Sacco di Palermo: differenze tra le versioni
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== Le aree colpite dalla cementificazione == | == Le aree colpite dalla cementificazione == | ||
[[File:Villa deliella palermo.jpg|200px|thumb|right|Villa Deliella, a Palermo. Famosa per essere stata demolita in una notte, giusto prima che entrasse a far parte dei beni tutelati. Lo scandolo fu tale che non si realizzò più niente, oggi c’è un grande parcheggio]] | [[File:Villa deliella palermo.jpg|200px|thumb|right|Villa Deliella, a Palermo. Famosa per essere stata demolita in una notte, giusto prima che entrasse a far parte dei beni tutelati. Lo scandolo fu tale che non si realizzò più niente, oggi c’è un grande parcheggio]] | ||
Le zone più colpite dalla costruzione edilizia senza freni sono soprattutto due: innanzitutto '''Viale Libertà''', dove vengono abbattute le numerosissime ville liberty | Le zone più colpite dalla costruzione edilizia senza freni sono soprattutto due: innanzitutto '''Viale Libertà''', dove vengono abbattute le numerosissime ville liberty e barocche costruite tra la fine dell'800 e gli inizi del '900. Uno dei casi più eclatanti fu quello della '''Villa Deliella''', considerata una delle opere architettoniche che più di tutti aveva delineato e regalato lo stile all'intera città: fu abbattuta nella notte del [[29 dicembre]] 1959. Tutto l'asse Politeama-Libertà, fulcro della vita della classe borghese, caratterizzato da spazi verdi, villini immersi negli agrumeti, viali alberati, venne letteralmente sostituito da palazzoni e cemento. | ||
La seconda area più colpita fu quella della c.d. '''Conca D'oro''': centinaia di ettari di frutteti ed agrumeti vennero spazzati via dalla speculazione edilizia: dal 1946 fino alla fine degli anni '60, circa 3000 ettari di terreni agricoli lasciarono spazio alla periferia della città. | La seconda area più colpita fu quella della c.d. '''Conca D'oro''': centinaia di ettari di frutteti ed agrumeti vennero spazzati via dalla speculazione edilizia: dal 1946 fino alla fine degli anni '60, circa 3000 ettari di terreni agricoli lasciarono spazio alla periferia della città. | ||