Controllo del voto

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Il controllo del voto è lo strumento fondamentale che le organizzazioni mafiose traggono dal controllo del territorio per esercitare il proprio potere nei confronti della politica.

«La prima cosa che controlla la mafia è il voto... Ad un cattiva raccolta di voti corrisponde una cattiva democrazia... La legge la fanno i politici ed è relativa al consenso: se i politici hanno un cattivo consenso faranno delle cattive leggi»Libero Grassi[1]

Cosa Nostra

Cosa Nostra ha sempre puntato sull'influenza sul voto per esercitare il proprio influsso sul potere politico siciliano e italiano.

All'inizio degli anni '90 il pacchetto di voti orientabile dall'organizzazione Cosa Nostra raggiungeva quasi le 500.000 schede.

Gli ultimi nni hanno però visto, principalmente dopo le stragi del '92-'93, una dura reazione dello Stato nei confronti dell'organizzazione. Con l'arresto dei maggiori boss latitanti e la decimazione di molte famiglie in tutta la Sicilia, il pacchetto di voti orientabili si è assottigliato fino a raggiungere una quota compresa tra 150.000 e 300.000 schede.

'Ndrangheta

Camorra

Note

<references>

  1. Michele Santoro intervista Libero Grassi, Samarcanda, 11 aprile 1991, Parte 1[1], parte 2[2]