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| [[Giuseppe Morabito]] || Africo || Jonica | | [[Giuseppe Morabito]] || Africo || Jonica | ||
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| | | [[Paolo Serraino]] || Reggio Calabria || Centro | ||
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| | | [[Antonio Nirta]] || San Luca || Jonica | ||
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| | | [[Domenico Libri]] || Reggio Calabria || Centro | ||
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| | | [[Giovanni Tegano]] || Reggio Calabria || Centro | ||
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| | | [[Antonio Mammoliti]] || Oppido Mamertina || Tirrenica | ||
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| | | [[Antonio Imerti]] || Reggio Calabria || Centro | ||
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| [[Pasquale Condello]] || Reggio Calabria || Centro | |||
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| [[Gioacchino Piromalli]] || Gioia Tauro || Tirrenica | |||
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=== Gli effetti === | === Gli effetti === | ||
La seconda guerra di ‘ndrangheta fu una fase fondamentale della storia della mafia calabrese e si può ritenere come l’ultima tappa prima del predominio tutt’ora vigente della ‘ndrangheta sulle altre organizzazioni criminali italiane. Le cruenti rivalità tra clan generarono una situazione da trincea nella città di Reggio Calabria e non solo. Il clima di pace che seguì creò una base di alleanze che portò la ‘ndrangheta a divenire la più pericolosa organizzazione mafiosa italiana. I fattori interni che portarono i clan al predominio furono la nascita di un’organizzazione salda e ben strutturata attraverso una Commissione di vertice ma anche l’apertura ai grandi traffici internazionali di cocaina e il radicato legame con la “madre patria” calabrese . I fattori esterni furono prima l’alleanza con i clan Cosa nostra per concludere la guerra interna e successivamente la scelta di non appoggiare la stagione stragistica del 1992/1993 della mafia siciliana ai danni dello Stato italiano. | La seconda guerra di ‘ndrangheta fu una fase fondamentale della storia della mafia calabrese e si può ritenere come l’ultima tappa prima del predominio tutt’ora vigente della ‘ndrangheta sulle altre organizzazioni criminali italiane. Le cruenti rivalità tra clan generarono una situazione da trincea nella città di Reggio Calabria e non solo. Il clima di pace che seguì creò una base di alleanze che portò la ‘ndrangheta a divenire la più pericolosa organizzazione mafiosa italiana. I fattori interni che portarono i clan al predominio furono la nascita di un’organizzazione salda e ben strutturata attraverso una Commissione di vertice ma anche l’apertura ai grandi traffici internazionali di cocaina e il radicato legame con la “madre patria” calabrese . I fattori esterni furono prima l’alleanza con i clan Cosa nostra per concludere la guerra interna e successivamente la scelta di non appoggiare la stagione stragistica del 1992/1993 della mafia siciliana ai danni dello Stato italiano. |
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