Antimafia amministrativa: differenze tra le versioni

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L'antimafia amministrativa è '''l'insieme dei comportamenti, delle procedure e delle norme a disposizione degli Enti Pubblici e dei loro amministratori''' per contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata di stampo mafioso. Si integra un approccio non fondato solo sulla pura repressione, ma anche sulla vigilanza e i controlli preventivi, al fine di impedire l'ingresso delle associazioni criminali di stampo mafioso nell'economia legale e nel tessuto socio-politico di un territorio. Questa consapevolezza ha portato a riconsiderare sia le forme di controllo degli atti amministrativi, sia le regole generali a cui si devono attenere gli amministratori.
L'antimafia amministrativa è '''l'insieme dei comportamenti, delle procedure e delle norme a disposizione degli Enti Pubblici e dei loro amministratori''' per contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata di stampo mafioso. Si integra un approccio non fondato solo sulla pura repressione, ma anche sulla vigilanza e i controlli preventivi, al fine di impedire l'ingresso delle associazioni criminali di stampo mafioso nell'economia legale e nel tessuto socio-politico di un territorio. Questa consapevolezza ha portato a riconsiderare sia le forme di controllo degli atti amministrativi, sia le regole generali a cui si devono attenere gli amministratori.
[[File:Grafico_antimafia_amministrativa_1.png‎|350px|thumb|right|Le macro-aree dell'antimafia amministrativa]]
[[File:Grafico_antimafia_amministrativa_1.png‎|350px|thumb|right|Le macro-aree dell'antimafia amministrativa]]
Le quattro macro-aree di intervento lungo le quali si snoda l'antimafia amministrativa sono quattro:
Le '''quattro macro-aree''' di intervento lungo le quali si snoda l'antimafia amministrativa sono quattro:
# i controlli sul territorio;
# i controlli sul territorio;
# le procedure volte a favorire la trasparenza nell'assegnazione degli appalti pubblici;
# le procedure volte a favorire la trasparenza nell'assegnazione degli appalti pubblici;
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== Procedure e Trasparenza ==
== Procedure e Trasparenza ==
Le modalità di approccio della criminalità organizzata alla Pubblica Amministrazione si possono riassumere in due macro categorie: '''la corruzione''' e '''l'intimidazione'''. I tentativi di avvicinamento e penetrazione nella PA potrebbero essere limitati e circoscritti con una gestione attenta ed intelligente delle procedure interne e con la garanzia di trasparenza e pubblicità degli atti. Per la criminalità organizzata corrompere una persona che non è nelle condizioni di assegnarle un bando è del tutto inutile, d’altro canto per l'Ente Pubblico concedere un appalto a condizioni svantaggiose è più complicato se tutte le offerte sono pubblicate. '''Opinione pubblica e concorrenti''' sono i più tenaci controllori della spesa pubblica. Associazioni come [[Avviso Pubblico (associazione)|Avviso Pubblico]] e [[Itaca (associazione)|Itaca]], attente a questi aspetti, hanno prodotto importanti linee guida e considerevoli studi di settore sono stati portati a termine anche da Commissioni istituite da diversi Enti Pubblici in tema di corruzione e criminalità organizzata. Vi sono diverse buone pratiche emerse dall’esperienza amministrativa pubblica, come '''la riduzione della discrezionalità''', '''la massima concorrenza''', '''la riorganizzazione della pubblica amministrazione''' e '''la pubblicità dei dati'''.
Le modalità di approccio della criminalità organizzata alla Pubblica Amministrazione si possono riassumere in due macro categorie: '''la corruzione''' e '''l'intimidazione'''. I tentativi di avvicinamento e penetrazione nella PA potrebbero essere limitati e circoscritti con una gestione attenta ed intelligente delle procedure interne e con la garanzia di trasparenza e pubblicità degli atti. Per la criminalità organizzata corrompere una persona che non è nelle condizioni di assegnarle un bando è del tutto inutile, d’altro canto per l'Ente Pubblico concedere un appalto a condizioni svantaggiose è più complicato se tutte le offerte sono pubblicate. '''Opinione pubblica e concorrenti''' sono i più tenaci controllori della spesa pubblica.  
 
Associazioni come [[Avviso Pubblico]], attente a questi aspetti, hanno prodotto importanti linee guida e considerevoli studi di settore sono stati portati a termine anche da Commissioni istituite da diversi Enti Pubblici in tema di corruzione e criminalità organizzata. Vi sono diverse buone pratiche emerse dall’esperienza amministrativa pubblica, come '''la riduzione della discrezionalità''', '''la massima concorrenza''', '''la riorganizzazione della pubblica amministrazione''' e '''la pubblicità dei dati'''.
[[File:Grafico_procedure_e_trasparenza1.png|300px|thumb|left|Procedure e trasparenza]]
[[File:Grafico_procedure_e_trasparenza1.png|300px|thumb|left|Procedure e trasparenza]]


=== Riduzione della discrezionalità ===
=== Riduzione della discrezionalità ===
Più un appalto può essere assegnato sulla base di bandi che fanno riferimento a parametri soggettivi e discrezionali anziché oggettivi e tracciabili, più alto è il rischio che il committente possa subire pressioni da parte di soggetti che intendono partecipare alle gare d’appalto. Il problema persiste pure nell'eventualità che la scelta sia di competenza di una commissione preposta nominata dall'organo esecutivo dell'Ente o direttamente della giunta stessa. Se è vero che la corresponsabilità di più soggetti rende sicuramente più complesso l'atto collusivo, tuttavia non lo esclude. Inoltre decisioni prese in commissioni “fedeli”, ovvero nominate tutte da una stessa parte politica, rendono poco efficace la misura preventiva. Su questo aspetto due sono le possibili contromisure: la prima è che alcuni membri della commissione aggiudicatrice siano espressione dell'opposizione o garanti riconosciuti della società civile, la seconda è che i criteri oggettivi, quindi economici e qualitativi, siano protagonisti nell'assegnazione dei lavori e che una residuale e sensata discrezionalità sia applicata solo in caso di parità rispetto ai requisiti oggettivi.
Più un appalto può essere assegnato sulla base di bandi che fanno riferimento a parametri soggettivi e discrezionali anziché oggettivi e tracciabili, più alto è il rischio che il committente possa subire pressioni da parte di soggetti che intendono partecipare alle gare d’appalto. Il problema persiste pure nell'eventualità che la scelta sia di competenza di una commissione preposta nominata dall'organo esecutivo dell'Ente o direttamente della giunta stessa.  
 
Se è vero che la corresponsabilità di più soggetti rende sicuramente più complesso l'atto collusivo, tuttavia non lo esclude. Inoltre decisioni prese in commissioni “fedeli”, ovvero nominate tutte da una stessa parte politica, rendono poco efficace la misura preventiva. Su questo aspetto due sono le possibili contromisure: la prima è che alcuni membri della commissione aggiudicatrice siano espressione dell'opposizione o garanti riconosciuti della società civile, la seconda è che i criteri oggettivi, quindi economici e qualitativi, siano protagonisti nell'assegnazione dei lavori e che una residuale e sensata discrezionalità sia applicata solo in caso di parità rispetto ai requisiti oggettivi.


=== Massima concorrenza ===
=== Massima concorrenza ===
La libera concorrenza limita l'infiltrazione mafiosa negli appalti pubblici rendendo il settore più trasparente e più immediato il monitoraggio da parte dell'opinione pubblica e dei competitors. La pratica dei bandi aperti e non delle assegnazioni dirette è la prassi con la quale si traduce il principio delle libera concorrenza e del contrasto all’infiltrazione mafiosa. Tuttavia la concorrenza corre il rischio di risultare solo formale e non sostanziale a causa di restrizioni  o espedienti quali:  
La libera concorrenza limita l'infiltrazione mafiosa negli appalti pubblici rendendo il settore più trasparente e più immediato il monitoraggio da parte dell'opinione pubblica e dei competitors. La pratica dei bandi aperti e non delle assegnazioni dirette è la prassi con la quale si traduce il principio delle libera concorrenza e del contrasto all’infiltrazione mafiosa. Tuttavia la concorrenza corre il rischio di risultare solo formale e non sostanziale a causa di restrizioni  o espedienti quali:  
*Soglie minime sotto le quali non è necessario istituire un bando, rischiando la parcellizzazione degli appalti di lavori o di servizi per motivi clientelari.  
*soglie minime sotto le quali non è necessario istituire un bando, rischiando la parcellizzazione degli appalti di lavori o di servizi per motivi clientelari.
*Pratica dei “bandi lampo” poco pubblicizzati nei quali è fissata una scadenza a breve termine che non lascia il dovuto lasso temporale utile  alla  realizzazione di un valido progetto favorendo, di fatto, la sola partecipazione di quei soggetti che, in qualche maniera, hanno avuto la possibilità di ricevere delle “soffiate”  
*pratica dei “bandi lampo” poco pubblicizzati nei quali è fissata una scadenza a breve termine che non lascia il dovuto lasso temporale utile  alla  realizzazione di un valido progetto favorendo, di fatto, la sola partecipazione di quei soggetti che, in qualche maniera, hanno avuto la possibilità di ricevere delle “soffiate”
*Bandi cuciti ad hoc su determinate imprese vicine all'amministrazione. Sono bandi che presentano requisiti singolari spesso oggettivamente non necessari al raggiungimento dell’obiettivo fissato, soddisfatti solo dalla Società che l'amministrazione vuole far vincere.
*bandi cuciti ad hoc su determinate imprese vicine all'amministrazione. Sono bandi che presentano requisiti singolari spesso oggettivamente non necessari al raggiungimento dell’obiettivo fissato, soddisfatti solo dalla Società che l'amministrazione vuole far vincere.


=== Riorganizzazione della pubblica amministrazione ===
=== Riorganizzazione della pubblica amministrazione ===
Anche la struttura organizzativa degli uffici pubblici può essere determinante per la prevenzione all'infiltrazione mafiosa. Strutture organizzate in maniera complessa e tortuosa in cui le pratiche possono essere evase sequenzialmente senza destare sospetti, in cui l’iter burocratico è costituito da numerosi passaggi delle pratiche da un ufficio all’altro, moltiplicano le occasioni di stallo e i tentativi di infiltrazione e corruzione. Una suddivisione dei settori più funzionale in cui una pratica è evasa  da un solo ufficio, che risponde a più direzioni ed è dotato di delega per risolvere eventuali problematiche senza la necessità di effettuare ulteriori passaggi, oltre a rendere l'iter più semplice e veloce fa si che le responsabilità siano più facilmente riconducibili ed imputabili. Inoltre il controllo di regolarità e correttezza è più facilmente distinguibile e localizzabile in quanto non si disperde in decine di uffici. In questo modo il controllo è più efficace perché incrociato e  trasparente: l'ufficio tecnico è al corrente dell’operato della direzione appalti e, viceversa, l’intera struttura amministrativa pubblica risulta più immune a pressioni esterne.  
Anche la struttura organizzativa degli uffici pubblici può essere determinante per la prevenzione all'infiltrazione mafiosa. Strutture organizzate in maniera complessa e tortuosa in cui le pratiche possono essere evase sequenzialmente senza destare sospetti, in cui l’iter burocratico è costituito da numerosi passaggi delle pratiche da un ufficio all’altro, moltiplicano le occasioni di stallo e i tentativi di infiltrazione e corruzione.
 
Una suddivisione dei settori più funzionale in cui una pratica è evasa  da un solo ufficio, che risponde a più direzioni ed è dotato di delega per risolvere eventuali problematiche senza la necessità di effettuare ulteriori passaggi, oltre a rendere l'iter più semplice e veloce fa si che le responsabilità siano più facilmente riconducibili ed imputabili. Inoltre il controllo di regolarità e correttezza è più facilmente distinguibile e localizzabile in quanto non si disperde in decine di uffici. In questo modo il controllo è più efficace perché incrociato e  trasparente: l'ufficio tecnico è al corrente dell’operato della direzione appalti e, viceversa, l’intera struttura amministrativa pubblica risulta più immune a pressioni esterne.  


=== Pubblicità dei dati ===
=== Pubblicità dei dati ===
La pubblicità dei dati e dei documenti di tutto il ciclo degli appalti dal bando  alla  conclusione del lavoro, è forse lo strumento più efficace contro la voracità della criminalità organizzata sulla spesa pubblica. L'opinione pubblica, la stampa, ma soprattutto i soggetti che hanno partecipato alle gare d'appalto, senza aggiudicarsene il lavoro, e l'opposizione politica sono i migliori controllori di eventuali irregolarità e meglio sanno riconoscere la pratica scorretta dei bandi o degli appalti pilotati. E’ da considerare che non tutta l'area d'illegalità che ruota intorno gli appalti pubblici è riconducibile alla criminalità organizzata ma, indubbiamente, la corruzione diffusa è un habitat favorevole per l'azione mafiosa, soprattutto nelle sempre più vaste aree in cui la criminalità organizzata ha acquisito posizioni monopolistiche come nel caso del ciclo del cemento, del movimento terra e del nolo.  Proprio alla luce di tali preoccupanti contaminazioni, in particolare nel settore edilizio, diventa indispensabile non solo la pubblicizzazione dei contratti in tutte le fasi, ma imporre l’obbligo alla società appaltatrice di rendere pubbliche tutte le informazioni intorno ad eventuali aziende sub-appaltanti o aziende fornitrici di materiali o servizi. La pubblicità di tutta la filiera degli appalti pubblici è, in definitiva, la prassi migliore dell'antimafia amministrativa.
La pubblicità dei dati e dei documenti di tutto il ciclo degli appalti dal bando  alla  conclusione del lavoro, è forse lo strumento più efficace contro la voracità della criminalità organizzata sulla spesa pubblica. L'opinione pubblica, la stampa, ma soprattutto i soggetti che hanno partecipato alle gare d'appalto, senza aggiudicarsene il lavoro, e l'opposizione politica sono i migliori controllori di eventuali irregolarità e meglio sanno riconoscere la pratica scorretta dei bandi o degli appalti pilotati.  
 
E’ da considerare che non tutta l'area d'illegalità che ruota intorno gli appalti pubblici è riconducibile alla criminalità organizzata ma, indubbiamente, la corruzione diffusa è un habitat favorevole per l'azione mafiosa, soprattutto nelle sempre più vaste aree in cui la criminalità organizzata ha acquisito posizioni monopolistiche come nel caso del ciclo del cemento, del movimento terra e del nolo.  Proprio alla luce di tali preoccupanti contaminazioni, in particolare nel settore edilizio, diventa indispensabile non solo la pubblicizzazione dei contratti in tutte le fasi, ma imporre l’obbligo alla società appaltatrice di rendere pubbliche tutte le informazioni intorno ad eventuali aziende sub-appaltanti o aziende fornitrici di materiali o servizi. La pubblicità di tutta la filiera degli appalti pubblici è, in definitiva, la prassi migliore dell'antimafia amministrativa.


== Comitati e Commissioni ==
== Comitati e Commissioni ==
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Si parla di Commissione quando i membri fanno parte dell'organo legislativo dell'Ente promotore: è il caso dei Parlamentari e dei Consiglieri regionali o comunali. La differenza non è squisitamente linguistica, perché i rappresentanti eletti, in quanto espressione della volontà popolare, possono agire con delega legislativa da parte del Consiglio  o del Parlamento e comunque, tra i loro compiti, hanno anche quello di proporre proposte di delibere da sottoporre al votato all'interno dell'assemblea legislativa.  
Si parla di Commissione quando i membri fanno parte dell'organo legislativo dell'Ente promotore: è il caso dei Parlamentari e dei Consiglieri regionali o comunali. La differenza non è squisitamente linguistica, perché i rappresentanti eletti, in quanto espressione della volontà popolare, possono agire con delega legislativa da parte del Consiglio  o del Parlamento e comunque, tra i loro compiti, hanno anche quello di proporre proposte di delibere da sottoporre al votato all'interno dell'assemblea legislativa.  


''L'azione caratteristica della Commissione è '''la legge, l'atto, il protocollo'''.''  
L'azione caratteristica della Commissione è '''''la legge, l'atto, il protocollo'''.''  


Si definisce Comitato, invece, l'organo di cui i membri sono esterni all'Ente promotore. Si può trattare di componenti di varia natura: docenti, giuristi, rappresentanti di categorie lavorative o altro. E' evidente che i comitati hanno per lo più natura consultiva per l'Ente al quale forniscono un supporto che eventualmente può essere tradotto, dal Consiglio o dal Parlamento, in Leggi o Atti concreti. Il Comitato, in quanto soggetto esterno, ha delle limitazioni rispetto alla Commissione: spese e risorse richieste per lo svolgimento delle attività devono essere approvate dall'Ente, inoltre l'accesso ai dati pubblici è più difficoltoso e meno immediato.  
Si definisce Comitato, invece, l'organo di cui i membri sono esterni all'Ente promotore. Si può trattare di componenti di varia natura: docenti, giuristi, rappresentanti di categorie lavorative o altro. E' evidente che i comitati hanno per lo più natura consultiva per l'Ente al quale forniscono un supporto che eventualmente può essere tradotto, dal Consiglio o dal Parlamento, in Leggi o Atti concreti. Il Comitato, in quanto soggetto esterno, ha delle limitazioni rispetto alla Commissione: spese e risorse richieste per lo svolgimento delle attività devono essere approvate dall'Ente, inoltre l'accesso ai dati pubblici è più difficoltoso e meno immediato.  


''L'azione caratteristica del Comitato è '''la relazione'''.''
L'azione caratteristica del Comitato è '''''la relazione'''.''


La storia ha presentato anche esperienze miste. E’ il caso di organi in cui una parte dei membri è costituita da consiglieri e un’altra parte da esperti in materia. Secondo la mia opinione, in questi casi, è opportuno identificare l'organo sul parametro della sua azione caratteristica e non sul nome attribuito, vale a dire: si tratta di un Comitato se a fine lavori viene prodotta una relazione o delle linee guida, di una Commissione se l’attività sfocia in proposte di delibere, leggi o protocolli.
La storia ha presentato anche esperienze miste. E’ il caso di organi in cui una parte dei membri è costituita da consiglieri e un’altra parte da esperti in materia. Secondo la mia opinione, in questi casi, è opportuno identificare l'organo sul parametro della sua azione caratteristica e non sul nome attribuito, vale a dire: si tratta di un Comitato se a fine lavori viene prodotta una relazione o delle linee guida, di una Commissione se l’attività sfocia in proposte di delibere, leggi o protocolli.
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=== Dialogo con le associazioni ===
=== Dialogo con le associazioni ===
Spesso la società civile risulta essere più dinamica delle Istituzioni che la rappresentano. Ciò non è dovuto a minori capacità dell’ Amministrazione Pubblica bensì è conseguenza logica del diverso assetto organizzativo che caratterizza le Associazioni e che le rende più snelle e funzionali.  
Spesso la società civile risulta essere più dinamica delle Istituzioni che la rappresentano. Ciò non è dovuto a minori capacità dell’Amministrazione Pubblica bensì è conseguenza logica del diverso assetto organizzativo che caratterizza le Associazioni e che le rende più snelle e funzionali.  


Le associazioni, infatti, si organizzano per temi d'interesse e hanno a disposizione sia un più vasto bacino di competenze, al quale attingere con più discrezionalità, che maggior tempo utile per dedicarsi allo studio e all’approfondimento della tematica  e alla realizzazione di tutta una serie di azioni e progetti. Il politico, invece, è chiamato ad occuparsi di più  aspetti che si intrecciano nella gestione di un territorio ed è normale, dunque, che la competenza istituzionale sia di livello più generale. Una buona pratica politica, dunque, consiste nel fare rete cogliendo l’opportunità di servirsi delle competenze messe a disposizione dalla società e valorizzando associazioni, sindacati, università, comitati e singoli cittadini accomunati dalla condivisione dello stesso interesse che, nel nostro caso, è il contrasto alla criminalità organizzata. Tutte queste realtà hanno, di fatto, il vantaggio di trovarsi quotidianamente in prima linea sul territorio. L’ operato di associazioni antiracket e antiusura, di associazioni di recupero dalla tossicodipendenza, dalla ludopatia, dalla prostituzione, che ovviamente non si traduce in un azione repressiva di contrasto alla criminalità organizzata (prerogativa delle Forze dell'Ordine), può avere un significativo impatto preventivo.
Le [[:Categoria:Associazioni antimafia|associazioni]], infatti, si organizzano per temi d'interesse e hanno a disposizione sia un più vasto bacino di competenze, al quale attingere con più discrezionalità, che maggior tempo utile per dedicarsi allo studio e all’approfondimento della tematica  e alla realizzazione di tutta una serie di azioni e progetti. Il politico, invece, è chiamato ad occuparsi di più  aspetti che si intrecciano nella gestione di un territorio ed è normale, dunque, che la competenza istituzionale sia di livello più generale.  
 
Una buona pratica politica, dunque, consiste nel '''fare rete cogliendo l’opportunità di servirsi delle competenze messe a disposizione dalla società''' e valorizzando associazioni, sindacati, università, comitati e singoli cittadini accomunati dalla condivisione dello stesso interesse che, nel nostro caso, è il contrasto alla criminalità organizzata. Tutte queste realtà hanno, di fatto, il vantaggio di trovarsi quotidianamente in prima linea sul territorio. L’ operato di associazioni antiracket e antiusura, di associazioni di recupero dalla tossicodipendenza, dalla ludopatia, dalla prostituzione, che ovviamente non si traduce in un azione repressiva di contrasto alla criminalità organizzata (prerogativa delle Forze dell'Ordine), può avere un significativo impatto preventivo.


E' quindi la società ad essere la prima sentinella e a cogliere segnali che possono indicare l'aggravarsi o il mutare di alcuni fattori o l'emergere di nuove problematiche all’interno della società stessa. Per questa ragione gli Enti Pubblici più accorti si assicurano di mantenere un contatto continuo e proficuo con l'associazionismo e di implementarne i rapporti attraverso molteplici modalità ad esempio convocando periodicamente le diverse associazioni per favorire il confronto e/o invitandone i rappresentanti  a partecipare, insieme ad esperti, a comitati che trattano la tematica o a presenziare ad osservatori civici.
E' quindi la società ad essere la prima sentinella e a cogliere segnali che possono indicare l'aggravarsi o il mutare di alcuni fattori o l'emergere di nuove problematiche all’interno della società stessa. Per questa ragione gli Enti Pubblici più accorti si assicurano di mantenere un contatto continuo e proficuo con l'associazionismo e di implementarne i rapporti attraverso molteplici modalità ad esempio convocando periodicamente le diverse associazioni per favorire il confronto e/o invitandone i rappresentanti  a partecipare, insieme ad esperti, a comitati che trattano la tematica o a presenziare ad osservatori civici.


== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
Parazzoli D., Antimafia Amministrativa. L'esperienza di Milano, Tesi di laurea, Università degli Studi di Milano, 2012


[[Categoria:Legislazione italiana]]
* Parazzoli, Dario (2012). ''Antimafia Amministrativa. L'esperienza di Milano'', Tesi di laurea, a.a. 2011/2012, Università degli Studi di Milano.
 
[[Categoria:Legislazione antimafia italiana]]
[[Categoria:Antimafia]]