Il giudice ragazzino (film)

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Locandina del film "Il giudice ragazzino"
Alessandro Di Robilant

IL GIUDICE RAGAZZINO

Anno: 1994

Genere: Storico, drammatico, biografico

Durata: 92min.

Regia: Alessandro Di Robilant

Sceneggiatura: Alessandro Di Robilant, Ugo Pirro, Andrea Purgatori

Attori: Paolo De Vita, Antonio Bellomo, Francesco Bellomo, Nino Bellomo, Virginia Bellomo, Regina Bianchi, Giovanni Boncoddo, Antonio Bosco, Gabriella Bove, Ninni Bruschetta, Giuseppe Capranzano, Renato Carpentieri, Biagio G. Chiappara, Sabrina Ferilli, Giacinto Ferro, Paolo Lombardi, Ubaldo Lo Presti, Giuseppe Montalbano, Marina Ninchi, Roberto Nobile, Marcello Perracchio, Salvatore Puntillo, Ileana Riganò, Turi Scalia, Giulio Scarpati, Leopoldo Trieste

Fotografia: David Scott

Montaggio: Cecilia Zanuso

Musiche: Franco Piersanti

Produttore: Maurizio Tedesco

Distribuzione: WARNER BROS ITALIA - VIDEO: PANARECORD

Paese: Italia

Trama

Nel ristorante di un albergo di Canicattì si svolge un seminario sui rapporti tra criminalità organizzata e politica alla presenza delle personalità più autorevoli del paese, mafiosi compresi. Tra i relatori c'è Rosario Livatino, sostituto procuratore del Tribunale di Agrigento. Il discorso del "giudice ragazzino", scandisce il ritmo della vicenda, che si snoda alternando episodi di cronaca a frammenti della vita del magistrato. Mosso da un sincero ideale di giustizia Livatino è schierato in prima linea nella lotta ai clan della zona. Due famiglie, appartenenti alla stessa cosca, si contendono il comando del territorio agrigentino: quella di Antonio Forte e quella di Giuseppe Migliore. Per un gioco del destino, il boss Migliore è suo vicino di casa. Ogni mattina, Rosario attende alla finestra che questi esca, per evitare di incontrarlo. Livatino vive con gli anziani genitori, Rosalia e Vincenzo, in un appartamento modesto. Nella sua esistenza, regolare e metodica, nonostante la professione esercitata, subentra un sentimento d'attrazione, per l'avvocatessa Angela Guarnera, designata a difendere un uomo da lui inquisito. Tra i due inizia una tenera relazione, troncata alla vigilia del matrimonio, a causa dei pericoli cui la vita del giovane Livatino è esposta. Le minacce contro la famiglia non lo spaventano e emette una raffica di ordini di cattura, di cui uno ai danni del suo vicino di casa Migliore. Il suo equilibrio comincia a vacillare quando le persone di cui si fida, l'anziano collega Saetta e il maresciallo dei carabinieri Guazzelli, vengono trucidate dai sicari di Cosa Nostra. La mattina del 21 settembre 1990, mentre percorre la superstrada per Agrigento, viene affiancato da una moto e da un'auto nera. Due proiettili gli fanno esplodere il lunotto posteriore; ferito, esce dalla macchina e rotola per una scarpata. Uno dei killer lo raggiunge e lo fredda con un colpo di rivoltella alla bocca.

Premi

1994 - David di Donatello

  • Miglior attore protagonista a Giulio Scarpati

1994 - Globo d'oro

  • Miglior sceneggiatura a Alessandro Di Robilant, Andrea Purgatori e Ugo Pirro

1994 - Festival di Berlino

  • Premio "L'angelo azzurro" a Alessandro Di Robilant

Nomination

1994 - David di Donatello

  • Nomination Miglior attrice non protagonista a Regina Bianchi
  • Nomination Miglior attore non protagonista a Leopoldo Trieste

1994 - Festival di Berlino

  • Nomination Orso d'oro a Alessandro Di Robilant

1995 - Nastro d'argento

  • Nomination Miglior produttore a Maurizio Tedesco
  • Nomination Miglior sceneggiatura a Andrea Purgatori e Ugo Pirro
  • Nomination Miglior attore protagonista a Giulio Scarpati
  • Nomination Miglior attore non protagonista a Leopoldo Trieste
  • Nomination Miglior attore non protagonista a Renato Carpentieri