Rocco Stagno
Rocco Stagno (Monterosso Calabro, 15 ottobre 1957 - Bernate Ticino, 29 marzo 2010 )
L’omicidio
Le rivelazioni
Il testimone di giustizia Antonino Belnome parlò per la prima volta dell'omicidio nel corso di un interrogatorio il 13 ottobre 2010 durante il quale ammettè la sua partecipazione e quella di altri tra cui indicò:
- Rocco Cristello (Capo locale di Seregno)
- Francesco Cristello
- Claudio Formica (Capo società della locale di Seregno, gli fu conferita la dote di "Trequartino" in Calabria nell' aprile del 2010)
- Francesco Elia (Santista),
- Leonardo Prestia (detto Dino; per il ruolo avuto nell'omicidio gli fu concessa la dote della Santa.),
- Massimiliano Zanchin
Belnome indicò inoltre come presente anche il cugino Domenico Tedesco.
Il movente
Il movente sarebbe stato la vendetta: a volere la morte di Stagno furono principalmente Rocco e Umberto Cristello, rispettivamente cugino e fratello dell'omonimo Rocco, ucciso davanti alla propria abitazione di Verano Brianza il 27 marzo 2008. I cugini Cristello, infatti, ritenevano gli Stagno responsabili dell'omicidio di Rocco e per tale ragione decisero di vendicarsi uccidendo sia Rocco che il nipote Antonio Stagno, figlio di Nazareno Stagno. Gli Stagno furono ritenuti responsabili in quanto poterono avvalersi tramite Nino Lamarmore, capo della locale di Limbiate, di entrare in contatto con Carmelo Novella ed ottenere da lui l'assenso e l'aiuto logistico per l 'omicidio di Rocco Cristello.
La dinamica dell'omicidio
L’ agguato ai danni di Rocco Stagno avvenne nei pressi della cascina di Prestia (amico d’ infanzia di Belnome, dei Cristello e del Formica): fu attirato lì con l'inganno e ucciso con una pistola. La località balzò poi agli onori della cronaca quando si scoprì che fu sede di diversi omicidi.[1] In seguito al suo omicidio il corpo sarebbe stato dato in pasto ai maiali.[2]
Note
Bibliografia
- Andrea Ghinetti, Ordinanza di applicazione di misura coercitiva con mandato di cattura, Procedimento Penale n. 43733/06 R.G.N.R., Tribunale di Milano, Ufficio del Giudice per le indagini preliminari, 4 aprile 2011.