Giuseppe Calò

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Pippo Calò fu membro della famiglia di Porta Nuova e fu inserito in Cosa nostra grazie a Tommaso Buscett, suo grande amico. Il primo pentito ad accusarlo fu Leonardo Vitale.

Maxiprocesso

Pippo Calò dovette rispondere di 137 imputazioni, di cui 64 omicidi. Portavoce di Cosa nostra a Roma, Calò aveva il ruolo di congiunzione tra mafia, imprenditoria e politica: cervello finanziario dell'organizzazione, gestiva anche il traffico di droga. Buscetta lo accusò di essere portavoce di Luciano Leggio all'interno della Commissione.

Strage del Rapido 904