Giuseppe Nirta
Biografia
La strage di Locri
Peppe Nirta fu incriminato come uno dei mandanti della strage di Locri avvenuta il 23 giugno 1967. A perdere la vita furono Domenico Cordì (boss di Locri), Vincenzo Saracino (in strettissimi rapporti con Cordì) e Carmelo Siciliano (vittima innocente). Secondo l’accusa, l’omicidio fu compiuto da due sicari siciliani perché ‘ndrangheta e Cosa nostra avevano intessuto dei rapporti sul contrabbando di sigarette. I presunti mandanti furono assolti. [1]
Il Summit di Montalto
Il rappresentate degli ‘Scalzone’ venne citato da Giuseppe Zappia di San Martino di Taurianova nel discorso del Summit di Montalto avvenuto il 26 ottobre 1969: ‘’Qui non c’è ‘ndrangheta di Mico Tripodo, non c’è ‘ndrangheta di ‘Ntoni Macrì, non c’è ‘ndrangheta di Peppe Nirta: si dev’essere tutti uniti. Chi vuole stare sta e chi non vuole se ne va’’. A seguito dell’irruzione degli uomini del Comandante Sabbatino, Peppe Nirta fu arrestato insieme ad altre 71 persone. Nell'Operazione 'La mafia a Montalto' furono coinvolti anche i suoi due fratelli Antonio Nirta e Francesco Nirta.