Francesco Salvo

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Francesco Salvo (N.D. - Castel Volturno (CE), 30 marzo 1999) è stato un cameriere, vittima innocente di Camorra.

Biografia

Il 20 marzo 1999 quattro uomini affiliati al clan dei Casalesi entrarono nel bar di Castel Volturno dove Francesco Salvo lavorava come barman e, dopo aver rapinato l'incasso, cosparsero di benzina i locali appiccando un incendio e costrinsero i presenti a rimanere a terra mentre le fiamme aumentavano. Gli altri sei presenti, tra cui il titolare del bar, si salvarono. Francesco, a causa dell'estensione e gravità delle ustioni, morì in ospedale dieci giorni dopo.

La spedizione punitiva era indirizzata a Salvatore Brancaccio, titolare del bar, che aveva più volte rifiutato di installare i videopoker di proprietà del clan.

Indagini e processo

Nel 2006, le indagini coordinate dai PM Cantone, Conzo e Marino portano all'arresto di tre pregiudicati ritenuti gli autori del raid punitivo: Salvatore Cantiello, Luigi De Vito e Sergio Ferraro.

Il 2 novembre 2009 si concluse il processo, celebrato davanti alla III Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere, con la condanna all'ergastolo per i responsabili dell'accaduto. La Corte, accogliendo le richieste del pm antimafia Giovanni Conzo, condannò altri quindici imputati accusati di associazione camorristica con pene dai 20 ai 4 anni e sei mesi.

Nel 2011 il processo di appello si concluse con le seguenti condanne: 28 anni per Salvatore Cantiello, 30 anni per Sergio Ferraro, 12 anni per Cesare Tavoletta. Assolto Luigi De Vito.

Bibliografia

  • Rosaria Capacchione, Bruciato vivo dal racket: assassini in cella, Il Mattino, 1° febbraio 2006