: Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa

Trama

Nel 1985, a Torino, si celebra un maxiprocesso alla mafia catanese. I lavori durano quasi due anni. Tra gli imputati figura Salvatore, poco più che un ragazzo, ma già un criminale che ha lasciato dietro di sé una scia di morti ammazzati e di azioni criminose: sarà condannato all’ergastolo. Tra lui e il presidente della Corte di Assise si è stabilito un rapporto di reciproco rispetto, quasi di fiducia. Il giorno dopo la sentenza, d’impulso, il giudice gli scrive e gli invia in carcere un libro. Sarà l’inizio di una corrispondenza destinata a durare ventisei anni, durante i quali ciascuno vivrà la propria vita: il giudice, compiendo un percorso di carriera come magistrato e politico, fino alla pensione, sempre interrogandosi sul senso della pena carceraria; il recluso, tra gli alti e bassi del carcere, tra la speranza di una riabilitazione e i tormenti del 41 bis, tra un percorso di emancipazione culturale – grazie anche al giudice – e un tentativo di suicidio.

Lo Spettacolo

Questo spettacolo è parte del Premio Giornalistico Nazionale di Critica Teatrale, concorso riservato a redattori e redattrici culturali under 36 promosso dal Network Lettera 22.