Davide Ladini: differenze tra le versioni
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'''Davide Ladini''' (Cinquefondi, [[1981]] - Cinquefondi, [[3 gennaio]] [[1998]]) è stato un ragazzo calabrese ucciso in un agguato di 'ndrangheta a seguito di una lite in una sala giochi. | |||
== Biografia == | |||
La sera del 3 gennaio Davide si trovava con i suoi amici [[Saverio Ieraci|Saverio]] e Orazio Ieraci, 13 e 12 anni, ed erano appena usciti da una sala giochi che si trovava su Corso Garibaldi, a trenta metri da Piazza della Repubblica, a Cinquefondi, in provincia di Reggio Calabria. All'improvviso da un'auto partirono diversi colpi di fucile e di pistola. Davide morì sul colpo, mentre Saverio Ieraci morì poco dopo in ospedale. All'origine dell'omicidio una lite nella sala giochi. | |||
== Indagini e processi == | |||
Dopo 13 giorni di latitanza, il "baby-killer", come lo soprannominarono gli inquirenti, si costituì alla Polizia. Fece dichiarazioni spontanee: "''Sono andato a cercarli nella sala giochi perché volevo chiedere loro conto del fatto che mi avevano bruciato dei cartoni che avevo raccolto con fatica e che dovevo vendere''". Per tutta risposta, secondo il racconto del ragazzo che faceva il pastore ma arrotondava raccogliendo cartoni nei supermercati della zona, i tre ragazzi gli si sarebbero avventati contro. "''Mi hanno aggredito con un posacenere e con tubo di quelli usati per alzare le saracinesche''". Da qui la decisione di vendicarsi, uccidendone due su tre. | |||
== Bibliografia == | |||
* Aldo Lamberti, ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/01/04/uccisi-due-ragazzi-in-calabria-caccia-ai.html Uccisi due ragazzi in Calabria, è caccia ai killer minorenni]'', la Repubblica, 4 gennaio 1998 | |||
* la Repubblica, ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/01/17/si-consegna-chiede-perdono-ho-ucciso-io.html Si consegna e chiede perdono. Ho ucciso io quei ragazzi]'', 17 gennaio 1998 | |||
[[Categoria:Studenti]] [[Categoria:Minori Vittime di mafia]] [[Categoria:Vittime innocenti delle mafie]] [[Categoria:Vittime di 'ndrangheta]] [[Categoria:Nati nel 1981]] [[Categoria:Morti il 3 gennaio]] [[Categoria:Morti nel 1998]] |
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Davide Ladini (Cinquefondi, 1981 - Cinquefondi, 3 gennaio 1998) è stato un ragazzo calabrese ucciso in un agguato di 'ndrangheta a seguito di una lite in una sala giochi.
Biografia
La sera del 3 gennaio Davide si trovava con i suoi amici Saverio e Orazio Ieraci, 13 e 12 anni, ed erano appena usciti da una sala giochi che si trovava su Corso Garibaldi, a trenta metri da Piazza della Repubblica, a Cinquefondi, in provincia di Reggio Calabria. All'improvviso da un'auto partirono diversi colpi di fucile e di pistola. Davide morì sul colpo, mentre Saverio Ieraci morì poco dopo in ospedale. All'origine dell'omicidio una lite nella sala giochi.
Indagini e processi
Dopo 13 giorni di latitanza, il "baby-killer", come lo soprannominarono gli inquirenti, si costituì alla Polizia. Fece dichiarazioni spontanee: "Sono andato a cercarli nella sala giochi perché volevo chiedere loro conto del fatto che mi avevano bruciato dei cartoni che avevo raccolto con fatica e che dovevo vendere". Per tutta risposta, secondo il racconto del ragazzo che faceva il pastore ma arrotondava raccogliendo cartoni nei supermercati della zona, i tre ragazzi gli si sarebbero avventati contro. "Mi hanno aggredito con un posacenere e con tubo di quelli usati per alzare le saracinesche". Da qui la decisione di vendicarsi, uccidendone due su tre.
Bibliografia
- Aldo Lamberti, Uccisi due ragazzi in Calabria, è caccia ai killer minorenni, la Repubblica, 4 gennaio 1998
- la Repubblica, Si consegna e chiede perdono. Ho ucciso io quei ragazzi, 17 gennaio 1998