Giangiacomo Ciaccio Montalto

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Giangiacomo Ciaccio Montalto (Milano, 20 ottobre 1941 – Valderice, 25 gennaio 1983) è stato un magistrato italiano, vittima di Cosa Nostra.

Biografia

Nato a Milano da famiglia trapanese, entrò in magistratura nel 1970 e l’anno successivo divenne Sostituto procuratore della Repubblica di Trapani.

Dal 1977 Ciaccio Montalto si trovò ad indagare sui mafiosi della provincia di Trapani e sui loro legami con il mondo imprenditoriale trapanese, in particolare concentrandosi sulla famiglia dei Minore, diretta dai fratelli Antonino detto "Totò", Calogero, Giuseppe e Giacomo.

Alla sua attenzione finì un dossier dei carabinieri in cui venivano riportate le attività della famiglia: omicidi, corruzione, spaccio di stupefacenti e traffico d'armi. Montalto fece riesumare perfino la salma di Giovanni Minore per verificare che fosse realmente morto d'infarto.

Nell'ottobre 1982 Ciaccio Montalto ordinò quaranta ordini di cattura per associazione mafiosa contro criminali e imprenditori della zona, che però furono tutti scarcerati per insufficienza di prove nel giro di qualche mese. Per il suo operato ricevette delle minacce e una croce nera fatta con una bomboletta spray sul cofano della sua Volkswagen Golf.

Deluso dallo scarso risultato delle sue inchieste, Ciaccio Montalto all'inizio degli anni '80 decise di chiedere il trasferimento a Firenze in Toscana.

L’omicidio

Nella notte del 25 gennaio 1983, verso le 1:30, venne ucciso a Valderice da tre uomini armati di mitraglietta e due pistole calibro 38 mentre rientrava a casa. I vicini non avvertirono le autorità perché sospettavano fossero spari legati ai cacciatori di frodo e così il corpo esanime del magistrato venne ritrovato da un pastore solo alle 6:45.

Bibliografia