Nirta ('ndrina): differenze tra le versioni

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=== Traffico di armi ===
=== Traffico di armi ===
Due collaboratori di giustizia della mafia siciliana sostennero il coinvolgimento dei Nirta nella vendita di armamenti per attentati ai danni di magistrati operanti nella Procura di Palermo. Vincenzo Calcara, vicino ai Messina Denaro (Castelvetrano, Trapani) rilevò al Giudice Borsellino che i Nirta, tramite i fratelli Giuseppe e Francesco, si accordarono per la vendita di armi per colpire il  Giudice Giovanni Falcone, ucciso il 23 maggio 1992. . Gaspare Spatuzza, collaboratore di giustizia, in strettissimi rapporti con i fratelli Graviano di Brancaccio (Palermo) sostenne di essere a conoscenza di una vendita di armamenti da parte dei Nirta per un attentato (poi non realizzato) ai danni dell’ex Procuratore della Repubblica di Palermo Giancarlo Caselli. Spatuzza dichiarò ''''Tramite la ‘ndrangheta, la cosca dei Nirta, abbiamo acquistato delle armi, due mitra, due machine-pistole ed un lanciamissili. Era un carico di armi per fare un attentato al procuratore Caselli'''’.


=== Smaltimento dei rifiuti tossici ===
=== Smaltimento dei rifiuti tossici ===
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