Barbaro ('ndrina): differenze tra le versioni

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=== I padroni di Platì ===
=== I padroni di Platì ===


Nella Sentenza dell’Operazione Nord-Sud viene riportata una testimonianza dell’influenza e della percezione che la mafia calabrese ha all’interno di Platì. ''‘’Ne v'è da meravigliarsi se nell'anno 1985 i carabinieri di Platì, uscendo dalla Caserma del Comando Stazione per andare a telefonare, sentivano la necessità di indossare il giubbotto antiproiettile […] o se, durante le indagini del sequestro Casella, per individuare l'abitazione di Barbaro Giuseppe ('u Pillari) in quella cittadina, a causa del silenzio omertoso dei suoi abitanti, fu necessario "forzare" la collaborazione del locale vigile urbano’’'' <ref> Sentenza Nord-Sud, Dda Milano 1997, p.361 </ref> . Nel luglio 2002 venne scoperta una rete di bunker, un labirinto di nascondigli, frutto di avanzatissime tecnologie che consentirono ai latitanti della ‘ndrangheta alti livelli di protezione. Giuseppe Barbaro ‘u sparitu’, fu catturato sette mesi prima dell’operazione proprio tra quei cunicoli, nel corso della sua latitanza fece quattro figli. Il 30 luglio 2002 il giornalista Carlo Macrì sulle pagine del Corriere della Sera riportò ''‘’  In questa cittadella scavata nelle viscere dell'abitato, gli inquilini in odor di mafia accedono scendendo le scale delle loro abitazioni. Basta muovere una parete e si arriva nel ventre del paese. Per i più «sfortunati» il cunicolo di fuga corre parallelo alla fogna. Il sistema di apertura è un congegno idraulico mosso a distanza da un telecomando. Ogni 10 metri c' è una presa d' aria. Le aperture del sistema di ventilazione coincidono con il giardino interno di qualche casa o si trovano ai lati della strada’’'' <ref> Corriere della Sera, Platì, scoperta una rete di bunker utilizzati da latitanti della ‘ndrangheta, 30 luglio 2002 [http://archiviostorico.corriere.it/2002/luglio/30/Plati_scoperta_una_rete_bunker_co_0_0207302024.shtml] </ref>. L’anno successivo scattò l’Operazione Marine, a Platì vennero arrestate 125 persone con l’accusa di associazione mafiosa, traffico internazionale di stupefacenti, corruzione e turbativa d’asta <ref> Repubblica, ‘Ndrangheta, maxi-blitz all’alba 125 arresti nella Locride, 13 novembre 2003 [http://www.repubblica.it/2003/k/sezioni/cronaca/plati/plati/plati.html?ref=search] </ref>. I lavori per la costruzione dei bunker furono realizzati a cielo aperto durante il giorno con i soldi pubblici del Comune di Platì.‘’ Valorizzazione area latitanti fiumara’’ <ref> Corriere della Sera, 4 dicembre 2003, Bunker e cunicoli, la città segreta dei boss [http://archiviostorico.corriere.it/2003/dicembre/04/Bunker_cunicoli_citta_segreta_dei_co_0_031204047.shtml] </ref> così l’amministrazione locale giustificò i lavori. Il Municipio fu sciolto due volte: nel 2006 e nel 2012.
Nella Sentenza dell’Operazione Nord-Sud viene riportata una testimonianza dell’influenza e della percezione che la mafia calabrese ha all’interno di Platì. ''‘’Ne v'è da meravigliarsi se nell'anno 1985 i carabinieri di Platì, uscendo dalla Caserma del Comando Stazione per andare a telefonare, sentivano la necessità di indossare il giubbotto antiproiettile […] o se, durante le indagini del sequestro Casella, per individuare l'abitazione di Barbaro Giuseppe ('u Pillari) in quella cittadina, a causa del silenzio omertoso dei suoi abitanti, fu necessario "forzare" la collaborazione del locale vigile urbano’’'' <ref> Sentenza Nord-Sud, Dda Milano 1997, p.361 </ref> . Nel luglio 2002 venne scoperta una rete di bunker, un labirinto di nascondigli, frutto di avanzatissime tecnologie che consentirono ai latitanti della ‘ndrangheta alti livelli di protezione. Giuseppe Barbaro ‘u sparitu’, fu catturato sette mesi prima dell’operazione proprio tra quei cunicoli, nel corso della sua latitanza fece quattro figli. Il 30 luglio 2002 il giornalista Carlo Macrì sulle pagine del Corriere della Sera riportò ''‘’  In questa cittadella scavata nelle viscere dell'abitato, gli inquilini in odor di mafia accedono scendendo le scale delle loro abitazioni. Basta muovere una parete e si arriva nel ventre del paese. Per i più «sfortunati» il cunicolo di fuga corre parallelo alla fogna. Il sistema di apertura è un congegno idraulico mosso a distanza da un telecomando. Ogni 10 metri c' è una presa d' aria. Le aperture del sistema di ventilazione coincidono con il giardino interno di qualche casa o si trovano ai lati della strada’’'' <ref> Corriere della Sera, Platì, scoperta una rete di bunker utilizzati da latitanti della ‘ndrangheta, 30 luglio 2002 [http://archiviostorico.corriere.it/2002/luglio/30/Plati_scoperta_una_rete_bunker_co_0_0207302024.shtml] </ref>. L’anno successivo scattò l’Operazione Marine, a Platì vennero arrestate 125 persone con l’accusa di associazione mafiosa, traffico internazionale di stupefacenti, corruzione e turbativa d’asta <ref> Repubblica, ‘Ndrangheta, maxi-blitz all’alba 125 arresti nella Locride, 13 novembre 2003 [http://www.repubblica.it/2003/k/sezioni/cronaca/plati/plati/plati.html?ref=search] </ref>. I lavori per la costruzione dei bunker furono realizzati a cielo aperto durante il giorno con i soldi pubblici del Comune di Platì.‘’ Valorizzazione area latitanti fiumara’’ <ref> Corriere della Sera, Bunker e cunicoli, la città segreta dei boss, 4 dicembre 2003 [http://archiviostorico.corriere.it/2003/dicembre/04/Bunker_cunicoli_citta_segreta_dei_co_0_031204047.shtml] </ref> così l’amministrazione locale giustificò i lavori. Il Municipio fu sciolto due volte: nel 2006 e nel 2012.


==== L'uccisone del Sindaco Domenico De Maio ====
==== L'uccisone del Sindaco Domenico De Maio ====


Nel biennio 1985-1986 furono uccisi due sindaci di Platì: Domenico Natale De Maio (sindaco in carica, venne ucciso il 25 marzo 1985) e Francesco Prestia (è stato sindaco di Platì dal 1965 al 1970 e poi dal 1976 al 1978, venne ucciso il 12 febbraio 1986). Il sindaco De Maio, che negava l’esistenza della mafia nel suo Municipio <ref> L’Unità, 28 marzo 1985, Esecuzione mafiosa in Calabria: ucciso sindaco democristiano [http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1985_03/19850328_0005.pdf&query=de%20maio] </ref> , fu assassinato a Natile. Si riporta in ‘Buccinasco’ ''‘’ Le ragioni per cui fu eliminato non sono mai state del tutto chiarite[…] Il sindaco si era impegnato in una missione ‘insolente’: far tornare in possesso del Comune oltre cento ettari di terreno demaniale occupati abusivamente dalla famiglia Barbaro.[…] casi mai provati, caddero su Francesco Barbaro ‘u Castanu’''' <ref> dalla Chiesa–Panzarasa, Buccinasco. La ‘ndrangheta al Nord, Einaudi, p.122 </ref>.
Nel biennio 1985-1986 furono uccisi due sindaci di Platì: Domenico Natale De Maio (sindaco in carica, venne ucciso il 25 marzo 1985) e Francesco Prestia (è stato sindaco di Platì dal 1965 al 1970 e poi dal 1976 al 1978, venne ucciso il 12 febbraio 1986). Il sindaco De Maio, che negava l’esistenza della mafia nel suo Municipio <ref> L’Unità, Esecuzione mafiosa in Calabria: ucciso sindaco democristiano, 28 marzo 1985 [http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1985_03/19850328_0005.pdf&query=de%20maio] </ref> , fu assassinato a Natile. Si riporta in ‘Buccinasco’ ''‘’ Le ragioni per cui fu eliminato non sono mai state del tutto chiarite[…] Il sindaco si era impegnato in una missione ‘insolente’: far tornare in possesso del Comune oltre cento ettari di terreno demaniale occupati abusivamente dalla famiglia Barbaro.[…] casi mai provati, caddero su Francesco Barbaro ‘u Castanu’''' <ref> dalla Chiesa–Panzarasa, Buccinasco. La ‘ndrangheta al Nord, Einaudi, p.122 </ref>.


== Le attività ==
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