Alfonso Giordano

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Alfonso Giordano (Palermo, 22 dicembre 1928) è un magistrato, docente e politico italiano. È noto per aver presieduto il Maxiprocesso di Palermo.

Biografia

Nipote del medico e scienziato Alfonso Giordano, Giordano entrò in magistratura dopo la laurea in giurisprudenza con una tesi in diritto civile sulle "obbligazioni propter rem". Iniziò la sua carriera di magistrato nel 1952, dapprima in Sardegna, poi in Sicilia in qualità di Giudice di Tribunale a Sciacca, infine Pretore a Salemi. Rientrato a Palermo come sostituto procuratore della Repubblica, passò alla prima sezione civile del Tribunale della città per continuare i suoi studi in diritto civile. Più tardi divenne docente di diritto privato alla facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Palermo.

Divenuto presidente della prima corte d'Assise di Palermo, il 6 febbraio 1986 venne chiamato, con apposito decreto, a presiedere il Maxiprocesso di Palermo, istruito dal pool antimafia. L'11 novembre 1987, prima che la Corte si ritirasse in camera di consiglio per emettere la sentenza, Giordano fu destinatario di un particolare messaggio da parte di Michele Greco, il "Papa" di Cosa Nostra, il quale auspicò la «pace» per il Presidente e per la sua famiglia, nonché la «serenità dello spirito e della coscienza, [...] base fondamentale per giudicare», precisando che «Non sono parole mie, sono parole di Nostro Signore».

Il 16 dicembre 1987 alle 18.07, conclusasi la camera di consiglio, Giordano iniziò la lettura delle 54 pagine della sentenza terminando alle ore 19,35. La lettura del dispositivo fu effettuata per capi d'imputazione.

"In nome del popolo italiano, la Corte d'Assise prima di Palermo, visti gli articoli di legge, dichiara:[...]"

In totale furono comminate: 360 condanne (74 in contumacia), 114 assoluzioni, 19 ergastoli, 2665 anni di carcere, 11.5 miliardi di lire di multe.

Dopo il Maxiprocesso

Dopo aver presieduto il Maxiprocesso, Giordano divenne presidente della Corte d'Appello di Lecce, poi della Corte d'Appello di Palermo, dove concluse la sua carriera di magistrato. Attualmente è Presidente onorario aggiunto della Corte di Cassazione ed è stato insignito, subito dopo il pensionamento, dell'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica Italiana.

Attività Politica

Una volta in pensione, Giordano si impegnò politicamente, candidandosi a sindaco di Palermo alle elezioni comunali del 21 novembre 1993, arrivando terzo nella competizione, dietro a Leoluca Orlando ed Elda Pucci. Nel 1994 si avvicinò a Forza Italia, diventando presidente onorario di uno dei primi club berlusconiani della Sicilia. Nel 2001 fu nominato commissario straordinario del comune di Trapani dall'allora Presidente della Regione Sicilia Salvatore Cuffaro, dopo l'arresto del sindaco Nino Laudicina. Nel 2007 accettò di presiedere l'organismo di autovigilanza sulla candidature dell'Mpa di Raffaele Lombardo, salvo poi abbandonare l'incarico poco dopo.