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''Prima di lui, non avevo - non avevamo - che un'idea superficiale del fenomeno mafioso. Con lui abbiamo cominciato a guardarvi dentro. Ci ha fornito numerosissime conferme sulla struttura, sulle tecniche di reclutamento, sulle funzioni di Cosa Nostra. Ma soprattutto ci ha dato una visione globale, ampia, a largo raggio del fenomeno. Ci ha dato una chiave di lettura essenziale, un linguaggio, un codice. È stato per noi come un professore di lingue che ti permette di andare dai turchi senza parlare coi gesti.''<ref>Falcone G., [[Cose di Cosa Nostra]], Milano, BUR, 1991, pag.41</ref> | ''Prima di lui, non avevo - non avevamo - che un'idea superficiale del fenomeno mafioso. Con lui abbiamo cominciato a guardarvi dentro. Ci ha fornito numerosissime conferme sulla struttura, sulle tecniche di reclutamento, sulle funzioni di Cosa Nostra. Ma soprattutto ci ha dato una visione globale, ampia, a largo raggio del fenomeno. Ci ha dato una chiave di lettura essenziale, un linguaggio, un codice. È stato per noi come un professore di lingue che ti permette di andare dai turchi senza parlare coi gesti.''<ref>Falcone G., [[Cose di Cosa Nostra]], Milano, BUR, 1991, pag.41</ref> | ||
=== | === Il Maxiprocesso di Palermo === | ||
* Per approfondire, vedi [[Maxiprocesso di Palermo]] | |||
[[File:Giovanni falcone maxiprocesso.jpg|200px|thumb|right|Giovanni Falcone al Maxiprocesso]] | [[File:Giovanni falcone maxiprocesso.jpg|200px|thumb|right|Giovanni Falcone al Maxiprocesso]] | ||
Le inchieste avviate da Chinnici e portate avanti dalle indagini di Falcone e di tutto il pool portarono così a costituire il primo grande processo contro Cosa Nostra, passato alla storia come il Maxiprocesso di Palermo: iniziò il 10 febbraio 1986 e terminò il 16 dicembre 1987. | Le inchieste avviate da Chinnici e portate avanti dalle indagini di Falcone e di tutto il pool portarono così a costituire il primo grande processo contro Cosa Nostra, passato alla storia come il Maxiprocesso di Palermo: iniziò il 10 febbraio 1986 e terminò il 16 dicembre 1987. | ||
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Durante le indagini, Cosa Nostra aveva intanto fatto eliminare Beppe Montana e Ninnì Cassarà nell'estate 1985, entrambi stretti collaboratori di Falcone e Borsellino. Il duplice omicidio costrinse Falcone e Borsellino a soggiornare presso il super-carcere dell'Asinara per poter finire di scrivere l'istruttoria del processo. Come avrebbe ricordato Borsellino anni dopo, lo Stato addebitò ai due giudici le spese di vitto e alloggio presso il carcere. | Durante le indagini, Cosa Nostra aveva intanto fatto eliminare Beppe Montana e Ninnì Cassarà nell'estate 1985, entrambi stretti collaboratori di Falcone e Borsellino. Il duplice omicidio costrinse Falcone e Borsellino a soggiornare presso il super-carcere dell'Asinara per poter finire di scrivere l'istruttoria del processo. Come avrebbe ricordato Borsellino anni dopo, lo Stato addebitò ai due giudici le spese di vitto e alloggio presso il carcere. | ||
Il [[16 dicembre]] 1986, Borsellino venne nominato Procuratore della Repubblica di Marsala e lasciò il pool. Come ricorderà Caponnetto, a quel punto gli sviluppi dell'istruttoria includevano ormai quasi un milione di fogli processuali, rendendo necessaria l'integrazione di nuovi elementi per seguire l'accresciuta mole di lavoro. Entrarono così a far parte del pool altri tre giudici istruttori: [[Ignazio De Francisci]], [[Gioacchino Natoli]] e [[Giacomo Conte]]. | |||
Il Maxiprocesso si chiuse in primo grado il [[16 | Il Maxiprocesso si chiuse in primo grado il [[16 dicembre]] 1987 con 360 condanne, per un totale di 2665 anni di carcere e 11,5 miliardi di lire di multe da pagare a carico degli imputati. | ||
=== La nomina di Meli e la fine del pool antimafia === | === La nomina di Meli e la fine del pool antimafia === |