Giuliano Pennacchio

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Giuliano Pennacchio (N.D. – Giugliano (NA), 1° luglio 1982) è stato un politico italiano, assessore al Personale del comune di Giugliano, in provincia di Napoli, vittima della camorra.

Biografia

Giuliano Pennacchio era sposato e aveva due figlie. Svolgeva un'importante attività politica, impegnandosi in particolare nel tentativo di rendere più efficaci ed efficienti i servizi comunali. Negli anni '80 per la Camorra si presentò una ricca occasione di opportunità economiche nel campo dell'edilizia e della distribuzione clientelare di mansioni collegate alle attività di ricostruzione post-Terremoto dell'Irpinia. Da assessore al personale del palazzo municipale di Giugliano, in provincia di Napoli, schierato politicamente con il Psdi, Pennacchio svolse un'importante attività politica per il miglioramento dei servizi essenziali del comune. Nei mesi precedenti l'omicidio discusse il piano di assunzioni da programmare in comune e aveva deciso la destinazione di una parte delle ingenti risorse che provenivano dalla legge n. 219, 14 maggio 1981 in favore delle popolazione terremotate, nonché delle licenze amministrative relative alle costruzioni di alloggi sul territorio.

L'omicidio

Il 1° luglio 1982 venne ucciso con tre colpi di pistola mentre tornava a casa a piedi, in via Meristi.

Indagini e Processi

Fin da subito venne presa la pista dell'omicidio di stampo mafioso, ma ad oggi non esiste una realtà processuale. In quel periodo sindaco di Giugliano fu Giuliano Granata (Dc), ex segretario di Ciro Cirillo, quest'ultimo sequestrato per tre mesi nel 1981 dalle brigate rosse. Il sindaco si attivò affinché avvenisse la liberazione dell'assessore regionale campano. Nonostante ciò, la pista dell'omicidio politico fu escluso.

Bibliografia