Pietro Francesco Panetta: differenze tra le versioni

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'''Pietro Francesco Panetta''' (Grotteria, [[28 ottobre]] [[1953]]) è stato uomo di vertice della [['Ndrangheta|'ndrangheta]] lombarda, capo della [[Locale di Cormano]] e insignito della dote di "Mammasantissima" all'interno dell'organizzazione.
 
== Biografia ==
 
Originario di Grotteria, in provincia di Reggio Calabria, si trasferì in Lombardia nei primi anni Ottanta e da allora ha sempre svolto la professione di serramentista. E’ il cognato di [[Domenico Focà]], figura collocata ai vertici della Locale di Grotteria e componente dell’organizzazione criminale di coordinamento della ‘ndrangheta denominata “Provincia”.
 
Il suo nome ed il suo ruolo di capo della Locale di Cormano erano già emersi in occasione delle indagini per il sequestro di [[Alessandra Sgarella]]. 
 
Panetta rappresenta un affiliato vecchio stampo, con costanti rapporti sia con i vertici de '''La Lombardia''', sia con gli alti esponenti della '''Locride'''. In virtù del suo ruolo, del suo legame di parentela e della sua lunga appartenenza all’organizzazione criminale, Panetta si relaziona direttamente con soggetti che fanno parte del Gotha della ‘ndrangheta calabrese, come i Pelle di Platì, [[Giuseppe Commisso]], detto“ U Mastru”, di Siderno, gli Aquino di Marina di Gioiosa Ionica e Vincenzo Gallace di Guardavalle.<ref> Andrea Ghinetti, Ordinanza di applicazione coercitiva con mandato di cattura - Procedimento Penale n. 43733/06 R.G.N.R., Tribunale di Milano - Ufficio GIP, 5 luglio 2010, p.246 </ref> 
 
Nel 2008 Panetta entra in contrasto con [[Carmelo Novella]], il boss secessionista responsabile del La Lombardia che pretendeva l'autonomia della Lombardia rispetto alla madrepatria calabrese.
 
Nel ruolo di direzione e capo della Locale di Cormano aveva compiti di decisione, pianificazione e di individuazione delle strategie e delle azioni, impartendo direttive alle quali tutti gli associati dovevano attenersi; Panetta era inoltre legittimato a partecipare ai summit de La Lombardia nei quali si decidono le strategie, gli equilibri relativi alle locali e dove si nomina il rappresentante generale; organizzava anche summit a livello di locale nel corso dei quali vengono concesse cariche e doti agli affiliati.
 
== Bibliografia ==
* Andrea Ghinetti, Ordinanza di applicazione coercitiva con mandato di cattura - Procedimento Penale n. 43733/06 R.G.N.R., Tribunale di Milano - Ufficio GIP, 5 luglio 2010, p.244-251.
 
== Note ==





Versione delle 13:17, 8 apr 2016


Pietro Francesco Panetta (Grotteria, 28 ottobre 1953) è stato uomo di vertice della 'ndrangheta lombarda, capo della Locale di Cormano e insignito della dote di "Mammasantissima" all'interno dell'organizzazione.

Biografia

Originario di Grotteria, in provincia di Reggio Calabria, si trasferì in Lombardia nei primi anni Ottanta e da allora ha sempre svolto la professione di serramentista. E’ il cognato di Domenico Focà, figura collocata ai vertici della Locale di Grotteria e componente dell’organizzazione criminale di coordinamento della ‘ndrangheta denominata “Provincia”.

Il suo nome ed il suo ruolo di capo della Locale di Cormano erano già emersi in occasione delle indagini per il sequestro di Alessandra Sgarella.

Panetta rappresenta un affiliato vecchio stampo, con costanti rapporti sia con i vertici de La Lombardia, sia con gli alti esponenti della Locride. In virtù del suo ruolo, del suo legame di parentela e della sua lunga appartenenza all’organizzazione criminale, Panetta si relaziona direttamente con soggetti che fanno parte del Gotha della ‘ndrangheta calabrese, come i Pelle di Platì, Giuseppe Commisso, detto“ U Mastru”, di Siderno, gli Aquino di Marina di Gioiosa Ionica e Vincenzo Gallace di Guardavalle.[1]

Nel 2008 Panetta entra in contrasto con Carmelo Novella, il boss secessionista responsabile del La Lombardia che pretendeva l'autonomia della Lombardia rispetto alla madrepatria calabrese.

Nel ruolo di direzione e capo della Locale di Cormano aveva compiti di decisione, pianificazione e di individuazione delle strategie e delle azioni, impartendo direttive alle quali tutti gli associati dovevano attenersi; Panetta era inoltre legittimato a partecipare ai summit de La Lombardia nei quali si decidono le strategie, gli equilibri relativi alle locali e dove si nomina il rappresentante generale; organizzava anche summit a livello di locale nel corso dei quali vengono concesse cariche e doti agli affiliati.

Bibliografia

  • Andrea Ghinetti, Ordinanza di applicazione coercitiva con mandato di cattura - Procedimento Penale n. 43733/06 R.G.N.R., Tribunale di Milano - Ufficio GIP, 5 luglio 2010, p.244-251.

Note

  1. Andrea Ghinetti, Ordinanza di applicazione coercitiva con mandato di cattura - Procedimento Penale n. 43733/06 R.G.N.R., Tribunale di Milano - Ufficio GIP, 5 luglio 2010, p.246