Crimine ('ndrangheta)

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Il “Crimine” o "Provincia" è la struttura di vertice della 'ndrangheta e consiste in un organo di coordinamento e di riferimento per tutte le locali attive. Le cariche sono elettive e temporanee. Le aree di influenza sono suddivise in tre mandamenti: Jonico, Tirrenico e Centrale.

Le cariche all'interno del Crimine sono:

  • CAPO CRIMINE: massima carica all'interno della 'ndrangheta;
  • CAPO SOCIETÀ: è il vice del Capo Crimine;
  • MASTRO GENERALE: mutua le sue funzioni dal "Mastro di Giornata" della Locale, con la differenza che indirizza le sue funzioni di portavoce ai responsabili delle varie locali che fanno parte della Provincia;
  • MASTRO DI GIORNATA: ha le medesime funzioni ricoperte all'interno della Locale;
  • CONTABILE: gestisce la cassa comune dell'organizzazione.

Il "Capo Crimine" viene investito ufficialmente della sua carica durante la processione della Madonna di Polsi (frazione di San Luca) che si svolge dal 31 agosto al 3 settembre di ogni anno. Le cariche interne alla “Provincia” vengono discusse ogni anno, è frequente che vi sia una rotazione dei ruoli all’interno della struttura.

Il Tribunale

La Provincia svolge anche la funzione di Tribunale. Le colpe, all'interno della 'ndrangheta, sono divise in:

  • Trascuranza: è un'infrazione di lieve entità;
  • Sbagli: sono colpe di maggiore entità che possono essere punite anche con la morte. Tra questi, i più gravi sono:
    • Tragedia: è l’attività di uno 'ndranghetista che, per fini personali, pone in essere condotte tali da far ricadere le proprie colpe sugli altri affiliati o da determinare faide interne o guerre con altri clan;
    • Macchia d’onore: è determinata dalla condotta di un affiliato o di uno dei congiunti, che porta alla perdita dell’onorabilà personale dell’affiliato, tanto da essere ritenuto indegno di continuare a far parte dell’organizzazione.
    • Infamità: ne è colpevole l’affiliato che tradisce e rinnega i principi fondamentali su cui si basa l’organizzazione criminale, viene meno al patto di fratellanza (non aiutando o denunciando i propri compagni) e al vincolo di omertà (svelando funzionamento e dinamiche dell’organizzazione).

Bibliografia

  • DDA di Reggio Calabria, Decreto di Fermo di indiziato di delitto - Procedimento Penale n. 1389/2008 R.G.N.R. D.D.A. (Operazione Crimine), Tribunale di Reggio Calabria, 5 luglio 2010