Michele Aiello: differenze tra le versioni

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A settembre 2003, Antonio Borzacchelli, vecchio “collaboratore” di Aiello e deputato regionale Udc, va a fargli visita per dimostrargli la propria solidarietà. Durante l’incontro, però, l’ex maresciallo lo mette al corrente anche di alcuni particolari non proprio secondari. “Le tue società – dice Borzacchelli – sono rimaste vittime di una specie di complotto targato Forza Italia”. Il direttore generale dell’AUSL Guido Catalano, l’assessore regionale alla Sanità Ettore Cittadini, insieme a numerosi personaggi politici vicini all’On. Gianfranco Miccichè, hanno infatti scelto di sostenere gli interessi dell’imprenditore Guido Filosto, proprietario della clinica “La Maddalena”. Tutto a danno degli interessi di Michele Aiello, imprenditore di area Udc.
A settembre 2003, Antonio Borzacchelli, vecchio “collaboratore” di Aiello e deputato regionale Udc, va a fargli visita per dimostrargli la propria solidarietà. Durante l’incontro, però, l’ex maresciallo lo mette al corrente anche di alcuni particolari non proprio secondari. “Le tue società – dice Borzacchelli – sono rimaste vittime di una specie di complotto targato Forza Italia”. Il direttore generale dell’AUSL Guido Catalano, l’assessore regionale alla Sanità Ettore Cittadini, insieme a numerosi personaggi politici vicini all’On. Gianfranco Miccichè, hanno infatti scelto di sostenere gli interessi dell’imprenditore Guido Filosto, proprietario della clinica “La Maddalena”. Tutto a danno degli interessi di Michele Aiello, imprenditore di area Udc.


In quel periodo si sta lavorando, infatti, presso l’assessorato alla Sanità, al tariffario sanitario definitivo, con i prezzi di tutte le prestazioni previste. Chiaro che gli interessi in gioco, a livello regionale, sono grossissimi. E lo scontro più forte sembra proprio quello tra Aiello e Filosto, e tra i
In quel periodo si sta lavorando, infatti, presso l’assessorato alla Sanità, al tariffario sanitario definitivo, con i prezzi di tutte le prestazioni previste. Chiaro che gli interessi in gioco, a livello regionale, sono grossissimi. E lo scontro più forte sembra proprio quello tra Aiello e Filosto, e tra i loro due sponsor Udc e Forza Italia. Il referente principale di Aiello è il presidente della Regione, Salvatore Cuffaro, che già da molti anni intrattiene rapporti “sia personali che politici” con l’imprenditore di Bagheria. Inoltre, la moglie di Cuffaro, Giacoma Chiarelli, è socia del “Laboratorio Ria diagnostica ormonale srl”, società di cui Aiello nel 2001 cambierà la ragione sociale in “Centro di medicina nucleare San Gaetano srl”.  
 
loro due sponsor Udc e Forza Italia. Il referente principale di Aiello è il presidente della Regione, Salvatore Cuffaro, che già da molti anni intrattiene rapporti “sia personali che politici” con l’imprenditore di Bagheria. Inoltre, la moglie di Cuffaro, Giacoma Chiarelli, è socia del “Laboratorio Ria diagnostica ormonale srl”, società di cui Aiello nel 2001 cambierà la ragione sociale in “Centro di medicina nucleare San Gaetano srl”.  


Ad occuparsi delle trattative per il tariffario per conto di Aiello è Roberto Rotondo, assistente dell’imprenditore, amministratore di una delle sue società e consigliere Udc al Comune di Bagheria. Rotondo incontra il presidente della Regione il 18 settembre 2003, ma c’è qualcosa che non va. La bozza di tariffario che gli presenta Cuffaro, infatti, è troppo sbilanciata verso gli interessi di Filosto. Chiaro che la “cordata” Forza Italia ha avuto il sopravvento. Poco dopo l’incontro, Rotondo chiama Aiello e gli racconta com’è andata. Cuffaro – dopo aver sentito le sue lamentele - gli ha dato una copia della bozza e gli ha detto: “Sistemala tu”. “Mi scrivi in rosso quello che si deve mettere, in verde quello che si deve levare”. Poi il presidente, evidentemente troppo impegnato, ha delegato l’affare al suo fedelissimo Nino Dina, deputato regionale Udc e membro della commissione sanità all’Ars. “Ti incontri con Nino – dice Cuffaro a Rotondo – gli spieghi un pochettino, tecnicamente com’è combinata, e facciamo per come si deve fare”. Alla fine dell’incontro, Cuffaro cominciò anche ad innervosirsi: “S´incazzò – racconta Rotondo ad Aiello - e ci riette tutti cuose a Nino… rice cca sta cuosa un po’ iessere accussì… Nino pensaci tu, l’amu a risuolbere…e mettiti raccordo cu iddu, sistematimi tutti chidda ca sa a sistimari…e passa per comu sa a fare…”. (Ha dato tutte cose a Nino... dice che questa cosa non può essere così... Nino pensaci tu... dobbiamo risolvere (la questione)... e mettiti d´accordo con lui, sistematemi tutto quello che si deve sistemare... e passa per come si deve fare). Intanto, il maresciallo Giuseppe Ciuro si avvale dei suoi buoni rapporti con numerosi giornalisti per sollecitare una campagna stampa favorevole a Villa Santa Teresa e agli interessi dell’imprenditore Aiello.  
Ad occuparsi delle trattative per il tariffario per conto di Aiello è Roberto Rotondo, assistente dell’imprenditore, amministratore di una delle sue società e consigliere Udc al Comune di Bagheria. Rotondo incontra il presidente della Regione il 18 settembre 2003, ma c’è qualcosa che non va. La bozza di tariffario che gli presenta Cuffaro, infatti, è troppo sbilanciata verso gli interessi di Filosto. Chiaro che la “cordata” Forza Italia ha avuto il sopravvento. Poco dopo l’incontro, Rotondo chiama Aiello e gli racconta com’è andata. Cuffaro – dopo aver sentito le sue lamentele - gli ha dato una copia della bozza e gli ha detto: “Sistemala tu”. “Mi scrivi in rosso quello che si deve mettere, in verde quello che si deve levare”. Poi il presidente, evidentemente troppo impegnato, ha delegato l’affare al suo fedelissimo Nino Dina, deputato regionale Udc e membro della commissione sanità all’Ars. “Ti incontri con Nino – dice Cuffaro a Rotondo – gli spieghi un pochettino, tecnicamente com’è combinata, e facciamo per come si deve fare”. Alla fine dell’incontro, Cuffaro cominciò anche ad innervosirsi: “S´incazzò – racconta Rotondo ad Aiello - e ci riette tutti cuose a Nino… rice cca sta cuosa un po’ iessere accussì… Nino pensaci tu, l’amu a risuolbere…e mettiti raccordo cu iddu, sistematimi tutti chidda ca sa a sistimari…e passa per comu sa a fare…”. (Ha dato tutte cose a Nino... dice che questa cosa non può essere così... Nino pensaci tu... dobbiamo risolvere (la questione)... e mettiti d´accordo con lui, sistematemi tutto quello che si deve sistemare... e passa per come si deve fare). Intanto, il maresciallo Giuseppe Ciuro si avvale dei suoi buoni rapporti con numerosi giornalisti per sollecitare una campagna stampa favorevole a Villa Santa Teresa e agli interessi dell’imprenditore Aiello.  
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