Alfonso Canzio

Alfonso Canzio (Barrafranca, 30 luglio 1872 – Barrafranca, 13 dicembre 1919) è stato un sindacalista italiano, vittima innocente di Cosa Nostra.

Biografia

Nato a Barrafranca, fu il fondatore della locale Lega di Miglioramento dei Contadini e l'anima del movimento socialista del paese, con il quale fu eletto anche consigliere comunale. Nel 1911 guidò la protesta contro il sindaco Luigi Bonfirraro che aveva imposto, tra l'altro, l'obbligo di servirsi delle carrozze comunali per il trasporto dei defunti e ne aveva aumentato i costi di servizio.

Al fine di porre fine alle intemperanze del movimento contadino, Canzio fu ferito gravemente con pallettoni unti d'aglio davanti alla sua abitazione e morì il 13 dicembre, una settimana dopo l'attentato, per la sopraggiunta cancrena.

Un omicidio non isolato

Nel primo dopoguerra guidò le lotte contadine riuscendo ad imporre contratti favorevoli ai lavoratori della terra. Tuttavia, la reazione della mafia del feudo non si fece attendere e in sequenza eliminò il 29 gennaio 1919 Giovanni Zangara, segretario della sezione socialista di Corleone, il 22 settembre Giuseppe Rumore, segretario della "Lega di Miglioramento" e della sezione del PSI di Prizzi, e il 13 dicembre toccò ad Alfonso Canzio. Il 29 febbraio 1920 fu ucciso anche Nicola Alongi e, a conclusione della serie, il 14 ottobre venne eliminato Giovanni Orcel, segretario della FIOM di Palermo.