Francesco Pio Maimone

Da WikiMafia.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
La versione stampabile non è più supportata e potrebbe contenere errori di resa. Aggiorna i preferiti del tuo browser e usa semmai la funzione ordinaria di stampa del tuo browser.


Francesco Pio Maimone (Napoli, 2004 - Napoli, 20 marzo 2023) è stato un giovane pizzaiolo napoletano, vittima innocente di camorra.

Biografia

Francesco era un giovane ragazzo napoletano che sognava di aprirsi un giorno una pizzeria tutta sua, da gestire insieme alla sorella, mentre faceva il pizzaiolo nel ristorante di famiglia. Pochi giorni prima di morire aveva chiesto a un amico di aiutarlo a trovare un secondo lavoro. Viveva nel quartiere di Pianura, apprezzato e ben voluto da tutti. Mai una lite, una vita tutta improntata al lavoro e alla voglia di riscatto.

L'omicidio

La sera in cui venne ucciso, Francesco aveva da poco finito il turno nel ristorante di famiglia. Prima di tornare a casa, aveva deciso di fermarsi davanti al chioschetto «Da Sasà» sul lungomare di Mergellina, insieme al suo migliore amico, Carlo. I due erano seduti a un tavolino a mangiare noccioline, quando all'improvviso, verso le 2:30, in lontananza vennero sparati dei colpi di pistola. Uno di questi colpì Francesco al cuore.

Proprio l'amico Carlo raccontò quei drammatici momenti:

«Quelli che si sono presi a botte non li conoscevamo proprio... Pio non ha mai preso questioni con nessuno. Stavamo a un tavolino, avevamo comprato le noccioline, quando abbiamo sentito gente che litigava e poi i colpi di pistola. Ma erano a venti metri almeno da noi e c’era in mezzo un sacco di gente. Come è possibile che è stato colpito lui? Pensavo che fosse svenuto per la paura quando quello ha sparato... E allora cercavo di tirargli fuori la lingua per non farlo soffocare. Gli altri dicevano ‘il sangue, il sangue’, ma io dicevo ‘non vi preoccupate, non è il sangue è il disegno della maglietta’. Invece teneva un buco in petto. Non me lo dimentico più. L’ho visto morire, lo tenevo tra le braccia quando ha perso conoscenza. Da quella notte non faccio altro che chiedermi perché»[1].

Nonostante la corsa all'Ospedale Pellegrini, dove era stato accompagnato dagli amici a bordo di una Fiat Panda scortata dalla polizia, per il giovane non vi fu niente da fare.

Le indagini

Inizialmente gli inquirenti pensarono a un regolamento di conti. Ma dopo poche ore la dinamica fu chiara. Francesco era stato colpito da un proiettile vagante sparato al termine di una banale lite tra gruppi di Napoli est per una scarpa nuova sporcata accidentalmente.

Il presunto assassino, Francesco Pio Valda, 20 anni, venne fermato il 21 marzo mentre si trovava a casa di conoscenti nel quartiere Ponticelli, dopo essersi reso irreperibile. La Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli emise nei suoi confronti un fermo di indiziato di delitto, con l’accusa di omicidio e la contestazione dell'aggravante mafiosa. Il presunto assassino, residente nel quartiere Barra, era figlio di Ciro, un affiliato al clan Cuccaro ucciso in un agguato di camorra il 23 gennaio 2013.

Nonostante gli indizi a suo carico, Valda il 27 marzo si dichiarò innocente[2].

I funerali

I funerali si tennero sabato 25 marzo 2023 presso la chiesa San Lorenzo Martire di Pianura, nel quartiere residenziale dove il ragazzo viveva coi genitori e le sorelle. Ad officiare la cerimonia il vescovo di Pozzuoli, monsignor Gennaro Pascarella, assieme al parroco locale Don Enzo Cimarelli.

Note

  1. Walter Medolla, Omicidio Mergellina, parla l'amico-testimone: «È morto tra le mie braccia, esplosi più colpi», CorriereTV, 21 marzo 2023
  2. Dario del Porto, Ragazzo ucciso sul lungomare, Valda in carcere: "Sono innocente”. Sparite le scarpe firmate, la Repubblica, 27 marzo 2023

Bibliografia

  • Sito web del Corriere della Sera
  • Sito web de La Repubblica