Marcella Di Levrano: differenze tra le versioni

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'''Marcella di Levrano''' (Mesagne, [[18 aprile]] [[1964]] - Mesagne, [[5 aprile]] [[1990]]) è stata una vittima della [[Sacra Corona Unita]], uccisa all’età di 26 anni perchè aveva deciso di uscire dal mondo della droga e sospetta di collaborare con le forze dell’ordine.
'''Marcella di Levrano''' (Mesagne, [[18 aprile]] [[1964]] - Mesagne, [[5 aprile]] [[1990]]) è stata una vittima della [[Sacra Corona Unita]], uccisa all’età di 26 anni perchè aveva deciso di uscire dal mondo della droga e sospetta di collaborare con le forze dell’ordine.
[[File:Marcella di levrano.jpg|200px|thumb|right|Marcella Di Levrano]]


==Biografia==
==Biografia==
Il corpo martoriato di Marcella fu ritrovato il 5 aprile 1990 in un bosco tra Mesagne e Brindisi, con il volto sfigurato e reso del tutto irriconoscibile dai colpi inferti con un grosso masso trovato accanto. Marcella, madre di una bambina ancora in tenera età, dopo un trascorso di tossicodipendente, frequentazioni di ambienti malavitosi e con pregiudicati appartenenti alla criminalità organizzata brindisina e salentina, aveva deciso di abbandonare quel mondo, cercando di disintossicarsi e iniziando a portare la propria testimonianza alle forze dell’ordine su tutto ciò di cui era venuta a conoscenza nel corso degli anni, fatti minuziosamente raccontati in un diario. Non le fu dato il tempo di venirne fuori perché non appena si ebbe il semplice sospetto della sua collaborazione fu decisa la sua eliminazione, eseguita in modo spietato.
Il corpo martoriato di Marcella fu ritrovato il 5 aprile 1990 in un bosco tra Mesagne e Brindisi, con il volto sfigurato e reso del tutto irriconoscibile dai colpi inferti con un grosso masso trovato accanto. Marcella, madre di una bambina ancora in tenera età, dopo un trascorso di tossicodipendente, frequentazioni di ambienti malavitosi e con pregiudicati appartenenti alla criminalità organizzata brindisina e salentina, aveva deciso di abbandonare quel mondo, cercando di disintossicarsi e iniziando a portare la propria testimonianza alle forze dell’ordine su tutto ciò di cui era venuta a conoscenza nel corso degli anni, fatti minuziosamente raccontati in un diario. Non le fu dato il tempo di venirne fuori perché non appena si ebbe il semplice sospetto della sua collaborazione fu decisa la sua eliminazione, eseguita in modo spietato.
==Indagini e processi ==
Nonostante sulla sua morte sia stato accertato il movente mafioso, dopo le testimonianze di alcuni collaboratori di giustizia ritenuti del tutto attendibili, per l'omicidio di Marcella non sono stati mai giudicati e condannati né i mandanti, né gli esecutori materiali.


==Bibliografia==
==Bibliografia==
*Gianmarco Di Napoli, ''[https://www.senzacolonnenews.it/homeapp/item/4061-la-storia-di-marcella,-uccisa-a-colpi-di-pietra-perch%C3%A9-voleva-uscirsene-dalla-droga-e-proteggere-la-sua-bambina.html La storia di Marcella, uccisa a colpi di pietra perchè voleva uscirsene dalla droga e proteggere la sua bambina]'', Senza Colonne News, 26 giugno 2014.
*Gianmarco Di Napoli, ''[https://www.senzacolonnenews.it/homeapp/item/4061-la-storia-di-marcella,-uccisa-a-colpi-di-pietra-perch%C3%A9-voleva-uscirsene-dalla-droga-e-proteggere-la-sua-bambina.html La storia di Marcella, uccisa a colpi di pietra perchè voleva uscirsene dalla droga e proteggere la sua bambina]'', Senza Colonne News, 26 giugno 2014.


[[Categoria:Donne Vittime di mafia]] [[Categoria:Vittime innocenti delle mafie]] [[Categoria:Vittime della Sacra Corona Unita e delle mafie pugliesi]] [[Categoria:Nati il 18 aprile]] [[Categoria: Nati nel 1964]] [[Categoria:Morti il 5 aprile]] [[Categoria:Morti nel 1990]]
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Versione delle 11:20, 5 apr 2020


Marcella di Levrano (Mesagne, 18 aprile 1964 - Mesagne, 5 aprile 1990) è stata una vittima della Sacra Corona Unita, uccisa all’età di 26 anni perchè aveva deciso di uscire dal mondo della droga e sospetta di collaborare con le forze dell’ordine.

Marcella Di Levrano

Biografia

Il corpo martoriato di Marcella fu ritrovato il 5 aprile 1990 in un bosco tra Mesagne e Brindisi, con il volto sfigurato e reso del tutto irriconoscibile dai colpi inferti con un grosso masso trovato accanto. Marcella, madre di una bambina ancora in tenera età, dopo un trascorso di tossicodipendente, frequentazioni di ambienti malavitosi e con pregiudicati appartenenti alla criminalità organizzata brindisina e salentina, aveva deciso di abbandonare quel mondo, cercando di disintossicarsi e iniziando a portare la propria testimonianza alle forze dell’ordine su tutto ciò di cui era venuta a conoscenza nel corso degli anni, fatti minuziosamente raccontati in un diario. Non le fu dato il tempo di venirne fuori perché non appena si ebbe il semplice sospetto della sua collaborazione fu decisa la sua eliminazione, eseguita in modo spietato.

Indagini e processi

Nonostante sulla sua morte sia stato accertato il movente mafioso, dopo le testimonianze di alcuni collaboratori di giustizia ritenuti del tutto attendibili, per l'omicidio di Marcella non sono stati mai giudicati e condannati né i mandanti, né gli esecutori materiali.

Bibliografia