Strage di Via dei Georgofili: differenze tra le versioni

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STRAGE DI VIA DEI GEORGOFILI
 


“Il tramonto si avvicina. È già sera e tutto è finito.”
“Il tramonto si avvicina. È già sera e tutto è finito.”
Nadia Nencioni
Nadia Nencioni


==PREMESSA==
 
La strage di via dei Georgofili, a Firenze, rappresenta un attentato mafioso, avvenuto ad opera di Cosa Nostra, il 23 maggio 1993, sulla scia della barbarie che ricorda gli attentati ai giudici Falcone e Borsellino avvenuti nel 1992. In tale brutale attentato persero la vita Angela Fiume (35 anni), Nadia e Caterina Nencioni ( rispettivamente di 9 anni e di 50 giorni), Fabrizio Nencioni (38 anni) e lo studente ventiduenne Dario Capolicchio. Rimasero, inoltre, ferite 48 persone e furono gravemente danneggiate 148 opere d’arte, mentre altre sono andate perdute per sempre .
 
 
La '''strage di via dei Georgofili''', a Firenze, rappresenta un attentato mafioso, avvenuto ad opera di Cosa Nostra, il 23 maggio 1993, sulla scia della barbarie che ricorda gli attentati ai giudici Falcone e Borsellino avvenuti nel 1992. In tale brutale attentato persero la vita Angela Fiume (35 anni), Nadia e Caterina Nencioni ( rispettivamente di 9 anni e di 50 giorni), Fabrizio Nencioni (38 anni) e lo studente ventiduenne Dario Capolicchio. Rimasero, inoltre, ferite 48 persone e furono gravemente danneggiate 148 opere d’arte, mentre altre sono andate perdute per sempre .
 
 


==LA PREPARAZIONE==
==LA PREPARAZIONE==
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  L’esplosione ha danneggiato gravemente alcune opere presenti negli ambienti della Galleria degli Uffizi posti in via dei Georgofili e nel corridoio vasariano. Altre opere sono andate completamente perse. Tra queste ultime si annoverano “Il concerto musicale” e “I giocatori di carte” di Bartolomeo Manfredi; “L’adorazione dei Pastori” di Gerrit van Honthorst; “Aquila” di Bartolomeo Bimbi; “Avvoltoi, gufi e beccaccia” di Andrea Scacciati; “Scena di caccia” di Francis Grant; “Grande cervo in una palude” di Edwin Landseer.
  L’esplosione ha danneggiato gravemente alcune opere presenti negli ambienti della Galleria degli Uffizi posti in via dei Georgofili e nel corridoio vasariano. Altre opere sono andate completamente perse. Tra queste ultime si annoverano “Il concerto musicale” e “I giocatori di carte” di Bartolomeo Manfredi; “L’adorazione dei Pastori” di Gerrit van Honthorst; “Aquila” di Bartolomeo Bimbi; “Avvoltoi, gufi e beccaccia” di Andrea Scacciati; “Scena di caccia” di Francis Grant; “Grande cervo in una palude” di Edwin Landseer.


==IL PROCESSO E LE SENTENZE==
==IL PROCESSO E LE SENTENZE==
L’iter processuale riguardante la strage avvenuta a Firenze nel Maggio del 1993 in via dei Georgofili, a differenza delle tortuose vicende giudiziarie inerenti le stragi avvenute nell’ondata mafiosa del 1992-1993, ha avuto un percorso piuttosto lineare ed ha portato in breve tempo alla individuazione dei responsabili materiali della strage. Il pool di magistrati fiorentini che lavorò alle inchieste sulle stragi del ‘ 93 era composto da Gabriele Chelazzi, Giuseppe Nicolosi, Alessandro Crini. Il pool era guidato dal procuratore capo della Repubblica Piero Luigi Vigna e coadiuvato dal procuratore aggiunto Francesco Fleury .
L’iter processuale riguardante la strage avvenuta a Firenze nel Maggio del 1993 in via dei Georgofili, a differenza delle tortuose vicende giudiziarie inerenti le stragi avvenute nell’ondata mafiosa del 1992-1993, ha avuto un percorso piuttosto lineare ed ha portato in breve tempo alla individuazione dei responsabili materiali della strage. Il pool di magistrati fiorentini che lavorò alle inchieste sulle stragi del ‘ 93 era composto da Gabriele Chelazzi, Giuseppe Nicolosi, Alessandro Crini. Il pool era guidato dal procuratore capo della Repubblica Piero Luigi Vigna e coadiuvato dal procuratore aggiunto Francesco Fleury .
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