Pasquale Almerico: differenze tra le versioni

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'''Pasquale Almerico''' (Camporeale (PA), [[2 luglio]] [[1914]] - Camporeale (PA) [[25 marzo]] [[1957]]) è stato un politico italiano vittima di mafia.
 
== Biografia ==
Segretario della Democrazia Cristiana del suo paese, Almerico venne eletto sindaco di Camporeale il [[25 maggio]] [[1952]] e durante il suo mandato istituì una sezione distaccata della scuola media di Alcamo e rese agibile la strada provinciale Alcamo-Camporeale, unica via per raggiungere Trapani, allora capoluogo di provincia.
 
Nel [[1955]] fu costretto a dimettersi dalla carica di sindaco ma continuò la sua attività come segretario della sezione della Democrazia Cristiana di Camporeale. La prima commissione parlamentare antimafia arrivò alla conclusione che a decidere la sua condanna a morte fu il potente capomafia di Camporeale, don [[Vito Sacco]], perchè Almerico osò rifiutargli la tessera della Democrazia Cristiana. Fu ucciso a Camporeale, in via Minghetti, da cinque uomini a cavallo armati di mitra. Nell'agguato rimase ucciso anche un giovane passante, [[Antonino  Pollari]].
 
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Versione delle 13:53, 15 mar 2020


Pasquale Almerico (Camporeale (PA), 2 luglio 1914 - Camporeale (PA) 25 marzo 1957) è stato un politico italiano vittima di mafia.

Biografia

Segretario della Democrazia Cristiana del suo paese, Almerico venne eletto sindaco di Camporeale il 25 maggio 1952 e durante il suo mandato istituì una sezione distaccata della scuola media di Alcamo e rese agibile la strada provinciale Alcamo-Camporeale, unica via per raggiungere Trapani, allora capoluogo di provincia.

Nel 1955 fu costretto a dimettersi dalla carica di sindaco ma continuò la sua attività come segretario della sezione della Democrazia Cristiana di Camporeale. La prima commissione parlamentare antimafia arrivò alla conclusione che a decidere la sua condanna a morte fu il potente capomafia di Camporeale, don Vito Sacco, perchè Almerico osò rifiutargli la tessera della Democrazia Cristiana. Fu ucciso a Camporeale, in via Minghetti, da cinque uomini a cavallo armati di mitra. Nell'agguato rimase ucciso anche un giovane passante, Antonino Pollari.