Gaetano Fidanzati: differenze tra le versioni

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'''Gaetano Fidanzati''' (Palermo, [[6 settembre]] [[1935]] – Milano, [[5 ottobre]] [[2013]]) è stato un boss di [[Cosa Nostra]], capo dell'omonima Famiglia e boss dell'Arenella, fino a diventare reggente dell'intero Mandamento di Palermo.
'''Gaetano Fidanzati''' (Palermo, [[6 settembre]] [[1935]] – Milano, [[5 ottobre]] [[2013]]) è stato un boss di [[Cosa Nostra]], capo dell'omonima Famiglia e boss dell'Arenella, fino a diventare reggente dell'intero Mandamento di Resuttana.


Al momento dell'arresto, avvenuto a Milano in Via Marghera il [[5 dicembre]] [[2009]], era ricercato nell'ambito dell'[[Operazione Perseo]] per associazione mafiosa, estorsione e altri reati, e figurava nell'elenco dei trenta latitanti più pericolosi d'Italia<ref>[http://www.repubblica.it/cronaca/2009/12/05/news/mafia_presi_due_superlatitanti_fidanzati_a_milano_nicchi_a_palermo-1820292/ Salvo Palazzolo, "Mafia, presi due superlatitanti Fidanzati a Milano, Nicchi a Palermo", La Repubblica, 5 dicembre 2009]</ref>.
Al momento dell'arresto, avvenuto a Milano in Via Marghera il [[5 dicembre]] [[2009]], era ricercato nell'ambito dell'[[Operazione Perseo]] per associazione mafiosa, estorsione e altri reati, e figurava nell'elenco dei trenta latitanti più pericolosi d'Italia<ref>[http://www.repubblica.it/cronaca/2009/12/05/news/mafia_presi_due_superlatitanti_fidanzati_a_milano_nicchi_a_palermo-1820292/ Salvo Palazzolo, "Mafia, presi due superlatitanti Fidanzati a Milano, Nicchi a Palermo", La Repubblica, 5 dicembre 2009]</ref>.

Versione attuale delle 00:08, 1 apr 2016


Gaetano Fidanzati (Palermo, 6 settembre 1935 – Milano, 5 ottobre 2013) è stato un boss di Cosa Nostra, capo dell'omonima Famiglia e boss dell'Arenella, fino a diventare reggente dell'intero Mandamento di Resuttana.

Al momento dell'arresto, avvenuto a Milano in Via Marghera il 5 dicembre 2009, era ricercato nell'ambito dell'Operazione Perseo per associazione mafiosa, estorsione e altri reati, e figurava nell'elenco dei trenta latitanti più pericolosi d'Italia[1].

Biografia

Note