Trapianto mafioso

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Elemento fondamentale per l'accrescimento del potere delle organizzazioni criminali di stampo mafioso è la loro capacità di riprodurre i propri schemi di azione in territori non tradizionali. A tale proposito, sono stati effettuati vari studi che analizzano i caratteri e le modalità di questo trapianto mafioso.

Gli studi

Lo studio di Federico Varese

Nell'ambito del trapianto, la capacità di un gruppo criminale di operare fuori dal proprio territorio d'origine per un periodo di tempo prolungato, gli attori del processo sono gli affiliati dell'organizzazione criminale.

Se il trapianto ha successo ci possono essere due conseguenze:

  1. rituali d'affiliazione fatti all'estero;
  2. rituali svolti solamente in madre-patria.

I mafiosi “stranieri” creano un nuovo gruppo attingendo al background acquisito in madre-patria. La nuova entità (definibile avamposto) deve venir riconosciuta dalla mafia d'origine.

L'avamposto può essere:

  1. autonomo e dunque generare profitti propri;
  2. dipendente dalla madre-patria.

È indicatore della riuscita del fenomeno il fatto che gli uomini d'onore risiedano stabilmente all'estero.

Il trapianto va distinto dal commercio illegale: in esso i mafiosi attraversano il confine con un bene illecito o una persona, oppure stringono accordi criminali finalizzati al contrabbando di manodopera, droga, armi o altre merci illegali (la mafia compre o vende un bene ad un altro gruppo). Tale fenomeno è tipico della criminalità transnazionale e non prevede il controllo del territorio.

In generale, il movimento* della mafia, avviene per differenti motivi:

  • migrazione generalizzata della popolazione da zone ad alta densità mafiosa;
  • istituto del soggiorno obbligato;
  • fuga di membri delle organizzazioni mafiose allo scopo di scappare da guerre intestine o repressione giudiziaria;
  • decisione razionale di espansione e trapianto in vista di opportunità d'investimento;
  • ricerca di nuovi mercati (la conquista di mercati esteri è poco probabile).

Condizione essenziale del nuovo territorio è la presenza di domanda di protezione criminale, che si caratterizza per la presenza di grandi mercati illegali, mercati di importazione o boom edilizi. Sono inoltre favorevoli, al trapianto, la creazione di accordi di cartello e l'incapacità da parte dello stato di dirimere in modo veloce ed efficace le questioni legali.

La presenza di mafiosi su un territorio non è sufficiente perché avvenga il radicamento, è infatti necessaria la combinazione di questi fattori:

  • non deve essere presente un altro gruppo mafioso, dunque deve esserci il controllo di mercati e territori;
  • devono esserci nuovi mercati non controllati dalle autorità che diano vita ad una domanda extra-legale.

“La presenza di mafiosi e l'incapacità delle istituzioni di governare l'economia sono fattori chiave alla base del trapianto riuscito alla criminalità organizzata come quelli della 'Ndragheta a Bardonecchia e della mafia Russa in Ungheria. A Bardonecchia, i migranti meridionali accettano di lavorare in nero piuttosto che rimanere disoccupati, rinunciando alle tutele sindacali e, più in generale, alla protezione dello Stato. Gli imprenditori non solo assumono manodopera illegalmente e a basso costo, ma vogliono anche limitare la concorrenza. L'espansione improvvisa e mal governata di un mercato come quello edile (in cui le aziende competono a livello locale e hanno forti incentivi a formare cartelli) determina la comparsa di una richiesta di protezione illegale. Alcuni membri del clan Mazzaferro, affiliato alla 'ndrangheta, risiedono in Piemonte a causa del soggiorno obbligato e offrono ad alcune imprese l'accesso privilegiato a tale mercato, riuscendo anche a gestire conflitti tra operai e datori di lavoro. Sebbene il Piemonte non sia una nuova economia di mercato come i paesi dell'Europa orientale, esiste un importante parallelismo con il trapianto della Solncevo a Budapest.” [1].

Una tesi piuttosto innovativa del lavoro di Varese è la seguente: livelli piuttosto elevati di capitale sociale e impegno civico possono coesistere con la presenza della mafia. La protezione mafiosa (organizzazione di mercati illegali come prostituzione, riduzione della concorrenza ecc.) è ben accetta in alcuni segmenti della popolazione. L'impegno civico, dunque, è indipendente dalla protezione extralegale.

L'infiltrazione nelle politiche e nei mercati è più facile in contesti locali, in realtà piccole, perché è più facile controllare voti e arrivare al monopolio.

La domanda di servizi mafiosi: 1. nei mercati legali:

  • la domanda mafiosa aumenta quando lo Stato non è in grado di proteggere i cittadini e di risolvere le dispute economiche e commerciali;
  • la domanda mafiosa nasce quando c'è la volontà di eliminare la concorrenza o di creare accordi di cartello. Questo avviene specialmente nei mercati di importazione poiché è difficile intimidire i concorrenti esteri;

2. nei mercati illegali:

  • quanto più vasti sono i mercati illegali tanto maggiore sarà la domanda di protezione;
  • i mafiosi devono persuadere la popolazione locale di appartenere ad una minacciosa organizzazione straniera. Questa operazione è difficile ma non è impossibile e la globalizzazione aiuta;
  • per avere una rete di informatori sono sufficienti due anni;
  • è difficile controllare un affiliato a distanza, il nuovo avamposto è diverso da una filiale d'azienda ma corrisponde ad un'unità semiautonoma affiliata al territorio d'origine.

Note

  1. F. Varese, Mafie in movimento pp.14-15, Einaudi, Torino 2011

Bibliografia