Antonio Esposito Ferraioli: differenze tra le versioni

Da WikiMafia.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
(Creata pagina con " '''Antonio Esposito Ferraioli''' (Pagani, 1951 – Nocera Inferiore, 30 agosto 1978) è stato un cuoco e sindacalista napoletano, vittima innocente della camor...")
 
mNessun oggetto della modifica
 
Riga 7: Riga 7:


Mandanti ed esecutori materiali non furono mai individuati, gli unici due indagati furono prosciolti, anche se l'ipotesi più accreditata è che il delitto fosse maturato all'interno del contesto lavorativo (era cuoco della mensa della FATME di Pagani), dove svolgeva l'attività di sindacalista e dove aveva denunciato l'uso di carne dalla provenienza sospetta all'interno della mensa.
Mandanti ed esecutori materiali non furono mai individuati, gli unici due indagati furono prosciolti, anche se l'ipotesi più accreditata è che il delitto fosse maturato all'interno del contesto lavorativo (era cuoco della mensa della FATME di Pagani), dove svolgeva l'attività di sindacalista e dove aveva denunciato l'uso di carne dalla provenienza sospetta all'interno della mensa.
== Memoria ==
A lui è dedicato “La Masseria”, il bene confiscato più grande dell’Area metropolitana di Napoli. Si estende su una superficie di circa dodici ettari. Sono molti i progetti, di inclusione sociale, di inserimento lavorativo, di formazione e di cittadinanza attiva che, tra mille difficoltà, sono in cantiere alla Masseria Antonio Esposito Ferraioli.


== Bibliografia ==
== Bibliografia ==

Versione attuale delle 11:38, 19 mar 2020


Antonio Esposito Ferraioli (Pagani, 1951 – Nocera Inferiore, 30 agosto 1978) è stato un cuoco e sindacalista napoletano, vittima innocente della camorra.

Biografia

La sera in cui venne ucciso Alfonso si trovava a casa della fidanzata per discutere di alcuni preparativi del loro matrimonio che si sarebbe celebrato il mese successivo. Verso le 2 di notte scese dall'abitazione della fidanzata per dirigersi verso la sua Citroen parcheggiata all'angolo di Via Alfonso Zito, a Nocera Inferiore, quando una A112 blu gli si affiancò e sparò una scarica di colpi che lo lasciarono a terra. Trasportato all'ospedale della città, morì per le ferite riportate un'ora dopo.

Mandanti ed esecutori materiali non furono mai individuati, gli unici due indagati furono prosciolti, anche se l'ipotesi più accreditata è che il delitto fosse maturato all'interno del contesto lavorativo (era cuoco della mensa della FATME di Pagani), dove svolgeva l'attività di sindacalista e dove aveva denunciato l'uso di carne dalla provenienza sospetta all'interno della mensa.

Memoria

A lui è dedicato “La Masseria”, il bene confiscato più grande dell’Area metropolitana di Napoli. Si estende su una superficie di circa dodici ettari. Sono molti i progetti, di inclusione sociale, di inserimento lavorativo, di formazione e di cittadinanza attiva che, tra mille difficoltà, sono in cantiere alla Masseria Antonio Esposito Ferraioli.


Bibliografia

  • Aldo Padovano, Delitto Ferraioli, la svolta dopo 36 anni: fu un omicidio di camorra, Il Mattino di Napoli, 28 ottobre 2014.