Summit Grand Hotel et des Palmes

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Il Summit del Grand Hotel et des Palmes (o Summit dell'Hotel delle Palme) fu un importante summit di mafia tenutosi a Palermo tra i capi di Cosa Nostra siciliana e Cosa Nostra Americana tra il 12 e il 16 ottobre 1957, durante il quale vennero ricuciti i rapporti tra le due organizzazioni e si discusse l'ingresso dei siciliani nel business del traffico di stupefacenti.

Il Grand Hotel et des Palmes negli anni '50

Antefatti

Nel 1950 il senatore democratico del Tennessee Estes Kefauver raccolse i segnali d'allarme del Federal Bureau of Narcotics riguardo alla rete internazionale di Cosa Nostra Americana nel traffico di stupefacenti e nel 1951 portò decine di mafiosi americani di fronte al "Senate Special Committee to Investigate Crime in Interstate commerce" da lui presieduto e le cui udienze vennero trasmesse anche in televisione. Nonostante le esagerazioni mediatiche e la negazione dell'esistenza della mafia come organizzazione portata avanti dal direttore dell'FBI J. Edgar Hoover, gli effetti di quelle udienze furono l'adozione del Narcotics Control Act da parte del governo federale nel 1956, che fissava a 40 anni di carcere la pena massima per i reati connessi al traffico di stupefacenti. L'effetto fu un'ondata di arresti tra le principali famiglie mafiose di New York.

A peggiorare le cose, in quel biennio Cuba, principale base offshore di Cosa Nostra per il traffico di stupefacenti, veniva travolta dalla rivoluzione che avrebbe portato al potere nel gennaio 1959 Fidel Castro ed Ernesto "Che" Guevara, ponendo fine alla dittatura corrotta e brutale di Fulgencio Batista y Zaldivar.

Fu in questo clima che Joe Bananas "andò a rilassarsi" in Sicilia. Cosa Nostra Americana aveva infatti bisogno di una rete fidata di uomini, di un socio a cui poter affidare una gestione divenuta troppo pericolosa, se condotta esclusivamente negli USA, e di una nuova base per lo smistamento. Da questo punto di vista, Cosa Nostra siciliana, già impegnata nel contrabbando di sigarette per tutto il Mediterraneo, rappresentava il partner ideale per ritirare l'eroina raffinata nel sud della Francia e poi spedirla negli USA. I mafiosi americani guardavano ai mafiosi siciliani dall'alto verso il basso e l'interruzione dei rapporti vi era stata in seguito alla decisione dei primi di entrare in traffici come lo sfruttamento della prostituzione, il prestito ad usura a membri dell'organizzazione e ammettevano il divorzio, tutte cose contrarie ai valori originari di Cosa Nostra; in quel periodo storico però la ripresa di quei rapporti era fondamentale per proseguire nei traffici illeciti, dato che nella sola Famiglia Bonanno un terzo degli affiliati era stato arrestato[1].

Il Summit

Alla prima riunione del 12 ottobre 1957 parteciparono:

Le riunioni proseguirono nel pomeriggio fino al 16 ottobre. Gli argomenti trattati negli incontri di Palermo furono oggetto di un altro Summit svoltosi all'albergo Arlington di Binghamton (New York) dal 17 al 19 ottobre 1957, le cui conclusioni vennero discusse il 14 novembre 1957 nella villa di Joseph Barbara ad Apalachin (New York) dove si ritrovarono i reduci del vertice palermitano[2].

La nascita della Commissione provinciale

Durante un banchetto offerto in onore di Joe Bananas da Spanò, all'epoca uno dei ristoranti di pesce più rinomati della città di Palermo, Tommaso Buscetta[3] riferì che quasi per caso il boss americano confidò al futuro "boss dei due mondi" che nell'organizzazione di Cosa Nostra vi era una lacuna, cioè un coordinamento tra le varie famiglie per impedire le uccisioni facile tra famiglie e all'interno della stessa famiglia, un organismo che centralizzasse le decisioni sugli affari e mantenesse la pace tra i vari capi di Cosa Nostra. Fino a quel momento ogni capomandamento aveva potere di vita e di morte illimitati sui propri affiliati, successivamente solo la Commissione avrebbe potuto ordinare l'omicidio di un membro di una famiglia.

Bibliografia

  • Commissione Parlamentare Antimafia, Relazione Conclusiva, VI legislatura, Roma, 1976
  • John Dickie, Cosa Nostra - Storia della Mafia siciliana, Roma-Bari, Editori Laterza, 2008
  • Saverio Lodato, La Mafia ha vinto - intervista con Tommaso Buscetta, Milano, Mondadori, 1999

Note

  1. Dickie, p.309
  2. Commissione Parlamentare Antimafia, Relazione Conclusiva, VI legislatura, Roma, 1976, p.329
  3. Lodato, p.312