Maria Chindamo

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Maria Chindamo (Laureana di Borrello, 1974 - Limbadi, 6 maggio 2016) è stata un'imprenditrice calabrese, vittima innocente di 'ndrangheta.

Biografia

Sposata con Ferdinando Punturiero, si stava separando dal marito, il quale si tolse la vita il 6 maggio 2015. I familiari di lui imputarono il suicidio a Maria.

La scomparsa

A un anno esatto di distanza dal suicidio del marito, Maria venne rapita davanti all'ingresso della sua azienda agricola in contrada Carini di Località Montalto, dove doveva incontrare alcuni dei suoi operai.

L'automobile della donna venne ritrovata, ancora col motore acceso, dinanzi al cancello della proprietà. Sia sul mezzo che su un muretto, gli investigatori rinvennero tracce di sangue e capelli.

Ad avvisare il fratello Vincenzo della scomparsa fu un dipendente, che con molta calma chiese: «Qui c'è l'auto di Maria sporca di sangue ma lei non c'è. Come mai?»

Indagini e processi

Le indagini andarono avanti per anni, senza poter confermare il movente, fino alle dichiarazioni di un pentito del Clan Mancuso, grazie alle quali l'11 luglio 2019 venne arrestato Salvatore Ascone, con l'accusa di concorso in omicidio con soggetti ancora ignoti. Insieme a lui venne indagato anche Gheorge Laurentiu Nicolae per aver manomesso il servizio di sorveglianza della proprietà di Ascone, al fine di impedire la memorizzazione delle immagini riprese dalla telecamera puntata sull'ingresso della proprietà

Secondo la ricostruzione fornita dai carabinieri la donna è stata aggredita, poi con forza spostata su un'altra vettura. Il corpo non è stato ancora ritrovato.

Bibliografia