Barbara Corvi: differenze tra le versioni

Da WikiMafia.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
(Creata pagina con " {{espandere}} '''Barbara Corvi''' (Reggio Calabria, 1974 - Amelia, 27 ottobre 2009) è stata una donna calabrese, vittima di lupara bianca. == Biografia == Fida...")
 
mNessun oggetto della modifica
Riga 21: Riga 21:




[[Categoria:Testimoni di giustizia]] [[Categoria:Donne Vittime di mafia]] [[Categoria:Vittime innocenti delle mafie]] [[Categoria:Vittime di 'ndrangheta]] [[Categoria:Nati nel 1974]] [[Categoria:Morti il 27 ottobre]] [[Categoria:Morti nel 2009]]
[[Categoria:Testimoni di giustizia]] [[Categoria:Donne Vittime di mafia]] [[Categoria:Vittime innocenti delle mafie]] [[Categoria:Vittime di 'ndrangheta]] [[Categoria:Nati nel 1974]] [[Categoria:Morti il 27 ottobre]] [[Categoria:Morti nel 2009]] [[Categoria:Vittime senza giustizia]]

Versione delle 18:40, 1 mar 2021


Barbara Corvi (Reggio Calabria, 1974 - Amelia, 27 ottobre 2009) è stata una donna calabrese, vittima di lupara bianca.

Biografia

Fidanzata con Roberto Lo Giudice sin dall'età di 15 anni, lo aveva sposato e si erano trasferiti in Umbria, a Montecampano, frazione di Amelia, in provincia di Terni, dove gestivano due negozi di prodotto per l'agricoltura. La coppia ebbe due figli, Salvatore e Giuseppe. Il 27 ottobre 2009 i figli tornarono a casa e trovarono borsa, cellulare e documenti della madre, ma di lei nessuna traccia.

Indagini

Da subito la famiglia della ragazza si rivolse alla trasmissione di Rai3 "Chi l'ha visto?" e scoprirono che la donna aveva una relazione extra-coniugale con un altro uomo, tale Carlo, che quattro giorni prima della scomparsa della donna aveva rivelato al marito la loro relazione. Secondo il marito, l'allontanamento era stato volontario, ma a insospettire i familiari di Barbara e gli inquirenti fu il particolare inquietante che anche la cognata di Lo Giudice, moglie di suo fratello, era scomparsa nel nulla dopo essersi innamorata di un altro uomo.

Da Firenze arrivò anche una cartolina a uno dei figli della coppia: "Ho bisogno di stare un po’ da sola. Baci, mamma", ma la perizia grafologica rivelò che quella non era la scrittura di Barbara. Ciononostante il marito continuò a insistere con la tesi che la moglie si fosse ritirata in un convento a Firenze.

Nel 2014, dopo 5 anni di indagine, il fascicolo con l'ipotesi di reato di sequestro per la scomparsa di Barbara Corvi, venne archiviato dalla Procura di Terni.

Nel febbraio 2020 le sorelle di Barbara, attraverso la trasmissione di Rai3 "Chi l’ha Visto?", chiesero alla Procura di Terni di riaprire le indagini. Il 20 luglio 2020 arrivò la notizia che i Carabinieri di La Spezia avevano notificato a un collaboratore di giustizia, inserito nel programma di protezione e residente in una località ligure segreta, l'invito a comparire per un interrogatorio. Il collaboratore di giustizia dovrebbe essere un parente del marito di Barbara.

Bibliografia

  • Valentina Nicole Savino, Reggio, la 'ndrangheta e le “sue” donne, Blog Mafie - la Repubblica, 3 marzo 2020.
  • UmbriaDomani, Si riapre dopo 11 anni l’inchiesta sulla scomparsa di Barbara Corvi. Interrogato pentito ‘ndrangheta domani a Terni, 30 luglio 2020.