Antonella Leto Russo

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voce a cura di Federica Beretta

A seguito dell'Inchiesta Bad Boys viene arrestata Antonella Leto Russo il 23 aprile 2009 per i seguenti reati:

• In concorso con Nicodemo Filippelli si facevano dare e/o promettere, per sé o per altri, interessi usurai in corrispettivo della consegna, a titolo di prestito, a Luigi Gaetano Tavernese, di una somma imprecisata, esigendo in cambio l’emissione di almeno un assegno bancario dell’importo di tre mila euro. Assegno successivamente consegnato ad Antonella Leto Russo, incaricata da Nicodemo Filippelli di esigerne il pagamento. Col l’aggravante del fatto commesso al fine di agevolare l’attività dell’associazione a delinquere di stampo mafioso denominate Locale di Legnano-Lonate Pozzolo solo per Nicodemo Filippelli. «Spesso, poi, gli assegni posdatati emessi dalle vittime di usura vengono inviati in Calabria. La destinataria è Antonella Leto Russo, conoscente di Nicodemo Filippelli e titolare di un negozio di abbigliamento a Cirò Marina»[1]

• Antonella Leto Russo e Filippelli Nicodemo, sempre in accordo tra loro, si facevano dare e/o promettere, per sé o per altri, interessi usurai in corrispettivo della consegna, a titolo di prestito, a Carmela Ventrice della somma di mille euro, esigendo in cambio l’emissione di quattro assegni postdatati per un importo complessivo di mille e trecento euro, di cui trecento euro di interessi in quattro mesi, emessi dal marito Giuseppe Bonasera, detto “Pippo”. Assegni successivamente consegnati ad Antonella Leto Russo, incaricata da Nicodemo Filippelli di esigerne il pagamento.

• Antonella Leto Russo e Filippelli Nicodemo, in concorso tra loro, si facevano dare e/o promettere, per sé o per altri, interessi usurai in corrispettivo della consegna, a titolo di prestito a Emanuele Coppini di una somma imprecisata, esigendo in cambio l’emissione di assegni bancari vari. Assegni successivamente consegnati ad Antonella Leto Russo, incaricata da Nicodemo Filippelli di esigerne il pagamento.

• Antonella Leto Russo, come disposto da Nicodemo Filippelli, si faceva consegnare da Rita Vizza, suocera di Nicodemo Filippelli e depositaria del denaro per conto di quest’ultimo, la somma di ventimila euro in contante.

• La stessa Antonella Leto Russo si occupava di monetizzazione dei titoli consegnati da Fabio Lonati.

• Antonella Leto Russo e Nicodemo Filippelli, in concorso tra loro, si facevano dare e/o promettere, per sé o per altri, da Margherita Esposito interessi usurai in corrispettivo del cosiddetto cambio assegni, con la consegna di un assegno bancario per l’importo di mille e seicento euro, esigendo in cambio della monetizzazione del titolo la somma di centocinquanta euro.

• Carlo Avallone, Antonella Leto Russo e Rita Vizza per avere, in concorso tra loro, con più azioni consecutive di un medesimo disegno criminoso, sostituito o trasferito denaro, titoli, beni o altre utilità provenienti dai delitti di usura ed estorsione ed eseguito in relazioni ad essi altre operazioni in modo da ostacolare l’identificazione della provenienza delittuosa ai fini del successivo reimpiego in attività economiche o finanziarie del denaro, dei titoli e dei beni suddetti.

• Antonella Leto Russo e Rita Vizza a) disponibilità di assegni bancari/postali e cambiali ai fini della loro monetizzazione per conto di Nicodemo Filippelli, a firma di Luigi Gaetano Tavernese, Giuseppe Bonasera, Emanuele Coppini, Fabio Lonati e Margherita Esposito, di cui ai capi 33, 34, 35, 36 e 37 che precedono, sequestrati dai Carabinieri di Trecate il 21.03. 2007 b) monetizzazioni di titoli e movimentazioni di denaro per la somma totale di 42. 800 euro, versata su conti correnti e libretti al portatore nella disponibilità della stessa Antonella Leto Russo e di Nicodemo Filippelli. c) ripetute monetizzazioni di titoli e movimentazioni di denaro, anche nell’ordine di circa 20.000 euro per volta, facendo da tramite tra Nicodemo Filippelli, per conto del quale monetizzava i titoli che questi le consegnava, Rita Vizza (suocera del FILIPPELLI), depositaria del denaro provento della monetizzazione dei titoli e i destinatari dei versamenti in contanti del denaro, tra i quali lo stesso Nicodemo Filippelli e Luigi Mancuso. Quest’ultimo almeno in una circostanza era destinatario dell’importo di 20.000 euro a mezzo due assegni circolari di 10.000 euro ciascuno emessi con denaro prelevato da libretti al portatore inizialmente intestati a Gaetano Trifino e quindi alla stessa Antonella Leto Russo.

Tra i titoli di credito sequestrati ad Antonella Leto Russo vi sono due cambiali emesse da Margherita Esposito a favore della stessa Antonella. Si tratta della cambiale datata 03.12.2006, con scadenza il 03.01.2007 dell’importo di 1.250 euro e della cambiale datata 03.1.2006, con scadenza il 31.01.2007 dell’importo di 1.250 euro,protestata.

Margherita Esposito, sentita dai Carabinieri della Stazione di Cirò Marina in data 18 maggio 2007, riferiva che le due cambiali erano state emesse per pagare capi di abbigliamento acquistati da lei e da altri aprenti presso il negozio dell’amica, Antonella Leto Russo. Atteso lo stretto rapporto di amicizia, Antonella Leto Russo, le aveva più volte acconsentito di effettuare il pagamento dei capi di abbigliamento presso il suo negozio mediante la consegna di cambiali.

Margherita Esposito precisava di non essere stata in grado di rispettare i termini di scadenza, e di essersi impegnata quindi ad effettuare il pagamento in contanti.

In realtà la donna contratto un debito di circa 2000 euro e, non 1.600 come contestato con Nicodemo Filippelli, e non essendo nelle condizioni di estinguerlo, si era recata da Antonella Leto Russo, che aveva informato della situazione Filippelli. Quest’ultimo si era accordato con Margherita Esposito in ordine all’emissione, a titolo di garanzia, di due cambiali dell’importo di 1.250 euro ciascuna.

La debitrice si era impegnata, quindi, ad emettere due cambiali dell’importo ciascuna di 1250 euro, da pagarsi a fine dicembre e a fine gennaio, e si era impegnata a consegnare nell’immediatezza 500 euro a titolo di acconto.

Note

  1. Gianni Barbacetto, Davide Milosa, Le mani sulla città. I boss della ‘ndrangheta vivono tra noi e controllano Milano, Chiarelettere, 2011, p.250.