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*''Per approfondire vedi [[Varese#Operazioni_e_processi|Operazioni e processi]]'' | *''Per approfondire vedi [[Varese#Operazioni_e_processi|Operazioni e processi]]'' | ||
==== Giacomo Zagari ==== | ==== Giacomo Zagari ==== | ||
Nel 1954 [[Giacomo Zagari]] lascia San Ferdinando, nella Piana di Gioia Tauro, per stabilirsi a Galliate Lombardo, piccolo comune in provincia di Varese. Sin dal suo arrivo a Galliate, Zagari diviene un punto di riferimento per i calabresi della zona. Nella campagna del varesotto trova subito lavoro nell'edilizia, ma le sue attività principali sono altre, dal contrabbando alle rapine, nonché i delitti su commissione. Il figlio [[Antonio Zagari|Antonio]], ‘ndranghetista pentito, scrive nella sua biografia ''“Mio padre apparteneva già a una categoria di persone che cominciarono ben presto a dare altri motivi per cui lamentarsi. Non a caso poco tempo dopo si fece raggiungere da un suo fratello, smise di lavorare e assieme iniziarono a frequentare gente poco raccomandabile -come loro-, così come già facevano in Calabria”''<ref>A.Zagari, Ammazzare stanca, Reggio Emilia, Aliberti, 2008, pp. 17-18</ref>. | Nel 1954 [[Giacomo Zagari]] lascia San Ferdinando, nella Piana di Gioia Tauro, per stabilirsi a Galliate Lombardo, piccolo comune in provincia di Varese. Sin dal suo arrivo a Galliate, Zagari diviene un punto di riferimento per i calabresi della zona. Nella campagna del varesotto trova subito lavoro nell'edilizia, ma le sue attività principali sono altre, dal contrabbando alle rapine, nonché i delitti su commissione. Il figlio [[Antonio Zagari|Antonio]], ‘ndranghetista pentito, scrive nella sua biografia ''“Mio padre apparteneva già a una categoria di persone che cominciarono ben presto a dare altri motivi per cui lamentarsi. Non a caso poco tempo dopo si fece raggiungere da un suo fratello, smise di lavorare e assieme iniziarono a frequentare gente poco raccomandabile -come loro-, così come già facevano in Calabria”''<ref>A.Zagari, ''Ammazzare stanca'', Reggio Emilia, Aliberti, 2008, pp. 17-18</ref>. | ||
Zagari poi decide di trasferirsi a Buguggiate. Tra i numerosi presunti mafiosi inviati al soggiorno obbligato in Lombardia, vi sono numerose vecchie conoscenze di Giacomo Zagari; tra questi Savino Pesce, che viene assegnato per un periodo di cinque anni proprio a Buguggiate e riceve, ogni tanto, visite di suo fratello Peppino. Furono proprio Peppino Pesce e altri mafiosi di Rosarno, tra i quali Bellocco, ad ampliare le conoscenze di Antonio Zagari e ad affiliarlo ufficialmente all'organizzazione nel 1971. | Zagari poi decide di trasferirsi a Buguggiate. Tra i numerosi presunti mafiosi inviati al soggiorno obbligato in Lombardia, vi sono numerose vecchie conoscenze di Giacomo Zagari; tra questi Savino Pesce, che viene assegnato per un periodo di cinque anni proprio a Buguggiate e riceve, ogni tanto, visite di suo fratello Peppino. Furono proprio Peppino Pesce e altri mafiosi di Rosarno, tra i quali Bellocco, ad ampliare le conoscenze di Antonio Zagari e ad affiliarlo ufficialmente all'organizzazione nel 1971. | ||
==== Anni '70: l'era dei sequestri ==== | ==== Anni '70: l'era dei sequestri ==== |
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