Operazione Wall Street: differenze tra le versioni

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Motivo dell’inizio della faida, secondo i collaboratori di giustizia, sarebbe stata una lite tra Salvatore Batti e Franco Trovato, avvenuta tra maggio e giugno 1990. L'episodio che segnò l'avvio delle concrete ostilità tra i due gruppi è rappresentato dal tentativo di omicidio dello stesso Batti mentre questi si trovava a Terzigno. Il 30 giugno dello stesso anno, la sua vettura venne affiancata da un altro veicolo, dal quale erano stati esplosi molti colpi d'arma da fuoco, ma che non provocarono la morte di Batti. <ref>Guglielmo Leo, Ordinanza di applicazione di misure cautelari - Procedimento Penale n. 12602/92 R.G.N.R, Tribunale di Milano - Ufficio del Giudice per le indagini preliminari, 27 maggio 1994, pag. 170</ref>
Motivo dell’inizio della faida, secondo i collaboratori di giustizia, sarebbe stata una lite tra Salvatore Batti e Franco Trovato, avvenuta tra maggio e giugno 1990. L'episodio che segnò l'avvio delle concrete ostilità tra i due gruppi è rappresentato dal tentativo di omicidio dello stesso Batti mentre questi si trovava a Terzigno. Il 30 giugno dello stesso anno, la sua vettura venne affiancata da un altro veicolo, dal quale erano stati esplosi molti colpi d'arma da fuoco, ma che non provocarono la morte di Batti. <ref>Guglielmo Leo, Ordinanza di applicazione di misure cautelari - Procedimento Penale n. 12602/92 R.G.N.R, Tribunale di Milano - Ufficio del Giudice per le indagini preliminari, 27 maggio 1994, pag. 170</ref>


=== Il tentato omicidio di Franco Coco Trovato e la morte di [[Luigi Recalcati]] e [[Pietro Carpita]] ===  
=== Il tentato omicidio di Franco Coco Trovato e la morte di Luigi Recalcati e Pietro Carpita ===  
La risposta del gruppo Batti al tentato omicidio del loro capo sarebbe stata la volontà di uccidere Franco Trovato<ref>Ibidem </ref>. Il 15 settembre 1990, a [[Bresso]], due persone scesero rapidamente dalla propria auto ed iniziarono a sparare contro due individui nei pressi di una Porsche. L'agguato non andò a buon fine, ma morirono due passanti: Luigi Recalcati e Pietro Carpita. <ref>Fazzo L., ''Milano, battaglia tra bande rivali, uccisi due passanti'', in "La Repubblica", 16/09/90, in http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/09/16/milano-battaglia-tra-bande-rivali-uccisi-due.html</ref>
La risposta del gruppo Batti al tentato omicidio del loro capo sarebbe stata la volontà di uccidere Franco Trovato<ref>Ibidem </ref>. Il 15 settembre 1990, a [[Bresso]], due persone scesero rapidamente dalla propria auto ed iniziarono a sparare contro due individui nei pressi di una Porsche. L'agguato non andò a buon fine, ma morirono due passanti: [[Luigi Recalcati]] e [[Pietro Carpita]]. <ref>Fazzo L., ''Milano, battaglia tra bande rivali, uccisi due passanti'', in "La Repubblica", 16/09/90, in http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/09/16/milano-battaglia-tra-bande-rivali-uccisi-due.html</ref>
Dalle indagini emerse che la Porsche era intestata alla società G.M.T. di Malgrate, che sarebbe stata amministrata da [Vincenzo Musolino]], fratello di Eustina, moglie di Franco Trovato. Egli ammise che la Porsche era stata da lui data in prestito proprio a Trovato, e che dunque uno dei due aggrediti sarebbe stato lui. Secondo gli inquirenti, Trovato sarebbe uscito poco prima dal proprio parrucchiere, che aveva il negozio in quella via. Reazione di Trovato a questo tentato omicidio sarebbe stata, secondo l’ordinanza “Wall Street”, l’omicidio di [[Luigi Batti]], ucciso con un colpo in testa e poi “pressato” dentro la sua auto il 18 settembre 1990. <ref>Guglielmo Leo, Ordinanza di applicazione di misure cautelari - Procedimento Penale n. 12602/92 R.G.N.R, Tribunale di Milano - Ufficio del Giudice per le indagini preliminari, 27 maggio 1994, pagg. 174-175</ref>
Dalle indagini emerse che la Porsche era intestata alla società G.M.T. di Malgrate, che sarebbe stata amministrata da [Vincenzo Musolino]], fratello di Eustina, moglie di Franco Trovato. Egli ammise che la Porsche era stata da lui data in prestito proprio a Trovato, e che dunque uno dei due aggrediti sarebbe stato lui. Secondo gli inquirenti, Trovato sarebbe uscito poco prima dal proprio parrucchiere, che aveva il negozio in quella via. Reazione di Trovato a questo tentato omicidio sarebbe stata, secondo l’ordinanza “Wall Street”, l’omicidio di [[Luigi Batti]], ucciso con un colpo in testa e poi “pressato” dentro la sua auto il 18 settembre 1990. <ref>Guglielmo Leo, Ordinanza di applicazione di misure cautelari - Procedimento Penale n. 12602/92 R.G.N.R, Tribunale di Milano - Ufficio del Giudice per le indagini preliminari, 27 maggio 1994, pagg. 174-175</ref>


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