Trattativa Stato-mafia: differenze tra le versioni

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INIZIA LA TRATTATIVA
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primi di giugno 1992: Vito Ciancimino incontra Provenzano che dice: "va bene, facciamo un tentativo, prova a trattare, prova a proporti da mediatore tra Riina, Cinà e i Carabinieri e vediamo cosa succede"
8 giugno 1992: il ministro Martelli fa approvare un decreto che inasprisce il carcere per i mafiosi
seconda settimana di giugno 1992: incontri tra Vito Ciancimino e De Donno. Vito chiede coperture politiche. Partecipa anche Mario Mori
21 giugno 1992: Riina sapendo dei contatti col Ros dice a Brusca "si sono fatti sotto" e prepara il papello
23 giugno 1992: de donno informa la direttrice degli affari penali del ministero di giustizia, Liliana Ferraro, degli incontri con Ciancimino. Lei racconta tutto a Martelli.
25 giugno 1992: Mori e De Donno incontrano Borsellino. Loro dicono che parlarono del rapporto "mafia e appalti". Quella sera ad un convegno Borsellino dice: "In questo momento, io, oltre che magistrato sono un testimone"
28 giugno 1992: si insedia il governo di Giuliano Amato. Mancino sostituisce Scotti al Viminale, Mancino dice: "pregai scotti di rimanere agli interni". Scotti dice: "non mi disse nulla del genere".


== Note ==
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Versione delle 19:17, 24 giu 2013


Una trattativa indubbiamente ci fu e venne, quantomeno inizialmente, impostata su un do ut des. L’iniziativa fu assunta da rappresentanti delle istituzioni e non dagli uomini di mafia[1]


Il 30 gennaio 1992 la Corte di Cassazione conferma le condanne di primo grado del Maxiprocesso di Palermo.

A febbraio 1992 Calogero Mannino si confida con il maresciallo dei carabinieri Giuliano Guazzelli: "Ora o uccidono me, o uccidono Lima"

12 marzo 1992: dei sicari uccidono a Mondello l'europarlamentare Salvo Lima.

16 marzo 1992: il capo della polizia Vincenzo Parisi scrive in una nota riservata che sono state rivolte minacce di morte al presidente del consiglio Giulio Andreotti e ai ministri Vizzini e Mannino. Per marzo-luglio prevista campagna terroristica contro esponenti DC, PSI, PDS, strategia comprendente anche episodi stragisti.

20 marzo 1992: il ministro dell'interno Vincenzo Scotti davanti alla commissione affari costituzionali del senato afferma "nascondere ai cittadini che siamo di fronte a un tentativo di destabilizzazione delle istituzioni da parte della criminalità organizzata è un errore gravissimo". Andreotti dice che l'allarme è "una patacca"

Fine marzo 1992: Provenzano incontra Vito Ciancimino a Palermo e dice: "Riina sta prendendo una piega che non mi piace. Gli hanno riempito la testa di minchiate. Qualcuno gli ha promesso, garantito, qualcosa di grosso, veramente grosso. Ha intenzioni brutte"

Fine marzo 1992: Nicola Mancino dice: "A Montecitorio Mancino mi disse: adesso tocca a me". Mannino oggi smentisce: "Ero più preoccupato per i magistrati"

4 aprile 1992: il maresciallo Guazzelli viene assassinato a colpi di mitra

24 aprile 1992: cade il governo presieduto da Giulio Andreotti

Aprile-maggio 1992: Mannino incontra informalmente più volte il capo della polizia Vincenzo Parisi, il numero 3 del sisde Bruno Contrada e il capo del ros antonio subranni, per avviare il contatto con cosa nostra ed evitare gli assassini dei politici.

Maggio 1992: in una lettera anonima del "corvo due" si parla dell'incontro tra Mannino e Riina in una chiesa di San Giuseppe Jato. Brusca dice che in questo periodo un commando doveva uccidere Mannino a Sciacca (dove è nato) o a Palermo.

23 maggio 1992: strage di Capaci

25 maggio: viene eletto al Quirinale oscar luigi Scalfaro al posto di Giulio Andreotti

28 maggio: il ministro scotti candida paolo Borsellino a capo della Superprocura ideata da Falcone. Borsellino dice al tenente Carmelo Canale: hanno messo l'osso davanti ai cani.

30 maggio: il capo del ROS Giuseppe De Donno incontra in aereo massimo ciancimino e chiede di incontrare informalmente suo padre Vito.

INIZIA LA TRATTATIVA

primi di giugno 1992: Vito Ciancimino incontra Provenzano che dice: "va bene, facciamo un tentativo, prova a trattare, prova a proporti da mediatore tra Riina, Cinà e i Carabinieri e vediamo cosa succede"

8 giugno 1992: il ministro Martelli fa approvare un decreto che inasprisce il carcere per i mafiosi

seconda settimana di giugno 1992: incontri tra Vito Ciancimino e De Donno. Vito chiede coperture politiche. Partecipa anche Mario Mori

21 giugno 1992: Riina sapendo dei contatti col Ros dice a Brusca "si sono fatti sotto" e prepara il papello

23 giugno 1992: de donno informa la direttrice degli affari penali del ministero di giustizia, Liliana Ferraro, degli incontri con Ciancimino. Lei racconta tutto a Martelli.

25 giugno 1992: Mori e De Donno incontrano Borsellino. Loro dicono che parlarono del rapporto "mafia e appalti". Quella sera ad un convegno Borsellino dice: "In questo momento, io, oltre che magistrato sono un testimone"

28 giugno 1992: si insedia il governo di Giuliano Amato. Mancino sostituisce Scotti al Viminale, Mancino dice: "pregai scotti di rimanere agli interni". Scotti dice: "non mi disse nulla del genere".





Note

  1. Corte d'Assise di Firenze, Sentenza del Processo Tagliavia per la Strage di via dei Georgofili