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=== Smaltimento dei rifiuti tossici ===
=== Smaltimento dei rifiuti tossici ===


Il collaboratore di giustizia Francesco Fonti, sostenne che Peppe Nirta fu il promotore nel 1983 dell’apertura al ‘nuovo business’ dello smaltimento dei rifiuti tossici. L’attività coinvolse i principali gruppi della mafia calabrese. <ref> Parla un boss ‘’Così lo Stato pagava la ‘ndrangheta per smaltire i i rifiuti tossici’’, L’Espresso Repubblica, 9 giugno 2005 http://espresso.repubblica.it/attualita/cronaca/2005/06/09/news/parla-un-boss-cosi-lo-stato-pagava-la-ndrangheta-per-smaltire-i-rifiuti-tossici-1.583 </ref>
Il collaboratore di giustizia Francesco Fonti, sostenne che Peppe Nirta fu il promotore nel 1983 dell’apertura al ‘nuovo business’ dello smaltimento dei rifiuti tossici. L’attività coinvolse i principali gruppi della mafia calabrese. <ref> Parla un boss ‘’Così lo Stato pagava la ‘ndrangheta per smaltire i i rifiuti tossici’’, L’Espresso Repubblica, 9 giugno 2005 [http://espresso.repubblica.it/attualita/cronaca/2005/06/09/news/parla-un-boss-cosi-lo-stato-pagava-la-ndrangheta-per-smaltire-i-rifiuti-tossici-1.583] </ref>


=== Condizionamento degli appalti pubblici ===
=== Condizionamento degli appalti pubblici ===
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=== Lazio ===
=== Lazio ===


Nella capitale i Nirta estesero il loro potere tramite i Femia, ci sono riscontri giudiziari che riportano la presenza del clan sin dai primi anni settanta. <ref> Tradito dal denaro del riscatto, L’Unità, 16 febbraio 1974 http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1974_02/19740216_0010.pdf&query=antonio%20femia </ref> Le attività erano riconducibili prima ai sequestri di persona, successivamente al traffico di sostanze stupefacenti e al riciclaggio attraverso attività commerciali. Il reggente era Antonio Femia, boss della Locride imputato di essere uno dei sequestratori di Paul Getty III. C'erano delle ipotesi secondo cui i Femia volevano sequestrare l'ex stella della Roma e della nazionale brasiliana Paulo Roberto Falcao. Antonio Femia venne arrestato il 17 gennaio 1994 dopo 9 mesi di latitanza. <ref> Il tramonto del boss, Corriere della Sera, 18 gennaio 1994 http://archiviostorico.corriere.it/1994/gennaio/18/tramonto_del_boss_co_10_9401183097.shtml </ref>
Nella capitale i Nirta estesero il loro potere tramite i Femia, ci sono riscontri giudiziari che riportano la presenza del clan sin dai primi anni settanta. <ref> Tradito dal denaro del riscatto, L’Unità, 16 febbraio 1974 [http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1974_02/19740216_0010.pdf&query=antonio%20femia] </ref> Le attività erano riconducibili prima ai sequestri di persona, successivamente al traffico di sostanze stupefacenti e al riciclaggio attraverso attività commerciali. Il reggente era Antonio Femia, boss della Locride imputato di essere uno dei sequestratori di Paul Getty III. C'erano delle ipotesi secondo cui i Femia volevano sequestrare l'ex stella della Roma e della nazionale brasiliana Paulo Roberto Falcao. Antonio Femia venne arrestato il 17 gennaio 1994 dopo 9 mesi di latitanza. <ref> Il tramonto del boss, Corriere della Sera, 18 gennaio 1994 [http://archiviostorico.corriere.it/1994/gennaio/18/tramonto_del_boss_co_10_9401183097.shtml] </ref>
Il sanluchese Paolo Codispoti, cugino di Antonio Nirta ‘due nasi’, risultò organico ai ‘La Maggiore’. Come emerse nell’Operazione Ciaramella del 2005, il Codiposti da Roma coordinò le attività dei ‘La Maggiore’ sul narcotraffico in Sud-America, in strettissimi rapporti con i Morabito di Africo. Secondo le informative della Dda Paolo Codispoti fu il primo rappresentante della ‘ndrangheta nel territorio romano <ref> Ndrangheta: scarcerato il boss San Luchese Codispoti appartenente alla consorteria mafiosa dei Nirta "La Maggiore, Strill, 13 agosto 2010 " http://www.strill.it/index.php?option=com_content&view=article&id=75822:ndrangheta-scarcerato-il-boss-san-luchese-codispoti-appartenente-alla-consorteria-mafiosa-dei-nirta-qla-maggioreq&catid=1:ultime&Itemid=291 </ref>
Il sanluchese Paolo Codispoti, cugino di Antonio Nirta ‘due nasi’, risultò organico ai ‘La Maggiore’. Come emerse nell’Operazione Ciaramella del 2005, il Codiposti da Roma coordinò le attività dei ‘La Maggiore’ sul narcotraffico in Sud-America, in strettissimi rapporti con i Morabito di Africo. Secondo le informative della Dda Paolo Codispoti fu il primo rappresentante della ‘ndrangheta nel territorio romano <ref> Ndrangheta: scarcerato il boss San Luchese Codispoti appartenente alla consorteria mafiosa dei Nirta "La Maggiore, Strill, 13 agosto 2010 " [http://www.strill.it/index.php?option=com_content&view=article&id=75822:ndrangheta-scarcerato-il-boss-san-luchese-codispoti-appartenente-alla-consorteria-mafiosa-dei-nirta-qla-maggioreq&catid=1:ultime&Itemid=291] </ref>
Il 24 gennaio 2013 fu assassinato a Trigoria (Roma) il figlio di Antonio: Vincenzo Femia. Il presunto boss, originario di San Luca era il marito di Annunziata Nirta, la figlia del potentissimo boss Giuseppe ‘Peppe’ Nirta. <ref> ‘Ndrangheta, omicidio del boss Femia. Droga e sequestri, gli affari del clan, Paesesera, 25 gennaio 2013 http://www.paesesera.it/Cronaca/Ndrangheta-omicidio-del-boss-Femia-Droga-e-sequestri-gli-affari-del-clan </ref>
Il 24 gennaio 2013 fu assassinato a Trigoria (Roma) il figlio di Antonio: Vincenzo Femia. Il presunto boss, originario di San Luca era il marito di Annunziata Nirta, la figlia del potentissimo boss Giuseppe ‘Peppe’ Nirta. <ref> ‘Ndrangheta, omicidio del boss Femia. Droga e sequestri, gli affari del clan, Paesesera, 25 gennaio 2013 [http://www.paesesera.it/Cronaca/Ndrangheta-omicidio-del-boss-Femia-Droga-e-sequestri-gli-affari-del-clan] </ref>


=== Sardegna ===
=== Sardegna ===


Tramite l’Operazione ‘Santa Barbara’ emersero le attività degli Scalzone in Sardegna. Attraverso i rapporti criminalità locale i Nirta trafficavano stupefacenti tra le Province di Cagliari, Nuoro e Oristano. Secondo le forze dell’ordine attraverso i proventi della droga ''''“sicuramente […] investiti anche in noti complessi immobiliari turistici dell’isola’’.'' <ref> La ‘ndrangheta calabrese è sbarcata in Sardegna, Sardegna Oggi, 15 dicembre 2005 http://www.archiviostampa.it/it/articoli/art.aspx?id=6921 </ref>
Tramite l’Operazione ‘Santa Barbara’ emersero le attività degli Scalzone in Sardegna. Attraverso i rapporti criminalità locale i Nirta trafficavano stupefacenti tra le Province di Cagliari, Nuoro e Oristano. Secondo le forze dell’ordine attraverso i proventi della droga ''''“sicuramente […] investiti anche in noti complessi immobiliari turistici dell’isola’’.'' <ref> La ‘ndrangheta calabrese è sbarcata in Sardegna, Sardegna Oggi, 15 dicembre 2005 [http://www.archiviostampa.it/it/articoli/art.aspx?id=6921] </ref>


=== Valle D'Aosta ===
=== Valle D'Aosta ===


Riscontri giudiziari riportano le attività dei Nirta nella regione sin dai primi anni ’90. Il clan tramite Domenico Nirta dalla Colombia, il fratello Giuseppe Nirta e i nipoti Di Donato da Quart (limitrofo ad Aosta) hanno trafficato grossi quantitativi di sostanze stupefacenti. <ref> ‘Ndrangheta in Valle D’Aosta, 6 condanne per traffico di cocaina, Narcomafie, 22 novembre 2010 http://www.narcomafie.it/2010/11/22/ndrangheta-in-valle-daosta-6-condanne-per-traffico-di-cocaina/ </ref> I Nirta insieme agli Iamonte di Melito di Porto Salvo avrebbero intessuto rapporti con il Movimento immigrati valdostani (Miv). <ref> Feste sospette per due politici valdostani, Repubblica, 9 settembre 1994 http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/09/09/feste-sospette-per-due-politici-valdostani.html </ref> La cosca nel gennaio del 2014 ha subito una confisca dal valore di 1,2 milioni di euro, tra i sequestri risultano anche conti bancari depositati in Svizzera. <ref> 'Ndrangheta, confiscati immobili, garage e vigneti al clan Nirta, Il Mattino, 15 gennaio 2014 http://www.ilmattino.it/CALABRIA/amp-39-ndrangheta-clan-nirta-reggio-calabria/notizie/451394.shtml </ref>
Riscontri giudiziari riportano le attività dei Nirta nella regione sin dai primi anni ’90. Il clan tramite Domenico Nirta dalla Colombia, il fratello Giuseppe Nirta e i nipoti Di Donato da Quart (limitrofo ad Aosta) hanno trafficato grossi quantitativi di sostanze stupefacenti. <ref> ‘Ndrangheta in Valle D’Aosta, 6 condanne per traffico di cocaina, Narcomafie, 22 novembre 2010 [http://www.narcomafie.it/2010/11/22/ndrangheta-in-valle-daosta-6-condanne-per-traffico-di-cocaina/] </ref> I Nirta insieme agli Iamonte di Melito di Porto Salvo avrebbero intessuto rapporti con il Movimento immigrati valdostani (Miv). <ref> Feste sospette per due politici valdostani, Repubblica, 9 settembre 1994 [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/09/09/feste-sospette-per-due-politici-valdostani.html] </ref> La cosca nel gennaio del 2014 ha subito una confisca dal valore di 1,2 milioni di euro, tra i sequestri risultano anche conti bancari depositati in Svizzera. <ref> 'Ndrangheta, confiscati immobili, garage e vigneti al clan Nirta, Il Mattino, 15 gennaio 2014 [http://www.ilmattino.it/CALABRIA/amp-39-ndrangheta-clan-nirta-reggio-calabria/notizie/451394.shtml] </ref>
Secondo la Dna le diverse ‘ndrine operanti nel valdostano hanno puntato all’infiltrazione nei settori turistici.
Secondo la Dna le diverse ‘ndrine operanti nel valdostano hanno puntato all’infiltrazione nei settori turistici.


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== Note ==
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<references/>
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[[Categoria:'ndrine]]

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