Maxiprocesso di Palermo

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Il Maxiprocesso di Palermo è il processo svoltosi nell'aula bunker del Carcere Ucciardone di Palermo tra il 10 febbraio 1986 e il 16 dicembre 1987. Il processo coinvolse 468 imputati ritenuti essere membri dell'associazione Cosa Nostra.

Il processo fu considerato la prima vera reazione dello Stato Italiano nei confronti di Cosa Nostra. I membri del sodalizio criminale furono per la prima volta condannati in quanto appartenti ad un'organizzazione mafiosa unitaria e di tipo verticistico. Il processo fu possibile grazie alla nascita del cosidetto Pool antimafia di Palermo. I giudici appartenti al Pool permisero di avere una visione completa del fenomeno della mafia siciliana, almeno al livello militare. Oltre all'accentramento delle indagini nelle mani di un gruppo di magistrati specializzati, l'altro elemento di forza del Maxiprocesso fu l'utilizzo dei pentiti: Tommaso Buscetta per primo, poi Salvatore contorno ed altri collaboratori permisero di guardare dentro a Cosa Nostra come mai prima di allora.

Antefatti

I pentiti

Il pool antimafia

Prima del processo

L'istruttoria e l'ordinanza di rinvio a giudizio

L'aula bunker

Il processo

La fase dibattimentale

L'esito

I numeri del Maxiprocesso

Ulteriori gradi di giudizio

Appello

Cassazione

L'eredità

Note

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