Intervista di Fabrizio Calvi a Paolo Borsellino: differenze tra le versioni

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== L'intervista ==
== L'intervista ==
'''Dunque incominciamo.  Lei si è occupato di questo maxiprocesso di Palermo, cos'ha fatto signor Giudice in questo maxiprocesso di Palermo?'''
'''Dunque incominciamo.  Lei si è occupato di questo maxiprocesso di Palermo, cos'ha fatto signor Giudice in questo maxiprocesso di Palermo?'''
Mah, io ero uno dei giudici istruttori. Inizialmente eravamo quattro che abbiamo raccolto le dichiarazioni di tutti i collaboratori che sono stati utilizzati in questo processo. Buscetta principalmente, ma anche tanti altri collaboratori minori che hanno dato un apporto dal punto di vista giudiziario, strettamente giudiziario, non meno consistente di quello di Buscetta. E poi ho redatto nell'estate dell'85, ho redatto il provvedimento conclusivo del processo che va come ordinanza, maxi ordinanza, sulla base della quale si è svolto poi il giudizio di primo grado
Mah, io ero uno dei giudici istruttori. Inizialmente eravamo quattro che abbiamo raccolto le dichiarazioni di tutti i collaboratori che sono stati utilizzati in questo processo. Buscetta principalmente, ma anche tanti altri collaboratori minori che hanno dato un apporto dal punto di vista giudiziario, strettamente giudiziario, non meno consistente di quello di Buscetta. E poi ho redatto nell'estate dell'85, ho redatto il provvedimento conclusivo del processo che va come ordinanza, maxi ordinanza, sulla base della quale si è svolto poi il giudizio di primo grado


'''Conosce bene gli imputati?'''
'''Conosce bene gli imputati?'''
Beh, pressoché tutti gli imputati.
Beh, pressoché tutti gli imputati.


'''Quanti sono?'''
'''Quanti sono?'''
Beh, gli imputati del [[Maxiprocesso di Palermo|Maxiprocesso]] erano circa 800. Ne furono rinviati a giudizio 475.
Beh, gli imputati del [[Maxiprocesso di Palermo|Maxiprocesso]] erano circa 800. Ne furono rinviati a giudizio 475.


'''Tra questi 475 ce n'è uno che ci interessa, è un tale [[Vittorio Mangano]]. Lei lo conosce? Ha avuto a che fare con lui?'''
'''Tra questi 475 ce n'è uno che ci interessa, è un tale [[Vittorio Mangano]]. Lei lo conosce? Ha avuto a che fare con lui?'''
Si, Vittorio Mangano l'ho conosciuto anche in periodo antecedente al maxiprocesso, precisamente negli anni tra il '75 e l'80, ricordo di aver istruito un procedimento che riguardava una delle estorsioni fatte a carico di talune cliniche private palermitane.
Si, Vittorio Mangano l'ho conosciuto anche in periodo antecedente al maxiprocesso, precisamente negli anni tra il '75 e l'80, ricordo di aver istruito un procedimento che riguardava una delle estorsioni fatte a carico di talune cliniche private palermitane.


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'''Tra queste centinaia d'imputati ce n'è uno che ci interessa, è un tale Vittorio Mangano. Lei l'ha conosciuto?'''
'''Tra queste centinaia d'imputati ce n'è uno che ci interessa, è un tale Vittorio Mangano. Lei l'ha conosciuto?'''
Sì, Vittorio Mangano l'ho conosciuto in epoca addirittura antecedente al maxiprocesso perché fra il '74 e il '75 Vittorio Mangano restò coinvolto in un’altra indagine che riguardava talune estorsioni fatte in danno di talune cliniche private che presentavano una caratteristica particolare: ai titolari di queste erano inviati dei cartoni con all'interno una testa di cane mozzata. L'indagine fu particolarmente fortunata perché attraverso la marca dei cartoni e attraverso dei numeri che sui cartoni usava mettere la casa produttrice, si poté rapidamente individuare chi li aveva acquistati e attraverso un'ispezione fatta in un giardino di una salumeria, un negozio di vendita di salumi, che risultava avere acquistato questi cartoni si scoprirono all'interno sepolti in questo giardino i cani con la testa mozzata. Vittorio Mangano restò coinvolto in questa inchiesta perché venne accertata la sua presenza in quel periodo come ospite o qualcosa del genere... Ora i miei ricordi sono un po’ affievoliti, di questa famiglia, credo che si chiamasse Guddo che era stata l'autrice materiale delle estorsioni. Fu processato, non ricordo quale sia stato l'esito del procedimento, però fu questo il primo incontro processuale che io ebbi con Vittorio Mangano, che poi ho ritrovato nel maxiprocesso perché Vittorio Mangano fu indicato sia da Buscetta che da Contorno come uomo d'onore appartenente a Cosa Nostra.
Sì, Vittorio Mangano l'ho conosciuto in epoca addirittura antecedente al maxiprocesso perché fra il '74 e il '75 Vittorio Mangano restò coinvolto in un’altra indagine che riguardava talune estorsioni fatte in danno di talune cliniche private che presentavano una caratteristica particolare: ai titolari di queste erano inviati dei cartoni con all'interno una testa di cane mozzata. L'indagine fu particolarmente fortunata perché attraverso la marca dei cartoni e attraverso dei numeri che sui cartoni usava mettere la casa produttrice, si poté rapidamente individuare chi li aveva acquistati e attraverso un'ispezione fatta in un giardino di una salumeria, un negozio di vendita di salumi, che risultava avere acquistato questi cartoni si scoprirono all'interno sepolti in questo giardino i cani con la testa mozzata. Vittorio Mangano restò coinvolto in questa inchiesta perché venne accertata la sua presenza in quel periodo come ospite o qualcosa del genere... Ora i miei ricordi sono un po’ affievoliti, di questa famiglia, credo che si chiamasse Guddo che era stata l'autrice materiale delle estorsioni. Fu processato, non ricordo quale sia stato l'esito del procedimento, però fu questo il primo incontro processuale che io ebbi con Vittorio Mangano, che poi ho ritrovato nel maxiprocesso perché Vittorio Mangano fu indicato sia da Buscetta che da Contorno come uomo d'onore appartenente a Cosa Nostra.


'''Uomo d'onore di che famiglia?'''
'''Uomo d'onore di che famiglia?'''
Uomo d'onore della famiglia di [[Pippo Calò]], cioè di quel personaggio capo della famiglia di Porta Nuova, famiglia della quale originariamente faceva parte lo stesso [[Tommaso Buscetta|Buscetta]]. Si accertò che Vittorio Mangano (ma questo già risultava dal procedimento precedente che avevo istruito io e risultava altresì da un procedimento, cosiddetto procedimento Spatola, che Falcone aveva istruito negli anni immediatamente precedenti al maxiprocesso), che Vittorio Mangano risiedeva abitualmente a Milano, città da dove, come risultò da numerose intercettazioni telefoniche, costituiva un terminale del traffico di droga, di traffici di droga che conducevano le famiglie palermitane.
Uomo d'onore della famiglia di [[Pippo Calò]], cioè di quel personaggio capo della famiglia di Porta Nuova, famiglia della quale originariamente faceva parte lo stesso [[Tommaso Buscetta|Buscetta]]. Si accertò che Vittorio Mangano (ma questo già risultava dal procedimento precedente che avevo istruito io e risultava altresì da un procedimento, cosiddetto procedimento Spatola, che Falcone aveva istruito negli anni immediatamente precedenti al maxiprocesso), che Vittorio Mangano risiedeva abitualmente a Milano, città da dove, come risultò da numerose intercettazioni telefoniche, costituiva un terminale del traffico di droga, di traffici di droga che conducevano le famiglie palermitane.


FC: "E questo Mangano Vittorio faceva il traffico di droga a Milano?"
'''E questo Mangano Vittorio faceva il traffico di droga a Milano?'''
PB: "Il Mangano... Vittorio Mangano, se ci vogliamo limitare a quelle che furono le emergenze probatorie più importanti, risulta l'interlocutore di una telefonata intercorsa fra Milano e Palermo, nel corso della quale lui conversando con un altro personaggio delle famiglie mafiose palermitane preannuncia, o tratta, l'arrivo di una partita di eroina chiamata alternativamente, secondo il linguaggio convenzionale che si usa nelle intercettazioni telefoniche, come magliette o cavalli. Mangano è stato poi sottoposto al processo dibattimentale ed è stato condannato proprio per questo traffico di droga. Credo che non venne condannato per associazione mafiosa, bensì per associazione semplice. Riportò in primo grado una pena di tredici anni e quattro mesi di reclusione".
 
Il Mangano... Vittorio Mangano, se ci vogliamo limitare a quelle che furono le emergenze probatorie più importanti, risulta l'interlocutore di una telefonata intercorsa fra Milano e Palermo, nel corso della quale lui conversando con un altro personaggio delle famiglie mafiose palermitane preannuncia, o tratta, l'arrivo di una partita di eroina chiamata alternativamente, secondo il linguaggio convenzionale che si usa nelle intercettazioni telefoniche, come magliette o cavalli. Mangano è stato poi sottoposto al processo dibattimentale ed è stato condannato proprio per questo traffico di droga. Credo che non venne condannato per associazione mafiosa, bensì per associazione semplice. Riportò in primo grado una pena di tredici anni e quattro mesi di reclusione.
 
'''In che anno era?'''
 
In che anno riportò questa condanna? Riportò questa condanna in primo grado nel millenovecento... all'inizio del 1988. Ne aveva già scontato un buon numero di questa condanna e in appello, per le notizie che io ho, la pena è stata sensibilmente ridotta.
 
'''Dunque quando Mangano al telefono parlava di droga diceva cavalli?'''
 
Diceva cavalli e diceva magliette talvolta.
 
'''Perché se ricordo bene nell'inchiesta della San Valentino un'intercettazione tra lui e Marcello Dell'Utri in cui si parla di cavalli...'''
 
Si, e comunque non è la prima volta che viene utilizzata. Probabilmente non so se si tratti della stessa intercettazione, se mi consente di consultare... No, questa intercettazione in cui si parla di cavalli è un'intercettazione che avviene tra lui e uno della famiglia degli Inzerillo.
 
'''Ma ce n'è un'altra nella San Valentino con lui e Dell'Utri.'''
 
Si, il processo di San Valentino, sebbene io l'abbia gestito per qualche mese poiché mi fu assegnato a Palermo allorché i giudici romani si dichiararono incompetenti e lo trasmisero a Palermo. Io mi limitai a sollevare a mia volta un conflitto di competenza davanti alla Cassazione. Conflitto di competenza che fu accolto, quindi il processo ritornò a Roma o a Milano, in questo momento non ricordo. Conseguentemente non è un processo che io conosca bene in tutti i suoi dettagli perché appunto non l'ho istruito, mi sono dichiarato incompetente.
 
'''Comunque lei, in quanto esperto, lei può dire che quando Mangano parla di cavalli al telefono vuol dire droga?'''


FC: "In che anno era?"
Si, tra l'altro questa tesi dei cavalli che vogliono dire droga è una tesi che fu asseverata nella nostra ordinanza istruttoria e che poi fu accolta a dibattimento. Tant'è che Mangano fu condannato al dibattimento del maxiprocesso per traffico di droga... Fu condannato esattamente a 13 anni e 4 mesi di reclusione più 70 mila lire... 70 milioni di multa. E la sentenza di corte d'appello confermò questa decisione del primo grado sebbene, da quanto io rilevo dalle carte, vi sia stata una sensibile riduzione della pena.
PB: "In che anno riportò questa condanna? Riportò questa condanna in primo grado nel millenovecento... all'inizio del 1988. Ne aveva già scontato un buon numero di questa condanna e in appello, per le notizie che io ho, la pena è stata sensibilmente ridotta".


FC: "Dunque quando Mangano al telefono parlava di droga diceva cavalli?"
'''E Dell'Utri non c'entra in queste schede?'''
PB: "Diceva cavalli e diceva magliette talvolta".


FC: "Perché se ricordo bene nell'inchiesta della San Valentino un'intercettazione tra lui e Marcello Dell'Utri in cui si parla di cavalli..."
Dell'Utri non è stato imputato del maxiprocesso per quanto io ne ricordi. So che esistono indagini che lo riguardano e che riguardano insieme Mangano.
PB: "Si, e comunque non è la prima volta che viene utilizzata. Probabilmente non so se si tratti della stessa intercettazione, se mi consente di consultare... No, questa intercettazione in cui si parla di cavalli è un'intercettazione che avviene tra lui e uno della famiglia degli Inzerillo".


FC: "Ma ce n'è un'altra nella San Valentino con lui e Dell'Utri".
'''A Palermo?'''
PB: "Si, il processo di San Valentino, sebbene io l'abbia gestito per qualche mese poiché mi fu assegnato a Palermo allorché i giudici romani si dichiararono incompetenti e lo trasmisero a Palermo. Io mi limitai a sollevare a mia volta un conflitto di competenza davanti alla Cassazione. Conflitto di competenza che fu accolto, quindi il processo ritornò a Roma o a Milano, in questo momento non ricordo. Conseguentemente non è un processo che io conosca bene in tutti i suoi dettagli perché appunto non l'ho istruito, mi sono dichiarato incompetente".


FC: "Comunque lei, in quanto esperto, lei può dire che quando Mangano parla di cavalli al telefono vuol dire droga?"
Si, credo che ci sia un' indagine che attualmente è a Palermo, con il vecchio rito processuale, nelle mani del giudice istruttore, ma non ne conosco i particolari.
PB: "Si, tra l'altro questa tesi dei cavalli che vogliono dire droga è una tesi che fu asseverata nella nostra ordinanza istruttoria e che poi fu accolta a dibattimento. Tant'è che Mangano fu condannato al dibattimento del maxiprocesso per traffico di droga... Fu condannato esattamente a 13 anni e 4 mesi di reclusione più 70 mila lire... 70 milioni di multa. E la sentenza di corte d'appello confermò questa decisione del primo grado sebbene, da quanto io rilevo dalle carte, vi sia stata una sensibile riduzione della pena".


FC: "E Dell'Utri non c'entra in queste schede?"
'''Dell'Utri, Marcello Dell'Utri o Alberto Dell'Utri?'''
PB: "Dell'Utri non è stato imputato del maxiprocesso per quanto io ne ricordi. So che esistono indagini che lo riguardano e che riguardano insieme Mangano".


FC: "A Palermo?"
Non ne conosco i particolari, potrei consultare avendo preso qualche appunto... cioè si parla di Dell'Utri Marcello e Alberto, entrambi.
PB: "Si, credo che ci sia un' indagine che attualmente è a Palermo, con il vecchio rito processuale, nelle mani del giudice istruttore, ma non ne conosco i particolari".


FC: "Dell'Utri, Marcello Dell'Utri o Alberto Dell'Utri?"
'''Quelli della Publitalia insomma?'''
PB: "Non ne conosco i particolari, potrei consultare avendo preso qualche appunto... cioè si parla di Dell'Utri Marcello e Alberto, entrambi".


FC: "Quelli della Publitalia insomma?"
Si
PB: "Si".


FC: "E tornando a Mangano... la connessione tra Mangano e Dell'Utri?"
FC: "E tornando a Mangano... la connessione tra Mangano e Dell'Utri?"