Stefano Condello: differenze tra le versioni

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Questo evento è noto come [[strage di Razzà]], dalla località in cui si trovava il casolare; le successive indagini delle forze dell'ordine accertarono che nella cascina si stava svolgendo una riunione mafiosa per discutere di traffici illeciti e della spartizione di appalti pubblici.  
Questo evento è noto come [[strage di Razzà]], dalla località in cui si trovava il casolare; le successive indagini delle forze dell'ordine accertarono che nella cascina si stava svolgendo una riunione mafiosa per discutere di traffici illeciti e della spartizione di appalti pubblici.  


==Indagini e processo
==Indagini e processo==
Lo sviluppo investigativo portò ad individuare 9 degli 11 partecipanti alla riunione e a varie condanne comminate al termine del processo in corte d'assise a Palmi, il 21 luglio 1981, per oltre 200 anni di carcere totali.
Lo sviluppo investigativo portò ad individuare 9 degli 11 partecipanti alla riunione e a varie condanne comminate al termine del processo in corte d'assise a Palmi, il 21 luglio 1981, per oltre 200 anni di carcere totali.



Versione delle 21:08, 21 mar 2020


Stefano Condello (Palmi, 12 aprile 1930 - Taurianova, 1 aprile 1977) è stato un carabiniere italiano, appuntato, vittima della 'ndrangheta.

Biografia

Nel pomeriggio del 1 aprile 1977 si trovava in servizio di perlustrazione con altri due colleghi nelle campagne di Taurianova, in contrada Razzà. Durante il servizio i militari notarono un casolare isolato con auto parcheggiate davanti, tra cui quella di un pregiudicato della zona, e decisero di entrarvi, considerando che in quel periodo erano frequenti i sequestri di persona.

Mentre l'appuntato Condello e il carabiniere Vincenzo Caruso si stavano avvicinando dalla casa, partirono diversi colpi d'arma da fuoco che scatenarono un violento conflitto tra i militari e i malviventi che portò alla morte dei due carabinieri e dei due 'ndranghetisti Rocco e Vincenzo Avignone, della 'ndrina Avignone di Taurianova. Il terzo carabiniere, Pasquale Giacoppo, rimase illeso.

Questo evento è noto come strage di Razzà, dalla località in cui si trovava il casolare; le successive indagini delle forze dell'ordine accertarono che nella cascina si stava svolgendo una riunione mafiosa per discutere di traffici illeciti e della spartizione di appalti pubblici.

Indagini e processo

Lo sviluppo investigativo portò ad individuare 9 degli 11 partecipanti alla riunione e a varie condanne comminate al termine del processo in corte d'assise a Palmi, il 21 luglio 1981, per oltre 200 anni di carcere totali.

Bibliografia