Giuseppe Francese: differenze tra le versioni

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Nato nel [[1966]] a Palermo, Giuseppe era il figlio più piccolo di [[Mario Francese]].<br />
Nato nel [[1966]] a Palermo, Giuseppe era il figlio più piccolo di [[Mario Francese]].<br />
La sera che il padre fu ucciso, il [[26 gennaio]] [[1979]], Giuseppe aveva solo dodici anni e si trovava in casa ad aspettare il padre di rientro da lavoro. Sentì gli spari, che rimasero impressi per sempre nella sua memoria.<br />
La sera che il padre fu ucciso, il [[26 gennaio]] [[1979]], Giuseppe aveva solo dodici anni e si trovava in casa ad aspettare il padre di rientro da lavoro. Sentì gli spari, che rimasero impressi per sempre nella sua memoria.<br />
Diplomato in Ragioneria, decise di non continuare gli studi e di mettersi subito a lavorare, grazie anche alla legge rivolta ai familiari delle vittime della mafia. Possibilità che nel corso degli anni gli creò qualche amarezza, dovuta alle voci che si sentivano su di lui. ''"Faccio parte di quella schiera di «fortunati», almeno così ci considerano in tanti, che hanno avuto un posto di lavoro presso la pubblica amministrazione in qualità di orfani di vittime della mafia. «Categoria fortunata», sì perché per entrare non abbiamo fatto alcun concorso, ma siamo stati assunti attraverso una legge nazionale. Ma c'è da chiedersi: quanti hanno fatto un concorso alla Regione? E quei pochi che lo hanno fatto non si sono rivolti a nessuno? I loro padri, magari: con le loro amicizie, a volte con le loro vere e proprie connivenze. Noi dobbiamo dire grazie solo ai nostri padri, morti da uomini in un mondo di «quaquaraqua». E se gli altri sono invidiosi, fanno bene ad esserlo, perché pochi hanno avuto la fortuna di avere padri come il mio."<ref>[https://www.marioegiuseppefrancese.it/giuseppe-francese Di Giuseppe Francese, Associazione Mario e Giuseppe Francese]</ref>''<br />
Diplomato in Ragioneria, decise di non continuare gli studi e di mettersi subito a lavorare, grazie anche alla legge rivolta ai familiari delle vittime della mafia. Possibilità che nel corso degli anni gli creò qualche amarezza, dovuta alle voci che si sentivano su di lui. ''"Faccio parte di quella schiera di «fortunati», almeno così ci considerano in tanti, che hanno avuto un posto di lavoro presso la pubblica amministrazione in qualità di orfani di vittime della mafia. «Categoria fortunata», sì perché per entrare non abbiamo fatto alcun concorso, ma siamo stati assunti attraverso una legge nazionale. Ma c'è da chiedersi: quanti hanno fatto un concorso alla Regione? E quei pochi che lo hanno fatto non si sono rivolti a nessuno? I loro padri, magari: con le loro amicizie, a volte con le loro vere e proprie connivenze. Noi dobbiamo dire grazie solo ai nostri padri, morti da uomini in un mondo di «quaquaraqua». E se gli altri sono invidiosi, fanno bene ad esserlo, perché pochi hanno avuto la fortuna di avere padri come il mio."<ref>[https://www.marioegiuseppefrancese.it/giuseppe-francese Giuseppe Francese, Associazione Mario e Giuseppe Francese]</ref>''<br />
Venne assunto dunque alla Regione, come funzionario agli Enti Locali.<br />
Venne assunto dunque alla Regione, come funzionario agli Enti Locali.<br />
Nel lavoro Giuseppe viene ricordato come attento, preciso e onesto<ref>[http://www.centroimpastato.com/giuseppe-francese-luomo-lo-studioso-il-suo-impegno-civile-e-culturale-i-suoi-ideali/ Nicola Monterosso, Giuseppe Francese: l'uomo, lo studioso, il suo impegno civile e culturale, i suoi ideali, Palermo 3 ottobre 2002]</ref>. Un esempio da ricordare riguarda il momento in cui si occupò di Ipab: le sue segnalazioni venivano spesso messe a tacere. ''"Mi dicevano, per favore non sollevi problemi."<ref>[https://www.marioegiuseppefrancese.it/giuseppe-francese Di Giuseppe Francese, Associazione Mario e Giuseppe Francese]</ref>''<br />
Nel lavoro Giuseppe viene ricordato come attento, preciso e onesto<ref>[http://www.centroimpastato.com/giuseppe-francese-luomo-lo-studioso-il-suo-impegno-civile-e-culturale-i-suoi-ideali/ Nicola Monterosso, "Giuseppe Francese: l'uomo, lo studioso, il suo impegno civile e culturale, i suoi ideali", Palermo 3 ottobre 2002]</ref>. Un esempio da ricordare riguarda il momento in cui si occupò di Ipab: le sue segnalazioni venivano spesso messe a tacere. ''"Mi dicevano, per favore non sollevi problemi."<ref>[https://www.marioegiuseppefrancese.it/giuseppe-francese Giuseppe Francese, Associazione Mario e Giuseppe Francese]</ref>''<br />
Questo lavoro fu spesso, per Giuseppe, fonte di tormento. Si sentiva inascoltato e spesso isolato. Solo quando lo trasferirono in un altro settore riuscì a trovare un po' di serenità.  
Questo lavoro fu spesso, per Giuseppe, fonte di tormento. Si sentiva inascoltato e spesso isolato. Solo quando lo trasferirono in un altro settore riuscì a trovare un po' di serenità.  


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A poco a poco, dunque, scoprì la passione per la scrittura, e così cominciò a scrivere pagine e pagine. E quando le pagine scritte furono tante, vennero messe insieme in una raccolta dal titolo "Con i miei occhi". <br />
A poco a poco, dunque, scoprì la passione per la scrittura, e così cominciò a scrivere pagine e pagine. E quando le pagine scritte furono tante, vennero messe insieme in una raccolta dal titolo "Con i miei occhi". <br />
Gli stessi occhi con i quali Giuseppe cercava la verità; gli stessi con i quali voleva trovare giustizia per suo padre e capire perché era stato ucciso. Gli stessi occhi che gli fecero capire quanto scomodo potesse diventare anche il mestiere di un giornalista, se quest'ultimo veniva svolto con libertà.<br />
Gli stessi occhi con i quali Giuseppe cercava la verità; gli stessi con i quali voleva trovare giustizia per suo padre e capire perché era stato ucciso. Gli stessi occhi che gli fecero capire quanto scomodo potesse diventare anche il mestiere di un giornalista, se quest'ultimo veniva svolto con libertà.<br />
''"Ho scritto e scritto di mafia. Come mio padre, anche se non faccio il suo mestiere. Allora mi domando e vi domando: perché lo faccio? Forse soltanto per sete di verità. Verità ancora sconosciute, verità da chi per oltre vent'anni è stato arso dalla sete di giustizia. Così qualche inchiesta l'ho fatta anche io, in periodici poco conosciuti ma in cui ero libero di scrivere ciò che volevo. Ho riletto molte verità ufficiali ma ai miei occhi, occhi da ingenuo o forse solo di un povero stupido, sono verità che non convincono. Questa è la terra dei misteri. A volte la verità mi sembra che sia come un immenso puzzle, ogni tanto incastoni un pezzo e cerchi l'altro per andare avanti. Ma il puzzle è infinito e, nonostante tutto l'impegno possibile, non sarà mai completato."<ref>[https://www.marioegiuseppefrancese.it/giuseppe-francese Di Giuseppe Francese, Associazione Mario e Giuseppe Francese]</ref>''
''"Ho scritto e scritto di mafia. Come mio padre, anche se non faccio il suo mestiere. Allora mi domando e vi domando: perché lo faccio? Forse soltanto per sete di verità. Verità ancora sconosciute, verità da chi per oltre vent'anni è stato arso dalla sete di giustizia. Così qualche inchiesta l'ho fatta anche io, in periodici poco conosciuti ma in cui ero libero di scrivere ciò che volevo. Ho riletto molte verità ufficiali ma ai miei occhi, occhi da ingenuo o forse solo di un povero stupido, sono verità che non convincono. Questa è la terra dei misteri. A volte la verità mi sembra che sia come un immenso puzzle, ogni tanto incastoni un pezzo e cerchi l'altro per andare avanti. Ma il puzzle è infinito e, nonostante tutto l'impegno possibile, non sarà mai completato."<ref>[https://www.marioegiuseppefrancese.it/giuseppe-francese Giuseppe Francese, Associazione Mario e Giuseppe Francese]</ref>''


==La lotta per la giustizia==
==La lotta per la giustizia==
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===Giustizia per tutti===
===Giustizia per tutti===
La passione per la scrittura e il giornalismo, e la sete di verità portarono Giuseppe a interessarsi di numerose vicende, perlopiù legate a delitti di mafia o a persone che non avevano ricevuto giustizia proprio come suo padre.<br />
La passione per la scrittura e il giornalismo, e la sete di verità portarono Giuseppe a interessarsi di numerose vicende, perlopiù legate a delitti di mafia o a persone che non avevano ricevuto giustizia proprio come suo padre.<br />
Tra le vicende a cui Giuseppe si interessò vi fu quella riguardante l'uccisione del giornalista [[Cosimo Cristina]], un giornalista considerato scomodo perché indagava gli affari della mafia nei territori di Termini, Cefalù e Madonie, e che inizialmente venne considerato come un suicida. Giuseppe si mise alla ricerca di informazioni e indagò a lungo, e scrisse anche un articolo dal titolo "Suicidato dalla mafia?"<ref>[https://www.marioegiuseppefrancese.it/giuseppe-francese/articoli-giuseppe-francese/117-suicidato-dalla-mafia Giuseppe Francese, Suicidato dalla mafia?, L'Inchiesta Sicilia, 22 aprile - 5 maggio 1998]</ref>.<br />
Tra le vicende a cui Giuseppe si interessò vi fu quella riguardante l'uccisione del giornalista [[Cosimo Cristina]], un giornalista considerato scomodo perché indagava gli affari della mafia nei territori di Termini, Cefalù e Madonie, e che inizialmente venne considerato come un suicida. Giuseppe si mise alla ricerca di informazioni e indagò a lungo, e scrisse anche un articolo dal titolo "Suicidato dalla mafia?"<ref>[https://www.marioegiuseppefrancese.it/giuseppe-francese/articoli-giuseppe-francese/117-suicidato-dalla-mafia Giuseppe Francese, "Suicidato dalla mafia?", L'Inchiesta Sicilia, 22 aprile - 5 maggio 1998]</ref>.<br />
Grazie all'impegno di Giuseppe gli venne intitolata, inoltre, anche una piazza. <br />
Grazie all'impegno di Giuseppe gli venne intitolata, inoltre, anche una piazza. <br />
E ancora, si interessò all'omicidio di Ugo Triolo, un avvocato vice pretore ucciso a Corleone, rimasto senza giustizia per ventidue anni. Anche in questo caso Giuseppe scrisse un articolo, con la speranza che anche per quest'uomo si potesse avere un giorno la verità: "Quell'omicidio non risolto di ventidue anni fa"<ref>[https://www.marioegiuseppefrancese.it/giuseppe-francese/articoli-giuseppe-francese/116-quell-omicidio-non-risolto-di-22-anni-fa Giuseppe Francese, Quell'omicidio non risolto di 22 anni fa, La Repubblica, 19 luglio 2000]</ref>.<br />
E ancora, si interessò all'omicidio di Ugo Triolo, un avvocato vice pretore ucciso a Corleone, rimasto senza giustizia per ventidue anni. Anche in questo caso Giuseppe scrisse un articolo, con la speranza che anche per quest'uomo si potesse avere un giorno la verità: "Quell'omicidio non risolto di ventidue anni fa"<ref>[https://www.marioegiuseppefrancese.it/giuseppe-francese/articoli-giuseppe-francese/116-quell-omicidio-non-risolto-di-22-anni-fa Giuseppe Francese, "Quell'omicidio non risolto di 22 anni fa", La Repubblica, 19 luglio 2000]</ref>.<br />
Ma Giuseppe andava anche oltre gli omicidi silenziosi della mafia, e si interessava di questioni inerenti la vita sociale in generale. Come quando si dedicò all'indagine sul lavoro minorile in Sicilia, soprattutto quello dei giovani immigrati: ''"Non riesco la notte nei pub a non guardare gli occhi profondi dei bambini di colore che cercano di vendere rose a chi con violenza li caccia. Ed io che mi occupo anche di minori immigrati so di non potere fare un cazzo per loro. Perché lo sfruttamento dei minori fa comodo a tanti"<ref>[http://www.centroimpastato.com/giuseppe-francese-luomo-lo-studioso-il-suo-impegno-civile-e-culturale-i-suoi-ideali/ Nicola Monterosso, Giuseppe Francese: l'uomo, lo studioso, il suo impegno civile e culturale, i suoi ideali, Palermo 3 ottobre 2002]</ref>.''
Ma Giuseppe andava anche oltre gli omicidi silenziosi della mafia, e si interessava di questioni inerenti la vita sociale in generale. Come quando si dedicò all'indagine sul lavoro minorile in Sicilia, soprattutto quello dei giovani immigrati: ''"Non riesco la notte nei pub a non guardare gli occhi profondi dei bambini di colore che cercano di vendere rose a chi con violenza li caccia. Ed io che mi occupo anche di minori immigrati so di non potere fare un cazzo per loro. Perché lo sfruttamento dei minori fa comodo a tanti"<ref>[http://www.centroimpastato.com/giuseppe-francese-luomo-lo-studioso-il-suo-impegno-civile-e-culturale-i-suoi-ideali/ Nicola Monterosso, "Giuseppe Francese: l'uomo, lo studioso, il suo impegno civile e culturale, i suoi ideali", Palermo 3 ottobre 2002]</ref>.''


===Il processo del padre===
===Il processo del padre===
L'omicidio del padre fu per Giuseppe una ferita mai sanata, accompagnata sempre da una sete di giustizia e verità, soprattutto in seguito al fatto che il delitto venne inizialmente archiviato. <br />
L'omicidio del padre fu per Giuseppe una ferita mai sanata, accompagnata sempre da una sete di giustizia e verità, soprattutto in seguito al fatto che il delitto venne inizialmente archiviato. <br />
In Giuseppe si alternavano la rassegnazione e la rabbia, quella rabbia che darà nome ad uno dei suoi articoli più importanti: "Castelli di rabbia"<ref>[https://www.marioegiuseppefrancese.it/giuseppe-francese/articoli-giuseppe-francese/118-castelli-di-rabbia Giuseppe Francese, Castelli di rabbia, L'inchiesta, dicembre 1998]</ref>.<br />
In Giuseppe si alternavano la rassegnazione e la rabbia, quella rabbia che darà nome ad uno dei suoi articoli più importanti: "Castelli di rabbia"<ref>[https://www.marioegiuseppefrancese.it/giuseppe-francese/articoli-giuseppe-francese/118-castelli-di-rabbia Giuseppe Francese, "Castelli di rabbia", L'inchiesta, dicembre 1998]</ref>.<br />
La ferita mai sanata di Giuseppe venne "riaperta" con le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, definito da molti come non attendibile, ma per Giuseppe le sue parole diventarono l'inizio della ricostruzione dell'omicidio del padre.<br />
La ferita mai sanata di Giuseppe venne "riaperta" con le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, definito da molti come non attendibile, ma per Giuseppe le sue parole diventarono l'inizio della ricostruzione dell'omicidio del padre.<br />
Giuseppe cominciò ad indagare, ad approfondire, a raccogliere ogni informazione possibile. Anche la famiglia si mise accanto a lui, alla ricerca di quella verità che sembrava non arrivare mai.<br />
Giuseppe cominciò ad indagare, ad approfondire, a raccogliere ogni informazione possibile. Anche la famiglia si mise accanto a lui, alla ricerca di quella verità che sembrava non arrivare mai.<br />
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===Una piazza per Mario e Giuseppe===
===Una piazza per Mario e Giuseppe===
[[File:Piazza Mario e Giuseppe Francese.png|300px|thumb|right|Piazza Mario e Giuseppe Francese]]
[[File:Piazza Mario e Giuseppe Francese.png|300px|thumb|right|Piazza Mario e Giuseppe Francese]]
Il [[25 gennaio]] [[2014]], a distanza di 35 anni dalla morte di [[Mario Francese]], a Corleone si è tenuta l'iniziativa "intitolazione di una piazza" durante la quale è stata scoperta la targa che diede vita alla piazza intitolata a Mario e Giuseppe Francese<ref>[http://livesicilia.it/2014/01/25/in-memoria-di-mario-e-giuseppe-francese-intitolata-una-piazza-a-corleone_434543 Corleone dedica una piazza a Mario e Giuseppe Francese, Daniela Vitello, Live Sicilia, 25 Gennaio 2014]</ref>.
Il [[25 gennaio]] [[2014]], a distanza di 35 anni dalla morte di [[Mario Francese]], a Corleone si è tenuta l'iniziativa "intitolazione di una piazza" durante la quale è stata scoperta la targa che diede vita alla piazza intitolata a Mario e Giuseppe Francese<ref>[http://livesicilia.it/2014/01/25/in-memoria-di-mario-e-giuseppe-francese-intitolata-una-piazza-a-corleone_434543 Daniela Vitello, "Corleone dedica una piazza a Mario e Giuseppe Francese", Live Sicilia, 25 Gennaio 2014]</ref>.


==Per saperne di più==
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