Cosimo Gioffré: differenze tra le versioni

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Non furono condannati né i mandanti né gli esecutori materiali dell’omicidio di Cosimo Gioffrè e della madre Concetta Iaria, ma secondo gli inquirenti il delitto fu una vendetta della famiglia Alvaro.
Non furono condannati né i mandanti né gli esecutori materiali dell’omicidio di Cosimo Gioffrè e della madre Concetta Iaria, ma secondo gli inquirenti il delitto fu una vendetta della famiglia Alvaro.


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Cosimo Gioffrè (N.D.– Sant’Eufemia di Aspromonte (RC), 18 gennaio 1965) è stato un bambino di dodici anni, vittima innocente di 'ndrangheta.


Biografia

Cosimo Gioffrè venne ammazzato a colpi di fucile, l’18 gennaio 1965 a Sant’Eufemia di Aspromonte, in provincia di Reggio Calabria, a causa di una vendetta trasversale tra ‘ndrine.

Il padre di Cosimo, Giuseppe Gioffrè, era titolare dell’unico bar nella città di Sant’Eufemia di Aspromonte quando, proprio nelle vicinanze del suo locale venne aperto un secondo bar da parte del suocero, Antonio Iaria.

A seguito di tensioni, Iaria si rivolse ai cugini Antonio Dalmato e Antonio Alvaro di Sinopoli, i quali il 27 giugno 1964 si incontrarono con Giuseppe Gioffrè che finì per uccidere entrambi a colpi di pistola.

L’omicidio dei due fu vendicato infatti individui non ancora oggi identificati si introdussero nella casa di Concetta Iaria, madre di Cosimo Gioffrè. La donna era a letto con i quattro figli: Cosimo, Giovanni di sette anni, Maria di cinque anni, Carmela di appena cinque mesi. I killer uccisero a colpi di fucile e di pistola la madre, ammazzarono anche il piccolo Cosimo Giuffrè e ferirono gravemente Giovanni, Maria e Carmela.

Non furono condannati né i mandanti né gli esecutori materiali dell’omicidio di Cosimo Gioffrè e della madre Concetta Iaria, ma secondo gli inquirenti il delitto fu una vendetta della famiglia Alvaro.