Processo per la Trattativa Stato-mafia

Da WikiMafia.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Senza Stato la mafia sarebbe già morta[1]


Il Processo per la Trattativa Stato-mafia è il processo che punta ad approfondire ed accertare le eventuali responsabilità penali di uomini dello Stato e membri di Cosa nostra nella cosidetta Trattativa Stato-mafia.

Antefatti

Il processo

Gli imputati del processo sono: Nicola Mancino, accusato di falsa testimonianza, Massimo Ciancimino, accusato di concorso esterno, il generale Antonio Subranni, il generale Mario Mori e il colonnello Giuseppe De Donno, accusati di violenza a un corpo istituzionale dello Stato insieme a Marcello Dell'Utri. In più i boss mafiosi: Totò Riina, Leoluca Bagarella, Giovanni Brusca, Antonino Cinà.

Primo grado

Il processo di primo grado si apre il 27 maggio 2013 davanti alla Corte d'Assise di Palermo, nell'aula bunker del carcere Pagliarelli.

I testi citati dalla Procura sono 178. Tra questi compaiono anche il Capo dello Stato Giorgio Napolitano e il Presidente del Senato Pietro Grasso.

Sentenza

Secondo grado

Sentenza

Cassazione

Sentenza

Note

  1. Memoria dei Pm di Palermo per la Trattativa Stato-mafia, 5 novembre 2012