Angelica Pirtoli

Da WikiMafia.
Versione del 13 mar 2020 alle 13:58 di Fedecav (discussione | contributi) (Creata pagina con "{{Espandere}} ''' Angelica Pirtoli ''' ( N.D. - Parabita, 20 marzo 1991 è stata una bambina vittima innocente di mafia. Il suo omicidio è stato uno dei più cruenti...")
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Angelica Pirtoli ( N.D. - Parabita, 20 marzo 1991 è stata una bambina vittima innocente di mafia. Il suo omicidio è stato uno dei più cruenti compiuti dalla Sacra Corona Unita.


Biografia

Angelica Pirtoli nacque dalla relazione tra Paola Rizzello e Antonio Pirtoli.

L’omicidio

L’omicidio della piccola Angelica è collegato all’uccisione della madre Paola Rizzello, che aveva contatti con gli ambienti malavitosi di Matino e Parabita. [1] Fino al 1989 quest’ultima ebbe una relazione con il capoclan Luigi Giannelli e ciò suscitò l’ira e la gelosia di Anna Addolorata de Matteis Cataldo conosciuta come Anna Morte. La relazione nel 1991 con un altro uomo di fiducia di Giannelli, Donato Mercuri, portò Paola a conoscere le dinamiche interne dell’organizzazione mafiosa del sud Salento e i luoghi in cui erano nascoste sostanze di spaccio, armi ed esplosivo. La Rizzello, già tossicodipendente, fu sospettata di essersi appropriata di una certa quantità di stupefacenti dell’organizzazione criminale per farne uso personale. A causa di queste plurime circostanze Luigi Giannelli diede l’ordine di uccidere Paola Rizzello e venne eseguito in data 20 marzo 1991.

Luigi de Matteis fu il protagonista dell’esecuzione. [2]. Il colpo rivolto alla madre colpì Angelica ad un piede, la cui presenza quella sera non era stata preventivata. De Matteis e Toma non sapevano cosa fare. Dopo essersi consultati con Donato Mercuri, si decise di non risparmiare la piccola. Luigi de Matteis e Biagio Toma tornarono sul luogo del delitto e Biagio Toma, come accertato dalla sentenza di primo grado e di appello della corte d’Assise di Lecce, prese la piccola per un piedino e la sbattè quattro, cinque volte contro il muro. I corpi delle vittime furono bruciati e poi seppelliti e Donato Mercuri ordinò a de Matteis e Toma di occultare i resti in posti diversi, per evitare che fossero ritrovati insieme. Paola Rizzello fu gettata in una cisterna che si trovava sotto al casolare, mentre Angelica in un sacchetto di juta e la portarono sulla collina di Sant’Euleterio. [3]

La collaborazione di Luigi de Matteis e il ritrovamento

Dal 20 marzo 1991 non si ebbero più notizie né di Paola, né della figlia Angelica. Il corpo della donna fu ritrovato in data 19 febbraio 1997, ma non quello della piccola Angelica. Luigi de Matteis, fratello di Anna de Matteis e quindi cognato del boss Luigi Giannelli, arrestato nell’aprile del 1999 per associazione mafiosa ed altri reati, decise di iniziare a collaborare con la giustizia. [4] L’uomo si autoaccusava dell’omicidio di Paola Rizzello e di sua figlia Angelica Pirtoli. Il de Matteis si sentiva schiacciato dal peso del segreto e volendo che fosse data degna sepoltura alla piccola Angelica, indicò agli inquirenti il luogo dell’occultamento del cadavere. Il suo corpo venne ritrovato il 5 maggio 1999, otto anni dopo l’omicidio.


Il processo e la sentenza del 2001

Il processo, iniziato grazie alle dichiarazioni di Luigi de Matteis, si concluse con la sentenza n. 3 del 26 marzo 2001 della Corte d’Assise di Lecce [5]. Furono condannati all’ergastolo Luigi Giannelli, sua moglie de Matteis Anna, e il loro luogotenente Donato Mercuri, attribuendo loro rispettivamente i ruoli di mandante, istigatrice ed organizzatore dell’omicidio di Rizzello Paola. “Mercuri, inoltre, veniva ritenuto colpevole dell’omicidio di Pirtoli Angelica, figlioletta di Paola Rizzello, e dell’occultamento del suo cadavere, al solo fine di assicurarsi l’impunità per il già eseguito omicidio della madre’’ '. [6]. La sentenza della Corte di Assise di Appello di Lecce del 29 maggio 2002 confermava le pene decise in primo grado e riteneva attendibili ed esaustive le dichiarazioni del de Matteis. Il tutto divenne definitivo con la sentenza della Cassazione del 30 aprile 2003 'Tuttavia – si legge nell’Ordinanza – il ritrovamento dei resti della piccola Angelica, costituiva riscontro individualizzante unicamente nei confronti dello stesso De Matteis e non certo nei confronti del Toma che, non a caso, non è mai stato nemmeno indagato'. [7]

La collaborazione di Massimo Donadei e il secondo processo

Nell’aprile del 2012, Donadei Massimo, affiliato al clan Giannelli, iniziò a collaborare con la giustizia, riconoscendo di far parte del clan Giannelli della Sacra Corona Unita. Le sue dichiarazioni consentirono di far luce sulla struttura dell’organizzazione mafiosa e anche sul duplice delitto Rizzello – Pirtoli.[8] La Procura Distrettuale Antimafia di Lecce, tramite il Pubblico Ministero Giuseppe Capoccia, nei primi mesi del 2014, incaricò i Carabinieri del R.O.S., guidati dal Colonnello Paolo Vincenzoni, di trovare riscontro alle dichiarazioni di Massimo Donadei. Il quadro probatorio ha consentito al Giudice per le indagini preliminari, Simona Panzera, di emettere un’ordinanza di custodia cautelare, su richiesta del Pubblico Ministero, Giuseppe Capoccia, a carico di Biagio Toma. Scrive nell’Ordinanza il Giudice per le indagini preliminari: “Il lungo lasso di tempo trascorso dai fatti non può velare l’abominio compiuto.” [9]

Il 4 luglio 2017 i giudici della Corte di Assise di Lecce [10] hanno condannato Biagio Toma per reato di omicidio volontario finalizzato ad agevolare l'associazione mafiosa al carcere a vita e dell'isolamento diurno per 1 anno. Egli è stato ritenuto l’autore materiale dell'omicidio della piccola Angelica Pirtoli di appena 2 anni e colpevole di aver partecipato a quello della madre, Paola Rizzello. I giudici hanno anche disposto una provvisionale di 50mila euro ed il risarcimento del danno in favore di ciascuna delle parti civili. [11]

Luigi de Matteis ritenuto l’autore materiale dell'omicidio di Paola Rizzello e complice di Biagio Toma nella spietata esecuzione della piccola Angelica Pirtoli, il 15 maggio 2017, è stato condannato a 16 anni e 8 mesi nel processo con rito abbreviato innanzi al gup Vincenzo Brancato, perché ritenuto l'autore materiale dell'omicidio di Paola Rizzello. Il relatore Francesca Mariano, nelle 77 pagine di motivazioni, ritiene che le parole di De Matteis corrispondano a verità, poiché “da solo accusò se stesso di un omicidio che non era attribuibile a lui e manifesto, inoltre, l'intenzione di collaborare fornendo immediatamente un riscontro pesante alle sue parole: il ritrovamento del cadavere di Angelica, il cui luogo di occultamento non era noto a nessuno” . [12]

Il 18 giugno 2018 i giudici della Corte d’Assise d’Appello [13], hanno confermato la condanna all’ergastolo per Biagio Toma, esecutore materiale del duplice omicidio.


Memoria

A Parabita, città del boss Gianelli, è stato creato, da un bene confiscato, un centro polifunzionale chiamato Parco Angelica, nato dalla riconversione di un bene confiscato alla mafia. Una scuola, nella città di Poggiardo (LE), ha preso il nome della giovane vittima.

Note

  1. Antonio Nicola Pezzuto, Adesso, riposa in pace piccolo Angelo, Antimafia Duemila informazioni su Cosa Nostra e organizzazioni criminali connesse, http://www.antimafiaduemila.com/index.php, 29 agosto 2018
  2. Ibidem
  3. Ibidem
  4. Ibidem
  5. Dario Centonze, Sentenza n. 3/2001, Corte d’assise di Lecce, 26 marzo 2001
  6. Antonio Nicola Pezzuto, op.cit, Liberainformazione osservatorio sull’informazione per la legalità e contro le mafie, http://www.liberainformazione.org/ , 29 agosto 2018
  7. Ibidem
  8. Ibidem
  9. Andrea Marrone, Omicidio della piccola Angelica: il raccordo dell’orrore da parte del “pentito” LECCEPRIMA, http://www.lecceprima.it/ 29 agosto 2018
  10. Roberto Tanisi, Corte d’assise di Lecce, 4 luglio 2017
  11. Angelo Centonze, Omicidio della piccola Angelica Pirtoli, confermato l’ergastolo per Biagio toma, Leccenews24.it http://www.leccenews24.it/ 14 ottobre 2018
  12. ibidem
  13. Vincenzo Scardia, Corte d’Assise d’appello di Lecce, 18 giugno 2018


Bibliografia

CENTONZE Angelo, Omicidio della piccola Angelica Pirtoli, confermato l’ergastolo per Biagio toma, Leccenews24.it http://www.leccenews24.it/ CENTONZE Dario, Sentenza n.3 Corte d’assise di Lecce, 26 marzo 2001 MARRONE Andrea, Omicidio della piccola Angelica: il raccordo dell’orrore da parte del “pentito” LECCEPRIMA, http://www.lecceprima.it/

PEZZUTO Antonio Nicola, Adesso, riposa in pace piccolo Angelo, Antimafia Duemila informazioni su Cosa Nostra e organizzazioni criminali connesse, http://www.antimafiaduemila.com/index.php,

SCARDIA Vincenzo, Corte d’Assise d’appello di Lecce, 18 giugno 2018

TANISI Roberto, Corte d’assise di Lecce, 4 luglio 2017