Augusto Rancilio

Da WikiMafia.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
La versione stampabile non è più supportata e potrebbe contenere errori di resa. Aggiorna i preferiti del tuo browser e usa semmai la funzione ordinaria di stampa del tuo browser.

Augusto Rancilio (N.D., 1952 - N.D., 1978) è stato un architetto, vittima innocente di 'ndrangheta.

Augusto Rancilio
Augusto Rancilio

Biografia

Augusto era il secondogenito di Gervaso Rancilio, noto e ricco imprenditore italo-francese, che aveva fatto fortuna costruendo case e palazzi negli anni del boom economico. Laureatosi in architettura, il giovane rampollo lavorava nell'azienda di famiglia, seguendo diversi cantieri sia in Francia che in Italia. Proprio per il fatto che si trovava spesso a Parigi e in Francia era noto col soprannome di "francesino".

Il rapimento

Augusto venne rapito lunedì 2 ottobre 1978 mentre si trovava col padre in un cantiere edile a Cesano Boscone, in provincia di Milano. Il padre, ancor prima di ricevere alcuna richiesta di riscatto, rese noto di non poter pagare, perché si trovava in una situazione di debito con le banche che amministravano i suoi averi.

Tuttavia, richieste di riscatto non ne arrivarono e del giovane Rancilio non si seppe più nulla, nonostante i numerosi appelli del padre.

L'inchiesta Nord-Sud e il racconto di Saverio Morabito

La verità su quanto accadde ad Augusto arrivò solo nel 1993, quando nell'ambito dell'inchiesta Nord-Sud coordinata dal pubblico ministero Alberto Nobili ed eseguita dalla Criminalpol, il collaboratore di giustizia Saverio Morabito spiegò che il rapimento era stato organizzato dalle 'ndrine dei Mammoliti, Muià, Sergi e Papalia. Non solo: i responsabili vivevano addirittura nelle case costruite dai Rancilio durante gli anni del boom economico, tanto che il padre Gervaso dichiarò che mai si sarebbe aspettato dei torti da quella gente, alla quale aveva fatto del bene.

Morabito spiegò che Augusto venne portato prima in un box a Buccinasco, poi trasferito in una cascina tra Nerviano e San Giorgio sul Legnano, nel nord-ovest di Milano. Lì rimase alcuni giorni, fino al trasferimento nell'Aspromonte calabrese, fra Castellace ed Oppido Mamertina. Fu durante il trasferimento in Calabria che venne ucciso, dopo un tentativo di fuga.Il suo corpo a quel punto venne seppellito in una località ignota, senza mai essere riconosegnato alla famiglia.

Bibliografia

  • Bano Linda, "Augusto e un sequestro finito male", BlogMafie, 30 marzo 2020.
  • Castagnoli Matteo, "Rancilio, la maledizione della famiglia e l'impero immobiliare tra Italia e Francia. Augusto ucciso quando provò a scappare dai suoi sequestratori", Corriere della Sera, 13 dicembre 2023.