Libera Terra

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Libera Terra

L’azione di Libera che ha portato all’approvazione della legge per il riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati ai mafiosi si concretizza in un progetto chiamato Libera Terra il quale sui quasi mille ettari di terreno confiscati ha permesso in molti territori italiani di creare le condizioni per un lavoro vero e che ha dato il via a produzioni di alta qualità nel settore agro-biologico. Le cooperative agricole nate in Sicilia, Calabria, Campania e Puglia si sono sviluppate grazie all’impegno di Cooperare con Libera Terra – Agenzia per lo sviluppo cooperativo e la legalità che insieme ai produttori biologici locali, ha creato condizioni di crescita socialmente sostenibile alternativa alle mafie[1]

In primo luogo è un marchio, di proprietà di Libera, di cui possono chiedere l’utilizzo le imprese cooperative, le aggregazione e altre forme di carattere associativo che gestiscono beni confiscati alla criminalità organizzata realizzando prodotti e/o servizi offerti sul mercato e che seguono percorsi di liberazione dei territori e della restituzione di questi ad un utilizzo sostenibile e partecipato. La concessionaria del marchio si pone molteplici obiettivi tra i quali: valorizzare le risorse esistenti nel territorio; perseguire finalità di sostenibilità economica, sociale e ambientale nella gestione; favorire la crescita professionale ed il coinvolgimento attivo di tutti i collaboratori; realizzare progetti di produzione ecosostenibili nel rispetto dell’ambiente e nella salvaguardia delle sue risorse, attraverso l’applicazione del metodo di produzione biologica. Per quanto riguarda i requisiti di tipo sociale legati all’assunzione di lavoratori, soci e non soci e dei collaboratori vi sono quello di creare opportunità lavorative per il territorio anche attraverso processi di inclusione di soggetti disoccupati, inoccupati e di soggetti svantaggiati ai sensi della legge 381/91 ed è fondamentale che i soci non siano stati condannati e/o inquisiti per reati connessi all’associazione a delinquere di stampo mafioso o per corruzione, né essere contigui ad organizzazioni di tipo malavitoso. Vi è inoltre l’ulteriore tutela data dalla non ammissione di qualsiasi forma di discriminazione in base alla razza, al ceto, l’origine nazionale, religione, invalidità, sesso, orientamento sessuale, appartenenza sindacale, affiliazione politica, età in relazione all’assunzione, salario/stipendio, alla mansione lavorativa, eventuali benefits, all’avanzamento di carriera, alla formazione al licenziamento e a qualsiasi altro elemento connesso alla valorizzazione delle persone sul luogo di lavoro. Per tutti coloro che intendono lavorare con il marchio Libera Terra è prevista un’adeguata formazione ed aggiornamento sui requisiti di tipo sociale nonché di quelli di tipo tecnico-economico, vengono infatti realizzati corsi specifici rivolti sia al nuovo personale che a quello già consolidato[2].

Il rapporto con il territorio è uno degli aspetti più rilevanti, vi è infatti una continua e permanente interconnessione con le strutture sociali dell’ambiente e del contesto in cui le cooperative o le associazione decidono di operare. Per questo è necessario che le cooperative siano in grado, attraverso l’appoggio di Libera, di mantenere delle solide relazioni con le scuole, le istituzioni politiche e religiose, con il mondo della cultura, con le associazioni sportive e le agenzie informative, al fine di favorire una piena inclusione ed un pieno riconoscimento sociale. Nascono così le cooperative di Libera Terra, che operando sui beni confiscati diventano delle vere e proprie realtà imprenditoriali che creano lavoro, producono una vasta selezione di prodotti e che nello stesso tempo si mettono al servizio della comunità in cui operano, restituendo credibilità alle istituzioni e promuovendo una decisa cultura della legalità.

Note

  1. Libera il Bene, iniziativa del programma regionale per le politiche giovanili Bollenti Spiriti
  2. Disciplinare per la concessione del marchio “Libera Terra” del 13/04/2007

Collegamenti esterni

Sito ufficiale di Libera Terra[1]