Giovanni Bellissima: differenze tra le versioni

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Nasce a Mirabella Imbaccari, in provincia di Catania.
Nasce a Mirabella Imbaccari, in provincia di Catania.
Il 10 novembre 1979 Bellissima era a capo di un servizio di scorta al trasferimento da Catania a Bologna del detenuto Salvatore Pavone, detto “ faccia d’angelo”, ritenuto cassiere del famiglia Mazzei.
Il 10 novembre 1979 Bellissima era a capo di un servizio di scorta al trasferimento da Catania a Bologna del detenuto Salvatore Pavone, detto “ faccia d’angelo”, ritenuto cassiere del famiglia Mazzei.
Insieme a Bellissima lavoravano i due appuntati Salvatore Bologna e Domenico Marrara.  
Insieme a Bellissima lavoravano i due appuntati [[Salvatore Bologna]] e [[Domenico Marrara]].  
Al casello di San Gregorio di Catania, sull’autostrada Catania- Messina, un commando assalì l’autovettura, sequestrando Salvatore Pavone e uccidendo sul colpo i tre carabinieri. L’unico superstite fu l'autista del mezzo, Angelo Paolello.  
Al casello di San Gregorio di Catania, sull’autostrada Catania- Messina, un commando assalì l’autovettura, sequestrando Salvatore Pavone e uccidendo sul colpo i tre carabinieri. L’unico superstite fu l'autista del mezzo, Angelo Paolello.  
I corpo di Salvatore Pavone, torturato e ucciso, fu ritrovato alcuni giorni dopo in una discarica alle falde dell’Etna.
I corpo di Salvatore Pavone, torturato e ucciso, fu ritrovato alcuni giorni dopo in una discarica alle falde dell’Etna.

Versione attuale delle 18:05, 5 apr 2021


Giovanni Bellissima (Mirabella Imbaccari, 18 ottobre 1955 - San Gregorio di Catania, 10 novembre 1979) è stato un vicebrigadiere dei carabiniere, vittima innocente di Cosa Nostra.

Biografia

Nasce a Mirabella Imbaccari, in provincia di Catania. Il 10 novembre 1979 Bellissima era a capo di un servizio di scorta al trasferimento da Catania a Bologna del detenuto Salvatore Pavone, detto “ faccia d’angelo”, ritenuto cassiere del famiglia Mazzei. Insieme a Bellissima lavoravano i due appuntati Salvatore Bologna e Domenico Marrara. Al casello di San Gregorio di Catania, sull’autostrada Catania- Messina, un commando assalì l’autovettura, sequestrando Salvatore Pavone e uccidendo sul colpo i tre carabinieri. L’unico superstite fu l'autista del mezzo, Angelo Paolello. I corpo di Salvatore Pavone, torturato e ucciso, fu ritrovato alcuni giorni dopo in una discarica alle falde dell’Etna.

Nel 2013 gli è stata conferita la Medaglia d’oro al valor civile alla memoria.