Cartello di Jalisco Nueva Generaciòn

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Il Cártel de Jalisco Nueva Generación, riconosciuto anche con l'acronimo CNJG, è un'organizzazione criminale messicana dedita al traffico di droga guidata da Nemesio Oseguera Cervantes "El Mencho", il narcotrafficante più ricerca del Messico. Il gruppo è specializzato nella produzione e nel traffico di metanfetamina, contrabbanda anche eroina, marijuana e cocaina. La sua base operativa si trova in tre Stati situati sul Pacifico (Jalisco, Nayarit e Colima) ma amplia i suoi traffici nella capitale Città del Messico e negli stati di Aguascalientes, Baja California Sur, Baja California, Chiapas, Chihuahua, Nuevo León, Puebla, Querétaro, Quintana Roo, San Luis Potosí, Sinaloa, Tamaulipas, Michoacán, Guanajuato, Morelos, Guerrero, Veracruz, Estado de México. Il cartello estende i propri affari anche in Perù, Bolivia, Colombia, Stati Uniti, America Centale, Brasile e Uruguay.[1]

La storia

Le fonti accademiche e giornalistiche in merito all'origine del Cártel de Jalisco Nueva Generación sono contrastanti. Una versione ritiene che il CJNG sia emerso da una scissione del Cartello di Sinaloa nello stato di Jalisco, mentre un'altra ritiene maggiormente probabile che il gruppo derivi da una fazione del Cartello del Milenio, operante nella zona da decenni. Entrambe concordano sul fatto che il gruppo sia emerso come il prodotto di un vuoto di potere nella regione dopo la morte di Ignacio 'Nacho' Coronel Villareal, leader del Cartello di Sinaloa in Jalisco, abbattuto dall'esercito messicano il 29 luglio 2010. Dal 2011 le autorità messicane riconoscono definitivamente il CNJG come organizzazione autonoma e in forte crescita in tutto il territorio messicano. Secondo fonti giornalistiche, nei primi periodi di attività autonoma il gruppo operava ancora in associazione con il Cartello di Sinaloa per contrastare l'avanzata de Los Zetas. I membri del CJNG erano infatti conosciuti come "Mata-Zetas" ("Gli Uccidi Zetas") perchè avevano il preciso scopo di uccidere i membri del cartello rivale e conquistare posizioni nei territori controllati dal medesimo gruppo. Nel settembre 2011 furono ritrovati 49 cadaveri Zetas con mani e piedi legati, oltre che segni di tortura, nella frazione di Boca del Río, nello stato di Veracruz.[2]

Note