Eric Affun Yeboa: differenze tra le versioni

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'''Eric Affun Yeboa''' (Kumasi (Ghana), [[12 settembre]] [[1983]] - Castel Volturno, [[18 settembre]] [[2008]]) è stato un barbiere di origini ghanesi residente in Italia, vittima innocente di camorra durante la [[strage di Castel Volturno]]. Con lui morirono, per il solo fatto di essere stranieri, [[Kwadwo Owusu Wiafe]], [[Ibrahim Alhaji]], [[Julius Francis Kwame Antwi]], [[Justice Sonny Abu]] ed [[Eric Affun Yeboa]].
'''Eric Affun Yeboa''' (Kumasi (Ghana), [[12 settembre]] [[1983]] - Castel Volturno, [[18 settembre]] [[2008]]) è stato un barbiere di origini ghanesi residente in Italia, vittima innocente di camorra durante la [[strage di Castel Volturno]]. Con lui morirono, per il solo fatto di essere stranieri, [[Kwadwo Owusu Wiafe]], [[Ibrahim Alhaji]], [[Julius Francis Kwame Antwi]], [[Justice Sonny Abu]] ed [[Karim Yakubu (Awanga)]].


== Biografia ==
== Biografia ==

Versione attuale delle 18:44, 1 mar 2021


Eric Affun Yeboa (Kumasi (Ghana), 12 settembre 1983 - Castel Volturno, 18 settembre 2008) è stato un barbiere di origini ghanesi residente in Italia, vittima innocente di camorra durante la strage di Castel Volturno. Con lui morirono, per il solo fatto di essere stranieri, Kwadwo Owusu Wiafe, Ibrahim Alhaji, Julius Francis Kwame Antwi, Justice Sonny Abu ed Karim Yakubu (Awanga).

Biografia

Originario di Kumasi, era in Italia dal 2004, dove lavorava a Casal di Principe come custode. Rientrato nelle quote che regolavano i flussi di ingresso degli stranieri in Italia, il suo datore di lavoro si era detto disponibile a una chiamata nominale. Quindi Eric aveva intrapreso il viaggio a ritroso verso il Ghana (con il rischio di essere espulso se fosse incappato in un controllo) e quattro mesi dopo rientrò in Italia dopo aver ottenuto il visto presso l'ambasciata di Accra. Tuttavia, al suo ritorno il datore si era rifiutato di fargli il contratto e l'aveva anche minacciato. Eric avrebbe potuto denunciarlo, ma non sentendosi garantito aveva preferito lasciare Casal di Principe e trasferirsi a Castel Volturno, dove iniziò a lavorare come carrozziere.

La sera della Strage aveva parcheggiato la macchina di fronte alla bottega da sarto di Ibrahim Alhaji e stava cercando Francis Kwame per fargli aggiustare la sua autoradio.

Bibliografia